Fondazione Codere, la scommessa responsabile

Conosciamo il lavoro di questa istituzione che diffonde e promuove i valori del gioco responsabile

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MADRID, 22 aprile 2016.- La Fondazione Codere è un’organizzazione senza scopo di lucro che nasce alla fine del 2007 come spazio di riflesssione, analisi e ricerca sul settore del gioco. Il suo obiettivo è promuovere e collaborare in iniziative che consentano lo sviluppo e miglioramento delle politiche pubbliche sul gioco d’azzardo ed agire come interlocutore di fronte agli organi e istituzioni necessari per trasmettere alla società un’immagine reale del settoe, i suoi impatti sociale ed il contributo económico.

José Antonio Martínez Sampedro, Presidente della Fondazione Codere, spiega che “la Fondazione è nata con la volontà di condividere una convizione. L’ottima regolamentazione dei giochi d’azzardo è un obiettivo di interesse generale. Le pubblicazioni che la Fondazione ha sponsorizzato, hanno dato il loro contributo alla conoscenza e diffusione della vasta legislazione che definisce l’esercizio professionale di questa attività”.

Inoltre, Codere –attraverso la sua Fondazione- mette in evidenza gran parte degli impegni assunti nella sua Politica di Responsabilità di Impresa, tramite lo sviluppo di attività volte alla riduzione dell’impatto sociale che possa comportare l’abuso di questa attività, visto che gran parte degli sforzi si focalizzano sul potenziamento dei valori del gioco responsabile.

Il suo lavoro è stato riconosciuto recentemente con il permio alla Miglior Istituzione Settoriale 2015, assegnato dalla rivista Azar –testata specializzata sul settore da oltre 30 anni- e quello che concede l’Associazione EUROPER all’Istituzione di un maggiore impegno sul settore.

L’Annuario del Gioco, la pubblicazione più rilevante della Fondazione Codere

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Copertina dell’ultima edizione dell’Annuario del Gioco in Spagna.

Una delle principali attività della Fondazione Codere è l’elaborazione di studi e analisi sul settore del gioco. Il rapporto più rilevante e riconosciuto di tutti quanti è l’Annuario del Gioco che si fa in Spagna, pubblicazione di riferimento per quel che riguarda i dati del settore.

“Ci siamo accorti che i dati diffusi sul settore in Spagna non erano completamente trasparenti, erano molto frammentati, parziali e ossoleti in alcune aree. In cerca di quella trasparenza e professionalità nella gestione, e con l’obiettivo di raggiungere l’unità di cui aveva bisogno il settore –anche per poter interagire con i regolatori ed i media-, abbiamo visto che occorreva la realizzazione di una visione omogenea della realtà sociale ed economica del gioco; uno studio che includesse con rigore tutta l’infomazione, in modo che pubblicasse un insieme di dati unici e affidabili di riferimento nel Paese. Oggi, l’Annuario del Gioco è quella risorsa d’informazione unitaria”, spiega Germán Gusano, Direttore e Segretario del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Codere.

L’Annuario viene stampato per la prima volta nel 2012 e si pubblica in collaborazione con l’Università Carlos III di Madrid. Il team di ellaborazione è composto da José Antonio Gómez Yáñez, direttore della pubblicazione e professore di questa università; José Ignacio Cases, membro della Fondazione ed anche professore universitario per oltre cinquant’anni;  Carlos Lalanda, attraverso il Centro di Studi, Politiche e Legislazione del Gioco (CELEJ); e Germán Gusano, come avvocato e politologo. Si tratta quindi di una squadra che offre punti di vista sociologici, giuridici ed altri trasversali su diversi aspetti del gioco.

I grandi argomenti dell’Annuario

Il primo capitolo di questa pubblicazione fa riferimento ai grandi numeri, sia sociali che economici, con cui l’industria contribuisce alla società. Dall’occupazione che produce al suo contributo al PIL nazionale, in modo che dimostra il peso dell’attività nella società spagnola.

I capitoli successivi fanno riferimento ai contributi specifici di ogni settore pivato (bingo, sale, macchine di intrattenimento, scommesse sportive, gioco online e casinò), dell’ambito pubblico –rappresentato nelle Lotterie – e semipubblico (i sorteggi dell’organizzazione dei non vedenti di Spagna).

