Un’azienda più capitalizzata, meno indebitata e con fondi da investire

Codere chiude definitivamente un capitolo di incertezze

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Sede corporativa de Codere en Alcobendas (Madrid).

 MADRID, 10 maggio 2016.- Lo scorso 29 aprile, Codere informava alla Consob spagnola, tramite una comunicazione ufficiale, che i lavori iniziati nel 2014 dopo la sottoscrizione del lock up agreement, volti ad implementare il processo di ristrutturazione, si erano conclusi. Chiudiamo quindi in modo definitivo un capitolo di incertezze, per restituire al progetto aziendale la sua capacità storica di intraprendere nuovi investimenti.

Vale la pena adesso analizzare l’immagine che si può scattare della situazione in cui si trova oggi l’azienda, dopo la ristrutturazione finanziaria messa in atto negli ultimi due anni  e che annunciavamo con un reportage su Codere Actualidad sei mesi fa.

Tappe rilevanti del proceso

Dopo un anno di complesse trattative, Codere sottoscrive un accordo con i suoi creditori finanziari che ha portato alla fine della situazione di incertezza e con cui venivano fissate le condizioni della ristrutturazione finanziaria del grupo.

Il Consiglio di Amministrazione di Codere convoca questa Assemblea, organo di governance della società, allo scopo di sottoporre al voto dei suoi azionisti una serie di esigenze per realizzare l’implementazione della ristrutturazione. Gli azionisti approvano:

  1. L’emmissione di nuove azioni ordinarie per l’aumento del capitale sociale di Codere SpA in un volume tale da realizzare la capitalizzazione di parte del debito esistente del Gruppo. Tale emmissione è stata perfezionata il 6 aprile 2016.
  2. La costituzione della società Codere Newco SAU per portare a termine il processo di trasferimento da Codere SA degli attivi e passivi nel loro complesso Tale società è stata iscritta nel registro delle imprese lo scorso 24 aprile 2016.
  3. Modifica degli statuti della società Codere SpA e del regolamento dell’Assemblea Generale degli Azionisti per adeguare i loro articoli agli accordi di governance fissati nel processo di ristrutturazione.

Questo è un processo giudiziario presso la Corte inglese usato da molte aziende europee, la cui approvazione garantisce che i contratti sottoscritti dall’azienda insieme al 75 % dei suoi creditori verranno obbligatoriamente rispettati dall’altro 25 % e, quindi, si renderanno efficaci.

Notevole riduzione del debito per questa nuova fase

Una parte molto importante del negoziato sulla ristrutturazione finanziaria si è focalizzato sulla riduzione del debito dell’azienda affinché fosse sostenibile, garantendo la sopravvivenza del progetto d’impresa.

I nuovi termini del debito comportano una scadenza quinquennale dei titoli, ottenendo così il loro rifinanziamento ad un costo di mercato e migliorando le ratio di indebitamento. Essi verranno anche espressi in dollari statunitensi, il che è molto più adatto alla struttura dei flussi di cassa dell’azienda che, nonostante faccia i suoi conti in euro, riceve la maggior parte dei suoi ricavi dall’America Latina, fortemente condizionata dai dollari statunitensi.

La nuova struttura del debito resta così:

  • Nuovo prestito senior, attraverso l’emmissione di nuovi bond senior privati (o “New Senior Private Notes”) che ammontano a 200 milioni di euro, il cui obiettivo è sostituire il contratto di finanziamento senior che c’era prima ed ottenere dei fondi per il finanziamento del capitale in circolazione e dei progetti futuri. La scadenza del contratto è di 5 anni ed il tasso d’interesse annuo, da versare in contante, è di LIBOR (al minimo dell’1 %) più uno spread del 7 %.
  • Nuovi titoli che ammontano ai 675 milioni di euro, con scadenza quinquennale, che allo stesso tempo vengono divisi in due categorie per rispondere a diversi criteri:

Nuovi bond di secondo grado che ammontano ai 200 milioni di euro, con un tasso d’interesse annuo del 5,5 % in contante più il 3,5 % PIK. Essi rappresentano nuovi fondi da investire interamente nell’azienda in nuovi progetti volti ad offrire valore aggiunto nei prossimi anni.

Nuove obbligazioni da scambiare per titoli pre-esistenti convertibili di 475 milioni di euro, (sostituiscono circa 1,05 miliardi di euro: 760 milioni di euro + 300 milioni di dollari statunitensi) che si dividono anche in:

+ 150 milioni di euro di secondo grado, con un tasso d’interesse del 5,5 % annuo in contante + il 3,5 % PIK.

+ 325 milioni di euro sono di terzo grado, con un tasso d’interesse del 9 % PIK.

L’interesse PIK si rende esigibile con una ricorrenza annuale, però non viene versato prima della fine del periodo (ovvero, al termine della scadenza dei cinque anni), in modo che l’azienda all’inizio avrà una maggiore liquidità visto che dovrà fare meno attenzione al debito, il che ci permetterà di avere a nostra disposizione una maggiore capacità di realizzare investimenti.

