Lo scorso 6 febbraio terminava la proroga concessa dai fondi di investimento che acquistarono la nostra linea di credito senior e che avevano fatto dipendere il suo prolungamento da un eventuale accordo con almeno il 50% dei titolari delle obbligazioni.
A prescindere dalle diverse interpretazioni della stampa, la società non ha potuto accettare la proposta presentata dal comitato degli obbligazionisti, per le seguenti ragioni:
- La proposta dei titolari delle obbligazioni richiede che il Consiglio di Amministrazione commetta una frode.
- Gli obbligazionisti hanno proposto che, se l’assemblea degli azionisti votasse contro la proposta di diluire il 97% delle azioni di Codere, si esegua una cessione di tutti gli attivi di Codere a una nuova filiale della società della quale gli obbligazionisti posseggano il 97%, senza il consenso degli azionisti di minoranza.
- La CNMV ha messo in evidenza in modo specifico che le società non devono dimenticare le norme che esigono l’approvazione degli azionisti nel modo descritto prima, mentre i titolari delle obbligazioni vogliono che sia il Consiglio di Amministrazione a farlo.
- L’offerta dei 400 milioni di euro rappresenta un affare soltanto per i titolari delle obbligazioni, che vi applicano interessi elevati. Quello di cui ha bisogno la società é più tempo e meno interessi.
- Codere ha generato piú di 280 milioni di EBITDA nei suoi risultati dell’ultimo esercizio pubblicato (2012) nonostante le difficoltà economiche che stanno attraversando i suoi mercati chiave sia europei sia latinoamericani.
- Questi risultati sono più che sufficienti a gestire il business.
- I titolari delle obbligazioni propongono di immettere 400 milioni di euro per giustificare la presa di controllo, non perché la società abbia bisogno di tale somma.
- Codere preferisce pagare il valore nominale totale delle obbligazioni nel futuro, in conformità al diritto spagnolo, e mantenere il capitale sociale per i suoi azionisti.
- Gli affari di Codere hanno un EBITDA positivo che ne garantisce la continuità, non sono necessari 400 milioni di euro.
- La proposta depreda gli azionisti di minoranza, non tenendo conto dei loro legittimi interessi.
- I titolari delle obbligazioni sanno che gli azionisti di minoranza non accetterebbero di diluire il 97%, per questo propongono la manovra fraudolenta, che chiamano “segregazione”, di nascondere gli attivi in una nuova filiale.
- I titolari del credito pensano di poter comprare il sostegno del fondatore e azionista di maggioranza cedendogli il 14% di quello che propongono di strappare agli azionisti di minoranza. Ma la famiglia non permetterà l’esecuzione di questo piano.
- In base al diritto spagnolo, tutti gli azionisti devono essere trattati allo stesso modo.
In ogni caso, come ha messo in evidenza la società nella sua “Comunicazione Rilevante”, continuiamo a negoziare con il comitato degli obbligazionisti per ristrutturare il debito della società, allo scopo di giungere a un accordo che soddisfi entrambe le parti.