Poi c’è un altro capitolo dedicato al carico fiscale supportato dall’industria, visto che la frammentazione territoriale della concorrenza si traduce in molteplici carichi statali, autonomici e locali. Un ultimo capitolo fa riferimento alla regolamentazione, inclusa la giurisprudenza più significativa.

Questo Annuario del Gioco può essere scaricato dalla web del Gruppo, ma ha anche una diffusione di mile copie stampate, che si distribuiscono in presentazioni, convegni, workshop e giornate dell’industria. Inoltre, si fanno molte richieste specifiche. Poco fa è stato richiesto dall’Ambasciata della Corea del Sud per motivi commerciali e strategici; così come la stessa Direzione Generale di Regolamentazione del Gioco (DGOJ). Inoltre, è pubblicazione di riferimento in rapporti specifici sul gioco in altri Paesi –come la Norvegia-, articoli e tesi universitarie. D’altro canto, l’Annuario del Gioco viene usato non di rado dai media per le loro informazioni, per cui rappresenta uno strumento per aumentare la rilevanza e popolarità del marchio Codere.

Uno degli argomenti che più interessano i media sono i numeri legati al sorteggio della Lotteria dei Natale. Ma l’esistenza del gioco problematico nella società pure, anche se la sua incidenza reale si stima di circa lo 0,3 % delle persone che giocano –che rappresentano l’80 % dei maggiorenni spagnoli. Quando c’è anche un grande evento sportivo, questo si riflette sull’interesse per i dati su scommesse sportive.

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione ha deciso, dopo il successo dell’edizione spagnola, di elaborare la pubblicazione anche in America Latina, dove risiede la maggior parte degli interesse attuali della nostra azienda. Messico e Argentina sono senza alcun dubbio i prossimi obiettivi. Al momento non c’è in alcuno di questi Paesi una pubblicazione del genere.

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Da sinistra a destra, Carlos Lalanda, José Antonio Gómez Yáñez, José Ignacio Cases e Germán Gusano durante la presentazione dell’Annuario del Gioco in Spagna 2014/2015 lo scorso dicembre alla sala Canoe di Madrid.

Altri titoli rilevanti che pubblica la Fundazione Codere

L’Annuario del Gioco è la pubblicazione più importante della Fondazione, ma non è l’unica. È anche di grande rilevanza il rapporto Percezione sociale sul gioco d’azzardo –già nella settima edizione-, che limita il suo analisi all’ambito sociologico, offrendo le stime e analisi conclusive  estratte da un questionario che si fa su un campione della popolazione sull’industria del gioco in Spagna, per conoscere quale sono i giochi a cui giocano, il motivo, se ritengono che hanno un problema specifico di gioco, eccetera…

Sul piano giuridico, la Fondazione lavora già nella terza edizione del Codice del gioco; oltre  mila pagine che raccolgono le principali leggi spagnole sul settore man mano che esse vengono approvate.

D’altro canto, Internet avvicina la consumazione, anche quella del gioco, alla popolazione. Così possono rilevarsi dei problema per i collettivi più vulnerabili, come i minorenni. In questo senso, la Fondazione pubblicherà tra poco un rapporto su questo abuso d’Internet ed i suoi problemi, particolarmente per quanto riguarda il gioco nell nuove generazioni.

Un altro capitolo è la pubblicità, soprattutto quella del gioco online. Poco più di un anno fa, nell’ambito dello Stato spagnolo, è stata rilevata un’eccessiva promozione ed un quadro normativo insufficiente. È stato elaborato un Decreto la cui approvazione è stata rinviata, ma che dalla Fondazione si cerca di promuovere, nel ritenere che questo deve essere un tema da analizzare in profondità.

Con un contenuto più trasversale all’industria del gioco, la Fondazione ha sponsorizzato una Catedra di Cultura Giuridica all’Università di Gerona (al nord di Barcellona) che si dedica a mettere in contatto i Governi ed i differenti enti multilaterali per favorire, garantire e consolidare nella cultura dei diversi contesti iberoamericani la sicurezza giuridica, un aspetto che favorisce l’economia, la società ed il comune cittadino. Il libro in merito recentemente pubblicato si intitola Sicurezza Giuridica e Democrazia in Iberoamerica.

