23 aprile – 10 maggio

Abbiamo scelto gli articoli più rilevanti pubblicati dalla stampa queste due settimane. CODERE ha informato alla Consob spagnola, attraverso diverse comunicazioni ufficiali, sugli ultimi passi fatti sulla ristrutturazione finanziaria, che si è conclusa con la costituzione di un nuovo Consiglio di Amministrazione e dell sue rispettive commissioni. Per quanto riguarda il business, in Spagna tutti i dati del mercato puntano sulla ripresa del settore, dopo anni all’insegna della crisi. In Italia le diverse posizioni dello Stato da una parte e delle regioni dall’altra impediscono il raggiungimento di un accordo pronto a chiarire il quadro normativo dell’industria. Nel frattempo, le testate giornalistiche continuano a fare molta attenzione sui problemi legati al gioco patologico. In Panama continua ad essere notizia la crisi del settore, causata dall’introduzione di un’imposta sui prelievi di contanti fatti dai giocatori. In Argentina la stampa dedica un ampio spazio alla chiusura di diverse sale bingo a Buenos Aires, mentre in Messico è in discussione il ruolo del gioco sull’ambito del turismo.

Codere

Conclude la ristrutturazione

Il processo di ristrutturazione del gruppo si è concluso. Dopo l’aumento di capitale e la capitalizzazione dei titoli di debito di 760 milioni di euro e 300 milioni di dollari, l’Assemblea degli Azionisti approvava la costituzione di una società interamente partecipata attraverso il trasferimento del suo patrimonio (CODERE NEWCO SAU), provvedimento che è stato appena perfezionato. Questi giorni, e come tappa finale nella ristrutturazione del Gruppo, sono stati nominati i nuovi consiglieri del CdA del Gruppo, così come i membri dei suoi diversi comitati.

Riferimenti: HechoRelevante1; HechoRelevante2; HechoRelevante3; HechoRelevante4

Spagna

Espansione e crescita del gioco

Secondo un’informazione della rivista del settore Azarplus, il 2015 si è chiuso con un aumento globale del gioco online del 12 % rispetto ai dati del 2014. Le scommesse sportive rappresentano la leva che spinge il comparto, con circa il 50 % delle somme giocate ed anche circa la metà degli incassi lordi del gioco. Crescono anche ad un ritmo significativo le scommesse presenziali: va sottolineato il piano di espansione di locali di CODERE Apuestas, il marchio di scommesse spagnole dell’azienda, che intende aggiungere 100 nuovi punti di vendita alla sua rete attuale fino alla fine di quest’anno.

Riferimenti: Azarplus; EuropaPress;

Minaccia della ludopatia

Numerose testate giornalistiche informano sull’aumento della ludopatia tra i più giovani. La Federazione di ex giocatori esige misure più pesanti per evitare l’accesso dei minorenni alle Gaming Hall. La “collaborazione” degli adulti per evitare i controlli, eppure il facile accesso alla tecnologia da parte dei minorenni, ha incrementato il numero di giovani “giocatori” gli ultimi anni. Come misura di protezione, la regione di Andalusia include nel suo terzo Piano Andaluso contro le Droghe e le Dipendenze i trattamenti per i nuovi problema legati alle tecnologie ed il gioco patológico tra le sue aree di azione.

Riferimenti: Azarplus

Italia

La riforma del gioco in Italia

La Legge di Stabilità 2016 stabilisce che il Governo e gli enti locali dovranno raggiungere un accordo per il riordinamento del settore del gioco facendo attenzione su aspetti che vanno dalla definizione delle caratteristiche dei locali di gioco, fino all’approvazione di criteri per la loro distribuzione e concentrazione sul territorio, oppure i provvedimenti per la tutela dei minorenni. Il mancato accordo tra lo Sato e le regioni sta causando ritardi nell’implementazione delle nuove gare pubbliche per le concessioni. I concessionari si sentono alle corde tra tutte queste misure e tasse, e ribadiscono che la mancanza di un quadro di riferimento chiaro comporta una vera sfida che minaccia la stabilità futura.

