7 – 30 luglio

Le numerose attività promosse dalla Fondazione CODERE a luglio diventano protagonisti della rassegna stampa nella Spagna: da una parte, emerge il premio all’organizzazione  “più impegnata” ricevuto nella VII Edizione dei Premi EUROPER, d’altro canto la partecipazione al XII Convenzione AECPA, con un panel specializzato nei giochi d’azzardo. Sul piano operativo, CODERE Apuestas, le scommesse spagnole targate Codere, è il primo concessionario ad aprire una sala nella Castiglia e León. Nell’Italia, la stampa segue da vicino l’instabilità creata dal decreto fiscale. Nell’Argentina e l’Uruguay vanno sottolineate le informazioni sulla ludopatía, nel Panama si commentano gli ultimi dati sul gioco, e nel Brasile l’approvazione di nuove modalità di lotterie.

Spagna

La Fondazione CODERE vince il premio all’istituzione “più impegnata” nei premi EUROPER e partecipa alla XII Convenzione AECPA

La Fondazione CODERE ha ricevuto il premio “all’istituzione più impegnata nel settore” nella VII Edizione dei Premi del Gioco, consegnato dall’Associazione Indipendente di Aziende Operatrici di Macchine di Gioco (EUROPER), che riconoscono e promuovono il lavoro svolto dai professionisti del settore. La Fondazione CODERE lavora dal 2007 promovendo delle attività volte allo studio, analisi, sviluppo normativo ed evoluzione del settore, cercando di promuovere l’incontro fra le istituzioni pubbliche e private, allo scopo di collaborare nel miglioramento e lo sviluppo di politiche pubbliche sul gioco d’azzardo e promuovere campagne di gioco responsabile, con l’obiettivo di ridurre al massimo l’impatto sociale che il gioco può comportare.

Riferimenti: Notadeprensa1

D’altro canto, la Fondazione CODERE ha partecipato allo svolgimento della XII Convenzione Spagnola di Scienza Politica e dell’Amministrazione che, intitolata “Dov’è oggi il Potere?”, si è tenuta nell’Università del Paese Basco a San Sebastian, dal 13 al 15 luglio, sponsorizzando un gruppo di lavoro titolato “Dall’assuefazione alla Rete a quella al Gioco d’Azzardo. Necessità di una politica pubblica”. Il gruppo di lavoro sul gioco, coordinato da José Ignacio Cases, vicepresidente della Fondazione CODERE, si è svolto attraverso quattro conferenze di esperti di diverse università che hanno messo al centro del dibattito l’incidenza di questa attività sui più giovani, analizzando e riflettendo sul gioco d’azzardo compulsivo, i modi di atteggiamento e le possibili linee di azione preventiva.

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Inoltre, questi giorni la Fondazione ha messo a disposizione degli utenti, sul suo sito web www.fundacioncodere.org, l’ultimo rapporto “Percezione sociale sul gioco d’azzardo nella Spagna 2015 VI”, presentato recentemente, nonché l’ultima edizione del suo dossier informativo.

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CODERE, primo concessionario ad aprire locali di scommesse in Castiglia e León

CODERE Apuestas, il marchio delle scommesse spagnole del Gruppo, ha aperto lo scorso 14 luglio i primi tre punti di vendita nella Castiglia e León, alle province di Valladolid, Salamanca e Zamora. Nei prossimi mesi, l’Azienda spera di poter avere una presenza globale in tutte le province ed i principali comuni di questa regione, completandosi la maggior parte del piano quest’estate.

Grazie a quest’operazione, Codere Apuestas conserva il suo ritmo di crescita nazionale e rafforza la sua attuale offerta di gioco. Nei prossimi mesi, continuerà ad implementarsi il numero di punti di vendita e continuerà a lavorare per operare in quelle regioni che regolamentino le scommesse sportive.

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Italia

Intervista con Alejandro Pascual: momento critico del settore

Alejandro Pascual, COO de CODERE Europa, sottolinea in un’intervista per Gioconews il momento critico in cui si trova il settore, che ha bisogno di un intervento politico e legislativo: la Legge di Stabilità ha comportato elevati livelli di tensione e conflittualità nel settore, in seguito alla sua riduzione di margini. Secondo Pascual, i concessionari ed i gestori devono trovare un nuovo equilibrio nel loro rapporto. I concessionari, che avevano fatto enormi sacrifici per anticipare il versamento disposto dalla Legge di Stabilità, vedono insoddisfatte le loro domande, nonché la protezione del gioco legale.

Dati sul consumo di gioco nel Paese

Nel 2014 le somme di denaro giocate nel Paese sono ammontate agli 84,5 miliardi di euro, lo 0,3% in meno rispetto all’anno precedente: nel corso dell’anno, circa 24 milioni di italiani hanno giocato -almeno una volta- e una quarta parte di loro, con ricorrenza settimanale. D’altro canto, l’osservatorio sul gioco Young Millennials Monitor, elaborato in collaborazione con l’Università di Bologna, raccoglie dati sul consumo e abitudini di gioco dei giovani (fra i 14 e 19 anni) nell’ultimo anno: il 54% degli studenti italiani ammette di aver giocato almeno una volta, essendo la curiosità e gli amici i principali fattori di motivazione; la loro spesa media settimanale è al di sotto dei 3 euro.

