“La mia missione è servire e assistere i miei clienti”

Intervistiamo Daniel Vega, collaboratore dell’area di Sicurezza nel Casino Crown Continental del Panama

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PANAMA CITY, 11 dicembre 2014.- Non intendeva lavorare nell’area di Sicurezza, però oggi pensa che in questo ambito lavorativo ha trovato la sua missione nella vita. Daniel Vega ci racconta come mai è diventato realtà il suo Desiderio di lavorare per un casinò, un traguardo che aveva man mano ideato mentre osservava con ammirazione i collaboratori dell’Hotel Washington. Nel Crown Continental della capitale panamense, Daniel si sforza adesso per offrire il miglior servizio possibile, visto che il suo grande interesse è la soddisfazione ed un’ottima assistenza ai clienti.

Raccontaci, cosa facevi prima di lavorare con noi e quali sono state le tue motivazioni per venire a Codere.

Lavoravo per Suprime Air Freight, che è un’azienda di trasporto di merci, ma il mio interesse era un altro… perché sempre passavo dall’Hotel Washington, che tra l’altro è un luogo molto speciale per me, visto che fa parte del Patrimonio Storico di Panamá, e mi fermavo a osservare i collaboratori del Casinò, che mostravano un atteggiamento molto professionale. L’ambiente, i clienti e tutto quanto si osserva e si vive all’interno di una sala da gioco… mi affascinò, mi piacque tantissimo. Soprattutto la vicenda dell’assistenza ai clienti. 

Come mai hai scelto di lavorare nell’area di sicurezza?

La verità è che non ero interessato in quell’area. Il mio desiderio era diventare addetto di sala, per poter interagire in un modo più ampio con i clienti. Tuttavia, in quel momento non c’era un posto libero in quella mansione e la ragazza che mi fece l’intervista mi spiegò in maniera molto gentile le responsabilità di un addetto alla Sicurezza. La verità è che rimasi cattivato, perché mi sembrò molto interessante il posto. Perciò, decisi di prenderlo. Ora penso che fu una buona decisione, che non è andata male.

Dal tuo punto di vista, la tua mansione nel dipartimento di Sicurezza comporta qualche limite per quanto riguarda la possibilità di interagire con i clienti?

Un po’… però il meglio di lavorare alla sicurezza di quest’azienda, è che non devi essere molto rigido per forza, soltanto quando la situazione lo esige.  All’inizio, le persone mi guardavano come un extraterrestre, quando le salutavo, gli davo il benvenuto e gli sorridevo. Penso che non erano molto abituati a vedere persone come me. Quindi, quelle stesse persone che mi guardavano come un extraterrestre si abituarono e dopo sempre rispondevano al mio saluto ed a volte, quando non mi vedevano, perché lavoravo con altri turni o ero in ferie, chiedevano: e dov’è il ragazzo con gli occhiali, il ragazzo gentile, colui che dà il benvenuto ed il ‘buona sera’, etc? I miei colleghi me lo raccontavano… Quella è stata una sfida per me, visto che l’idea era quella di far sì che tutti i colleghi facessero nello stesso modo e di conseguenza dimostrare che dal nostro posto sì potevano fare tante cose.

Parlaci delle sfide che ti sei poste per la tua area.

In realtà mi vedo come un leader nella mia sala da gioco. Sono sempre attivo, sono proattivo ed i miei colleghi lo riconoscono; quindi mi apprezzano e sento che posso dargli una spinta. Grazie al dinamismo innato in me, faccio in modo che loro siano carichi, lavoriamo tutti insieme, come un ingranaggio ed ogni cosa che fanno io li ringrazio, gli faccio un segno di supporto e faccio i complimenti, ringraziandoli sempre il loro sostegno. In questo modo tutti si contagiano. Di conseguenza, potrò lasciare il legato, non del mio nome, ma delle mie azioni.

Servizio al cliente e collaborazione con RU

Fai parte di un grupo di supporto che collabora con la Direzione di RU, in molte delle sue attività. Raccontaci un po’.

Sì, nel corso dell’anno,  Risorse Umane ha molte attività ed io sono molto fiero di essere stato scelto fra tanti collaboratori per dare supporto in alcune di esse, che mi riempiono e mi emozionano tanto, come sono, per esempio: la fiera del lavoro; Fanlyc, che è una passeggiata per la vita di 24 ore con staffetta; sono anche coordinatore della mia unità di Casinò per quanto riguarda le attività interne per i collaboratori, oltre a promuovere la raccolta di alimenti per Nutre Hogar e promuovere tutti i programmi che si sviluppano e che incidono sui nostri collaboratori.

Secondo te, qual è stato il tuo punto di forza per distinguerti fra tanti collaboratori?