Riferimento: Jamma, Panorama

Aumento pericoloso della ludopatia tra i più giovani

Gli aspetti legati all’aumento del gioco patologico continuano ad essere tutti i giorni protagonisti dei media italiani. Il giornale La Stampa mette in evidenza la nuova generazione di giocatori, sempre più giovani, che passano il pomeriggio a piazzare le loro scommesse sul cellulare, utilizzando le carte di credito dei loro genitori. Secondo i dai della ricerca del Progetto europeo CNR di Pisa, nel 2015 han giocato almeno una volta un milione di studenti, il 42 % dei giovani tra i 15 e 19 anni. Il 3 % in più rispetto all’anno precedente. A proposito di questa questione, Federico Tonioni, capo del Centro di dipendenze del Policlinico Gemelli a Roma, avverte che il vero pericolo del gioco tra i giovani non è il gioco per sé, ma “l’emozione” che produce e le sue conseguenze.

Riferimenti: LaStampa, Avvenire, Nazione

Messico

L’insicurezza minaccia il settore in Messico. Più controllo sul gioco

Secondo quanto informa il giornale El sol di Messico, gli Stati Uniti hanno diffuso un’allerta sul rischio di visitare diversi luoghi turisici del Paese come Acapulco per la minaccia della violenza e insicurezza che si registra sulla zona. Nonostante il governo messicano abbia implementato importanti misure per proteggere i turisti nelle sue destinazioni, preoccupano in particolare i casinò, le sale di scommesse sportive ed altri locali di gioco.

D’altro canto, Miguel Ángel Ochoa, presidente dell’associazione di concessionari di Messico, commenta che il settore ha fatto grandi passi avanti sul miglioramento degli standard di responsabilità sociale negli ultimi anni. Comunque, la possibilià di espansione del gioco in Messico e la legalizzazione nei mercati come il brasiliano rendono necessario che i governi agiscano nella direzione della promozione di queste attività e dei loro problemi. Oggi circa l’1,2 % della popolazione messicana visita i casinò ogni giorno.

Riferimenti: Elsoldemexico, Totallygaming

Argentina

Crisi per la chiusura di alcuni bingo mentre gli incassi delle sale vengono messi in dubbio

Continua la crisi per la prossima chiusura delle cinque sale bingo di Buenos Aires (che non vedranno rinnovate le loro concessioni) e lascerà senza lavoro 500 lavoratori. Visto che le aziende dicono di andare in default e non si faranno carico degli indennizzi, il lavoratori del bingo chiedono al presidente del Paese e alle autorità della Lotteria Nazionale e dell’Istituto del Gioco di autorizzare l’apertura delle sale per altri cinque mesi, con l’obiettivo di integrare un fondo dedicato al versamento di tali indennizi.

D’altra parte, la decisione del Governo di disdire l’accordo con l’Universita Nazionale di La Plata (UNLP), che dal 2002 monitorava il funzionamento e la riscossione delle macchinette allestite nella provincia, ha provocato una serie di accuse incrociate che hanno ancora una volta messo in dubbio il sistema di controllo dei 46 bingo e 11 casinò di Buenos Aires: un business di 10 miliardi di dollari nel 2015, di cui la provincia riceve il 46 %. Il presidente dell’Istituto Provinciale di Lotterie e Casinò (IPLyC), Melitón López, decideva di rescindere l’accordo con la UNLP (con scadenza nel 2019) per “inadempimento”, visto che si pensa che il sistema di controllo di macchinette di bingo e casinò non offriva tutte le garanzie di affidabilità dovute.

Riferimenti: LaNacion1; Clarín; LaNacion2; Clarín2

Panama

Numeri peggiori per il gioco

La riscossione della Giunta di Controllo di Giochi è calata nel primo trimestre di 13 milioni di dollari rispetto all’anno precedente. Tra gennaio e febbario, le scommesse su giochi d’azzardo, senza includere la vendita di totoscommesse e bigliettini della Lotteria Nazionale di Beneficenza, si sono ridotte del 13,7 % rispetto all’anno precedente. L’Associazione di Amministratori di Giochi d’Azzardo del Panama (ASAJA) avverte che le scommesse questo anno si ridurrano di circa 30-35 milioni di dollari. Il presidente  di questa associazione afferma che questo calo è frutto della tassa del 5 % sui prelievi di contante dei giocatori, che ha fissato il Governo per raccogliere fondi per il finanziamento delle pensioni di vecchiaia. L’imposta sta trascinando l’industria: i casinò, di fronte ad un numero inferiore di visite di scommettitori internazionali, hanno deciso di licenziare lavoratori e fare dei tagli sulla spesa. Si stima che il settore ha perso già circa 1.500 posti di lavoro diretti, numero che potrebbe salire a 2.000 entro quest’anno.

Riferimenti: LaPrensa; Contabilidad