Due donne con una lunga strada da percorrere in Codere Brasile

Intervistiamo Daiane Alves e Sirlaine Rezende, supervisori di Operazioni a Porto Alegre e Rio di Janeiro

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SAO PAULO, 16 novembre 2015.- Convinte di essere nel posto giusto per il loro sviluppo, Daiane Alves e Sirlaine Rezende esprimono la loro soddisfazione per il lavoro che svolgono in Codere Brasile. In un’intervista con Codere Actualidad, queste due trentenni brasiliane condividono con noi l’esperienza personale e professionale che gli ha fatto diventare supervisori di Operazioni a Porto Alegre e Rio di Janeiro, rispettivamente. Due carriere di parecchi anni all’interno dell’Azienda con una lunga strada ancora da percorrere.

Un’interessante curriculum accademico che trova il suo posto in Codere

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Daiane Alves.

Nome: Daiane Alves Vacchi
Età:
31 anni
Anno di ingresso:
2010
Posto attuale:
supervisore di Operazioni a Porto Alegre – Operazioni Moinhos

Parlaci della tua formazione. Che hai studiato?

Ho fatto un corso di tecnica in Radiologia nel 2007. Sono stati due anni di lezioni più una doppia specializzazione, in Tomografia Computerizzata e Medicina Nucleare, anche se non ho mai lavorato su questo ámbito.

Inoltre, tre anni dopo il mio ingresso in Codere, ho cominciato gli studi di Amministrazione a Porto Alegre. Mi piacciono questi studi, gli strumenti, i suoi insegnamenti e mi interessa anche molto l’area di marketing. Adesso faccio il quarto semestre del corso e ho tante cose ancora da imparare e applicare nell’organizzazione.

Dove hai lavorato prima di entrare in Codere?

La maggior parte della mia carriera si è svolta nei bingo e le slot quando essi erano legali in Brasile. Per quattro anni ho lavorato a “Planeta Bingo” a Porto Alegre, dove ho svolto la mansione di Capo Sala con solo 20 anni. Più tardi, e per due anni, ho lavorato alla Reception di un ristorante di un Shopping Center di Porto Alegre.

Come mai sei arrivata in Codere?

Cercavo lavoro per diversi mezzi e ho visto un annuncio nel giornale in cui si informava del processo di ricerca di cassieri di Codere. Quando l’ho visto ho pensato che la mia esperienza come cassiere, la speditezza mentale e le mie conoscenze matematiche, mi rendevano una candidata perfetta per ottenere il posto di lavoro. Ho inviato il mio curriculum e quattro giorni più tardi mi hanno chiamato per partecipare ad un processo di selezione accanto ad altri candidati, scegliendo la mia candidatura. Da quel momento sono trascorsi ormai cinque anni.

Che cosa puoi raccontarci sui colleghi con cui hai lavorato nel corso di questi anni nell’Azienda?

In questi anni ho lavorato con tante persone. Alcune se ne sono andate e hanno lasciato la loro traccia. D’altre non hanno avuto tempo per lasciare traccia. Le persone su cui vorrei parlare sono quelle che rimangono ancora in Azienda.

Ho avuto la fortuna di conoscere Gustavo Caraver, Gustavo Castro, Márcio Ribas, Deize Fernandes e Douglas Homero. Questi sono i colleghi che mi hanno aiutato a crescere come professionista, condividendo le loro conoscenze, correggendo i miei errori, rimproverandomi e anche elogiandomi per le mie attitudini professionali. Questi colleghi, con più esperienza di me in Codere, fanno sì che l’unione e la forza che c’è tra di noi ci permettano di essere una famiglia di cuore. Ho soltanto parole di ringraziamento per tutti loro.

Offre Codere un contesto adatto per lo sviluppo professionale?

Ho lavorato in diverse aziende nel corso della mia vita, ma senza alcun dubbio Codere è la più rilevante di tutte queste. Sono molto fiera di lavorare qui, perché è un’azienda che crede nei suoi collaboratori e investe nelle persone. Codere offre un’atmosfera adatta per svilupparsi come professionista grazie alla struttura dell’organizzazione, al codice etico e di condotta, nonché per il suo impegno con la società e l’ambiente.

Inoltre, mette al servizio del dipendente non solo azioni di formazione che ci aiutano a crescere professionalmente, ma anche possibilità nel nostro lavoro quotidiano che ci fanno sentire molto a nostro agio, come aree di riposo, wi-fi e televisione.

Quali sono stati i maggiori problemi che hai dovuto affrontare e quali sono stati gli insegnamenti di quel processo?

Dopo il mio arrivo ho svolto la mansione di cassiere per 3 anni, dimostrando sempre una grande curiosità per altri aspetti che non erano direttamente legati al mio posto di lavoro. Una volta ho partecipato ad un esame sull’organizzazione per un test teorico che si faceva per essere promossa al posto di cassiere libero, e ho ottenuto un 10, il voto massimo.

In questo modo ho iniziato ad avere un punto di vista più ampio e completo dell’intera organizzazione, essendo quella la sfida più grande che ho affrontato: avere una percezione macro, ancora di più dalla posizione di Supervisore di Operazioni che oggi ricopro. Bisogna capire l’azienda come un tutto, capendo ognuna delle funzioni e le aree che circondano l’operazione, includendo il budget ed i contratti.

Per fortuna, ci sono sempre dei colleghi pronti ad aiutarmi e sono consapevole che nel corso del tempo, tutto sarà più pratico e semplice per me. Se c’è qualcosa che mi caratterizza è che ho bisogno di imparare.