Altre attività della Fondazione Codere

Oggi la Fondazione si è particularmente focalizzata sull’impatto del gioco problematico sul nostro cliente. In questo modo si analizza la vera gravità del problema –che come abbiamo detto prima, interessa circa lo 0,3 % dei giocatori– e cerca di metterlo al suo posto.

Così interagisce con i responsabili pubblici, per conoscere come capiscono questi problemi e quale dimensione viene atribuita, visto che la loro percezione può essere confusa e rappresentare un’immagine negativa dell’industria.

D’altro canto, la Fondazione resta con la sua partecipazione attiva a convegni e giornate del settore del gioco, per presentare i risultati dei suoi analisi e pubblicazioni; così come in altri contesti che favoriscono la buona conoscenza e sviluppo dell’industria come esempio, recentemente in un evento su cibersicurezza.

La Fondazione collabora anche con le comunità sociali dove Codere opera, in un modo legato all’industria del gioco. Ad esempio, con il sostegno della scuola di jockey dell’Ippodromo Presidente Remón di Panama, o con un concorso per bambini nel corso della ristrutturazione del Hotel Casino Carrasco di Montevideo, per sostenere la conoscenza della cultura ed il patrimonio artistico nazionale tra le generazioni più giovani.

L’organo superiore di governance della Fondazione CODERE è il suo Consiglio di Amministrazione, composto da:

  • José Antonio Martínez Sampedro, Presidente

Fondatore, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato di Codere dal suo inizio, nel 1980. Ha diretto l’operazione spagnola, così come l’espansione e successivo consolidamento del progetto aziendale in America Latina –Colombia, Messico, Argentina, Panama, Uruguay e Brasile-, con l’obiettivo di raggiungere la leadership nella regione. È laureato in Ingegneria Industriale nell’Università Politecnica di Madrid.

  • José Ignacio Cases Méndez, Vicepresidente

 Dottore in Giurisprudenza nell’Università Complutense e Laureato in Scienze Politiche ed Economiche. Professore Emerito di Scienza Politica e dell’Amministrazione dell’Università Carlos III di Madrid. Come dipendente dello Stato ha svolto le cariche di Sottodirettore generale di Partecipazione e Azione Culturale, di Migrazione, Segretario della Commissione Nazionale del Gioco e Capo Ufficio della Segreteria Generale di Comunicazioni. È stato, dal 1999 al 2016, consigliere azionista di Codere.

  • Pío Cabanillas Alonso, Consigliere

Laureato in Giurisprudenza, ha fatto studi di Diritto Internazionale a L’Aia e Tufts-Harvard. Oggi ricopre la carica di Direttore Generale di Immagine Aziendale e Marketing Globale ad Acciona S.A. In precedenza aveva svolto diverse mansioni di responsabilità in importanti media spagnoli (Prisa, Sogecable o RTVE). Dal 2000 al 2002 è stato Ministro Portavoce del Governo spagnolo di José María Aznar.

  • Dª. Beatrice Rangel, Consigliere

Presidente e CEO di AMLA Consulting Group. Ha fatto gli studi di Relazioni Internazionali all’Università Centrale del Venezuela, un Master in Economia all’Università di Boston ed un altro di Amministrazione Pubblica in Harvard. Tra 1972 e 1993 è stata ministra della Segreteria di Carlos Andrés Pérez e Capo Ufficio del Presidente. Tra 1993 e 2004 è stato membro del Gruppo Cisneros. Ha guidato la gestione delle relazioni istituzionali di Codere in America Latina tra il 2006 e 2013.

  • D. Juan José Zornoza Pérez, Consigliere

Dottore in Giurisprudenza all’Università Autonoma di Madrid. Oggi è Catedratico di Legislazione Fiscale dell’Università Carlos III di Madrid, Direttore della Catedra PricewaterhouseCoopers di fiscalità internazionale dell’azienda, Direttore del Master di Accesso alla Categoria di Avvocato dell’Università Carlos III di Madrid e Presidente della Camera Arbitrale di risoluzione di conflitti in materia di imposte cedute dal Ministero del Tesoro e Amministrazioni Pubbliche. Da giugno 1999 al 2016 è stato consigliere indipendente di Codere.