Uruguay

Rischio ludopatia con la crescita del gioco on-line

Il giornale La República mette in evidenza che l’1 % della ludopatia del Paese proviene dal gioco on-line. Oscar Coll, responsabile del Programma di Prevenzione e Trattamento del Gioco Patologico (Ospedale di Clínicas) commenta che il profilo del ludopata è cambiato nel Paese: mentre prima erano soprattutto uomini legati agli ambienti notturni, con problemi con l’alcool e giocatori di biliardo, flipper, roulette o cavalli, fondamentalmente dall’anno 2000 il profilo cambia ed i giochi più domandati sono le corse di cavalli on-line, le slot oppure i giochi on-line. Inoltre, emerge l’incremento della percentuale dei più giovani e l’importante presenza delle donne (circa il 50 %). Nella sua opinione, bisogna cercare delle misure che portino alla “restrizione del gioco” ma non alla sua proibizione, per evitare l’aumento del gioco clandestino.

Argentina

Aumentano le macchine di gioco. Misure contro il gioco patologico

Secondo quanto riporta il giornale Hoy, negli ultimi sette anni si è incrementato di circa il 50 % il volume di macchine di gioco nella provincia senza autorizzazione. Si calcola che oggi ce ne sono circa 22.000 a funzionare nella provincia con incassi di circa i 20 miliardi di dollari.

D’altro canto, la deputata di Buenos Aires Graciela Ocaña (del partito Confianza Pública) ha presentato recentemente un disegno di Legge affinché l’Istituto di Gioco di Scommesse della Città di Buenos Aires possa allestire, in tutte le sale di gioco, degli stand e posti di informazione che promuovano campagne contro la ludopatia. Nonostante l’Istituto di Giochi di Scommesse della Città abbia ormai un dipartimento specifico per queste vicende (Dipartimento di Ludopatia), fra le quali funzioni emerge la prevenzione e promozione di pratiche di gioco responsabile, la deputata ha messo in evidenza che “praticamente non si osservano azioni chiare né presenza del Dipartimento di Ludopatia in adempimento ai loro obiettivi”. Per questo motivo, il progetto cerca di promuovere una presenza attiva dello Stato ed orientare i cittadini sui trattamenti e problemi legati al gioco patologico.

Colombia

Campagna contro l’allestimento di macchine nei piccoli negozi

Cristina Arango Olaya, presidente del regolatore Coljuegos, ha commentato al Diario del Juego che, nonostante oggi non ci sia un registro ufficiale, si prevede che nel Paese ci sono circa 84.000 macchine legali e circa 70.000 illegali. Inoltre, ha spiegato che sarebbe molto utile avere una regolamentazione congiunta fra i Paesi latinoamericani per lottare contro le mafie del gioco. Rispetto ad altri comparti del gioco, i casinò e bingo hanno esperimentato nell’ultimo anno un aumento del 18 % ed il gioco di Superastro un 30 %. Nel frattempo, le lotterie sono rimaste stabili e non hanno mostrato un cambiamento significativo in questo periodo.

Panama

Problemi con il versamento della tassa nei Casinò. Consumo del gioco

Antonio Alfaro, dell’Associazione di Amministratori di Giochi d’Azzardo (Asaja), ha avvertito che la regolamentazione per il pagamento della tassa agli utenti dei casinò non è chiara. Nonostante la tassa del 5,5 % fissata venga già applicata quando i clienti fanno i prelievi di contante, Asaja esige alla Direzione Generale di Ricavi (DGI) di normalizzare il prima possibile la regolamentazione e che i clienti capiscano che non è il casinò ad incassare la tassa, ma che costui esegue un mandato del Governo. Asaja chiede anche di lasciar fuori dalla legge le scommesse ippiche, non solo quelle dell’Ippodromo Presidente Remón, ma di tutti i centri di scommesse, ai fini di evitare la crisi di questo segmento già deficitario.

D’altro canto, per quanto riguarda le cifre del gioco del Paese, secondo i dati dell’Ente dei Conti Generali della Repubblica del Panama, la media giornaliera di gioco raggiunge i 9 milioni di dollari. Inoltre, fra gennaio e maggio di quest’anno, sono state piazzate scommesse che ammontano agli 1,36 miliardi di dollari. Questo dato rappresenta un aumento nelle scommesse dell’8,3 % rispetto all’anno precedente. Fra gennaio e maggio, nelle Chances e biglietti della Lotteria Nazionale sono stati scommessi 261 milioni di dollari, e 927 milioni in macchine di gioco, mentre i casinò continuano a comandare la crescita del settore.

Brasile

Il Senato approva la creazione di due nuove Lotterie nel Brasile

Il Senato ha approvato lunedì scorso un disegno di legge che consente la creazione di due nuove modalità di lotterie nel Brasile. Il disegno di legge, conosciuto come Provvedimento Provvisorio 671/2015 o “MP del Calcio”, è volto al rifinanziamento degli ingenti debiti fiscali, sia delle società che dei lavoratori del calcio nel Brasile. A tale scopo, la legge dispone la creazione di due nuovi giochi di lotteria che, oltre a quella già esistente (Timemania), saranno le uniche tre modalità di gioco a contribuire con delle risorse a questo settore.

Messico

Sul futuro del gioco dopo l’approvazione della Legge di Giochi e Sorteggi

Il giornale Milenio intervista Miguel Ángel Ochoa Sánchez, presidente dell’AIEJA, che esprime il suo punto di vista del settore non appena verrà approvata la legge di giochi e sorteggi. D’altro canto, il giornale Reforma commenta che dopo la revoca di permessi e chiusura di casinò a Monterrey, Coahuila e Chiapas, gli imprenditori del settore preparano l’apertura di 25 nuove sale di gioco nel Messico. Da canto suo, Alfonso Pérez Lizaur, presidente dell’Associazione di Concessionari e Fornitori di Giochi e Sorteggi (APPJS), ha anticipato che l’investimento di ogni sala si muove fra i 12 e 15 milioni di dollari, e ha sottolineato che la maggior parte di questi locali è stata appositamente attrezzata, per cui entro quest’anno sperano di poter ricevere il via libera della Direzione Generale di Giochi e Sorteggi per avviare la loro operazione.