Ho sempre saputo che sono speciale. Però, prima di cominciare a lavorare nel Casinò, non sapevo quale era la mia missione. Oggi per oggi posso dirlo con tutta chiarezza; la mia missione è servire e assistere i miei clienti; che loro siano contenti con il mio servizio. Perciò ritengo che il mio punto di forza più grande è amare ciò che faccio e questo aspetto mi permette di farlo sempre meglio. Infatti voglio commentarti che sono stato riconosciuto con due premi al miglior collaboratore del mese e due certificati Stella per la mia eccellenza nel servizio.

Cos’è  l’aspetto che ti è piaciuto di più di lavorare nel Gruppo Codere?

Beh, in realtà mi è piacuto tutto, ma quello che ha impattato di più su di me è sapere che questa è un’azienda con responsabilità sociale e di lavoro, visto che si preoccupa per la formazione di tutti i suoi collaboratori. Nel mio caso, io sono il risultato di un programma chiamato “Siamo uno, siamo tutti” che contribuisce all’integrazione e un ottimo ambiente fra i colleghi di lavoro. Sono anche frutto di un’eccellente formazione di servizio, chiamata HABITOS, che certamente non dimenticherò mai. Questo ultimo programma ni ha aiutato ad aumentare il mio livello di servizio.

“Coderín” lavora nel Crown Continental

Alcuni dei tuoi colleghi ti chiamano “Coderín”… Da dove proviene questo nome e perché ti chiamano così?

Ok, il nome Coderín proviene dall’immagine che rappresentava il programma HABITOS.  Questa è una delle cose più comiche che mi è successa quando sono entrato all’azienda e ti spiego il perché. Quando sono entrato nella sala di riposo osservai che i colleghi mi guardavano e guardavano un cartellone dietro me, mi prendevano in giro in maniera divertente, quando mi girai vidi l’immagine e davvero che rassomigliamo molto… lo stesso taglio di capelli, gli stessi occhiali, la stessa divisa e lo stesso sorriso. E dissi: assolutamente… ma sai qualcosa? mi piace che mi chiamino così, visto che Coderín è sinonimo di eccellenza.

Pensi che, oltre ai programmi di formazione, alcuni dei tuoi colleghi hanno influito su di te?

Molte persone passano per la nostra vita e per la mia pure. Molte hanno lasciato traccia e sono consapevole che anch’io ho lasciato traccia in loro. Questa è l’essenza della vita, influire ma influire in maniera positiva. Ho sempre dimostrato un grande impegno per tutto quanto faccio e sono grato di aver ricevuto quella forza motrice per continuare avanti.

Come vedi il contesto concorrenziale per Codere?

Nel corso di molti anni ci siamo mantenuti come leader del mercato, innovando i nostri servizi, focalizzati sull’importanza che ha la nostra risorsa umana, consapevoli, fra l’altro, che questo è il nostro strumento più importante per fare la differenza e rimanere ad un alto livello. Tuttavia, è importante sottolineare che oggi il Panama ha un mercato ancora più largo. Ci sono sempre più Casinò e non possiamo cadere nelle rilassatezze. Perciò dobbiamo continuare a qualificare il nostro personale dipendente ed a lavorare su un marketing molto più aggressivo.

Per concludere, mi piacerebbe avere una descrizione di Daniel.

Beh, in realtà sono una persona con un alto senso di responsabilità, della morale e dei valori. Sono un essere umano che si dà agli altri moltissimo, visto che non conosco un’altra maniera di fare le cose, impegnandomi per offrire il meglio di me, in ogni situazione della vita e grazie a questa formazione che è innata in me. Faccio le cose con passione, con il più alto impegno, in tutto quanto faccio, e questo comprende anche il mio lavoro.

Daniel, visto dai suoi colleghi

YANE 514Lelys López, supervisore: La mia opinione di Daniel è che è una persona molto proattiva, con una grande capacità di cooperazione, un ottimo collega. Oltre ad essere un buon amico, è sempre molto positivo, aiuta in tutto quanto può e svolge il suo lavoro con molta energia.

Jonathan Navarro, dealer: È una persona parecchio dinamica. È sempre impegnato in tutto quanto comporta il suo lavoro di sicurezza. Si preoccupa per noi, sempre. Tutti i giorni ci regala un sorriso, perché non è mai triste. È parecchio gentile e parla con noi. È sempre pronto ad aiutarci se ci serve qualcosa…

David De La Rosa, trainer: È una persona molto proattiva, gentile. Ogni volta che vengo al Casinò è la prima persona a darmi il benvenuto, con un sorriso. I clienti lo cercano perché è una persona che risolve i problemi.

 (11 dicembre 2014)