Com’è Daiane fuori Codere?

Sono una persona molto allegra e simpatica. Cerco di avere sempre un sonriso in faccia e fare attenzione agli altri. Faccio tanta attenzione ai piccoli dettagli, per cui quando un amico non si trova bene me ne rendo conto e faccio tutto il possibile per cercare di aiutarlo. Mi piace tanto leggere, fare sport e la mia attività preferita è andare in giro per la città con la bici.

Ho molti amici che per me sono come parte della mia famiglia. Quando posso preparo una cena a casa mia e suono la chitarra, diventando una meravigliosa e gioiosa festa quando siamo tutti insieme. La mia famiglia è tutto quello che ho e siamo sempre insieme. Il mio amore nei loro confronti è incondizionato.

Raccontaci un aneddoto rilevante che si sia registrato nel tuo lavoro.

Sono in Codere dal 2010 e ho visto situazioni molto divertenti e anche emotive. Un ricordo che è molto importante nella mia vita è stato il momento in cui mi hanno promossa a Supervisore di Operazioni. Fino a quel momento svolgevo il posto di Cassiere Libero e mi hanno chiamato per partecipare ad un incontro di manager, il che è rappresentato un grande incentivo.

Senza saper niente, ni hanno consegnato un regalo e, quando l’ho aperto, ho trovato un libro su leadership, le chiavi della filiale e una maglietta nera (nel Brasile è il colore che distingue i supervisori). Dopo tanta sorpresa e incapace di capire nulla, Gustavo Caraver, manager di Operazioni a Porto Alegre, mi ha detto che era il nuovo Supervisore di Operazioni. Ero così commossa che ho iniziato a piangere e non ho potuto smettere fino a qualche minuto dopo. Non ci sono parole per descrivere la mia emozione in quel momento, che non scapperà mai la mia memoria.

Otto anni di passione per il turff in Codere Brasile

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Sirlaine Rezende.

Nome: Sirlaine Rezende de Jesús
Età:
32 años
Anno di ingresso in Codere:
2007
Posizione attuale:
supervisore di Operazioni a Rio di Janeiro – Operazioni Gávea

 

Parlaci della tua formazione. Che hai studiato?

Quando ho cominciato a lavorare per Codere non avevo alcun tipo di specializzazione. Ma ho iniziato la carriera di Gestione di Risorse Umane questo secondo semestre, un’area che mi interessa molto e con la quale mi identifico.

Dove hai lavorato prima di cominciare a lavorare per Codere?

Beh, prima di cominciare a lavorare in Codere, ho fatto alcune cose come addetta alla reception ad un laboratorio e poi in un’azienda edilizia. Ma il lavoro che più ho fatto è stato la hostess in diversi eventi come convegni, workshop e fiere.

Come mai sei arrivata in Codere?

Sono stata hostess in diversi eventi per qualche tempo, ed in uno di essi è stato per Codere a Rio di Janeiro. È stato lì dove ho conosciuto il mondo delle corse e le scommesse ippiche. Ha suscitato tanto interesse in me. Una volta ho visto che avevano bisogno di una ‘hostess’, mi sono candidata e sono stata selezionata. Questo è stato otto anni fa.

Che cosa puoi raccontarci sui colleghi con cui hai lavorato nel corso di questi anni nell’Azienda?

Veramente ci sono persone molto diverse. Ognuno con il suo carattere, tranquilli, stressati, divertenti, a volte noiosi, ma alla fine ci capiamo. Tutto quanto ne posso dire è che ho imparato molto, e continuo ad imparare ancora, con tutti. Non posso non ringraziarli.

Offre Codere un contesto adatto per lo sviluppo professionale?

Ma certo! Cerca sempre il meglio per i suoi collaboratori. Incentiva e investe su di noi. Veramente è un’ottima azienda per iniziare e sviluppare la tua vita professionale.

Quali sono stati i maggiori problemi che hai dovuto affrontare e quali sono stati gli insegnamenti di quel processo?

Penso che la maggior difficoltà è quella di far fronte ai cambiamenti di carattere dei clienti, visto che lavoriamo con soldi e, di conseguenza, con il senso dell’umorismo. Quando loro vincono restano contenti. Ma quando perdono soldi… si stressano e arrabbiano. È molto difficile dire o spiegare ad un clienti alcuna cosa quando il suo cavallo ha perso. Ma la pratica quotidiana ci permette di trovare il modo di far fronte a quella situazione con pazienza e dedizione.

Com’è Sirlaine fuori Codere?

Quando non lavoro non sono molto differente. Sono una persona tranquilla, paziente, familiare e mi piace tanto restare a casa. Preferisco essere a casa mia ad andare ad alcuna festa o evento, se non si tratta di qualcosa di molto speciale.

Raccontaci un aneddoto rilevante che si sia registrato nel tuo lavoro.

Una storia che è molto emocionante è accaduta nel Gran Premio del Dubai del 2010. Allora il jockey brasiliano T.J. Pereira vinse la corsa principale. La sala del Turff era piena di persone per vedere Pereira cavalcare su Glória de Campeão (nome del cavallo). Quando è arrivato in primo luogo, un’emozione ha invaso la sala. Tutti i clienti gridavano esaltati dalla vittoria del jockey brasiliano. Ho sentito un brivido quanto ho visto tutto ciò. Veramente è stato indimenticabile.