Emmissione di nuove azioni necessaria per il compenso dei crediti

Lo scorso 6 aprile Codere ha emmesso 2.474.678.091 nuove azioni con sovrapprezzo, ciascuna di esse con un valore nominale di 0,2 euro, il cui versamento è stato attuato tramite il compenso di crediti dei titoli pre-esistenti di 760 milioni di euro e di 300 milioni di dollari.

Queste nuove azioni rappresentano il 97,78 % del capitale attuale di Codere e fanno capo ai vecchi creditori finanziari. Comunque, per conservare il valore di nuovi titoli e massimizzare la produzione di valore futuro sul capitale sociale di Codere, i creditori dello scheme hanno ritenuto molto importante che i chiamati dirigenti di rilevanza –José Antonio Martínez Sampedro e Javier Martínez Sampedro- comprassero circa il 20 % delle nuove azioni –esclusive ed intrasferibili per qualche tempo-, ai fini di allineare i loro interessi e tutelare le relazioni istituzionali e governative per garantire la sostenibilità delle attività regolamentate dal Gruppo Codere.

Le nuove azioni possono essere liberamente trasferte, anche se ci vorrà l’intervento di un broker specializzato e si effettueranno attraverso speciali operazioni di mercato (fuori dalla quotazione generale), visto che devono essere rispettati i seguenti requisiti:

  • Il nuovo acquirente deve sottoscrivere l’accordo degli azionisti perfezionato il 6 aprile 2016.
  • Comunicazione al resto delle parti dell’accordo degli azionisti ed a Codere di questo trasferimento.

Le azioni che c’erano in precedenza all’aumento di capitale rappresentano il 2,76 % del capitale sociale attuale (circa 55 milioni di azioni) e non saranno interessate dall’accordo degli azionisti.

Un nuovo Consiglio di Amministrazione già al lavoro

In seguito alla nuova struttura del capitale, sono stati nominati i nuovi consiglieri per il CdA che si sono riuniti per la prima volta lo scorso 5 maggio.

José Antonio Martínez Sampedro, fondatore e Presidente Esecutivo di Codere, continuerà presiedere il Consiglio di Amministrazione in questa nuova fase. Javier Martínez Sampedro, Presidente di Codere América, resterà anche come consigliere e diventerà Vicepresidente del CdA.

Pío Cabanillas sarà il nuovo rappresentante di MASAMPE SL –società della famiglia Martínez Sampedro- agendo come consigliere.  È in possesso di un’ampia esperienza nell’ambito della comunicazione, immagine aziendale e relazioni internazionali. Oggi è Direttore Generale di Immagine Aziendale e Marketing Globale nella società spagnola quotata Acciona SpA. Prima aveva ricoperto diverse cariche di responsabilità in aziende di mass media (Prisa, Sogecable, The News Corporation Ltd e RTVE). Per due anni ha fatto parte del Consiglio di Amministrazione di Aldeasa e da 2000 al 2002 è stato ministro del Governo di José María Aznar.

Joseph Zappala è consigliere indipendente dal 2002. È stato ambasciatore degli Stati Uniti in Spagna tra 1989 e 1992 e ha una vasta esperienza come esecutivo di diverse aziende legate alla salute, la banca ed il settore immobiliario.

Nuovi consiglieri nominati lo scorso 28 aprile:

Manuel Martínez-Fidalgo, consigliere, è un dirigente con un’ampia esperienza in ristrutturazioni finanziarie, visto che ha partecipato ad importante processi svolti sia in Spagna (Cortefiel, Eroski, Metrovacesa o Prisa) che in altri Paesi europei (Aker Kvaerner, Parmalat o Gaming Luxfer). Oggi è Managing Director di Houlihan Lokey e in precedenza ha svolto mansioni di responsabilità in Merrill Lynch e Cajasur.

David Reganato, consigliere, è Analista Senior di Investimenti in Silver Point Capital LP (azienda di consulenza in investimenti a cui è arrivato nel 2002) e Presidente di Affinity Gaming (azienda di casinò e gioco con sede in Las Vegas). Inoltre è membro del CdA di Granite Broadcasting Corporation, Studio City International Holdings Ltd. e Rotech Healthcare Inc. Prima ha lavorato nel settore di Banca di Investimenti Morgan Stanley.

Timothy Lavelle, consigliere, è membro del Consiglio di Amministrazione di altre enti in processi di ristrutturazione come quello che interessa la nostra azienda. Oggi lavora per Silver Point Capital L.P., e fa parte di diverse società che lavorano nel mercato immobiliare (Dominion Homes Inc.), del gioco (Alexis Hotel Corporation, Alexis Casino Corporation) e di attrezzature mediche (Rotech Healthcare Inc).

Norman Raúl Sorensen Valdez, consigliere coordinatore indipendente, è un businessman di ampia esperienza in piani di crescita e ristrutturazioni (Citibank, AIG y Master Blenders 1735 BV). Oggi è consigliere e membro del Comitato di Audit di Insperity Inc., consigliere e presidente del Comitato di Nomine e Corporate Governance di Encore Capital Group Inc e consigliere e presidente del Consiglio di International Insurance Society Inc.

Matthew Turner, consigliere indipendente, ha un esperienza di oltre due decenni in private equity, così come in aziende elettriche, immobiliarie, finanziarie e della salute; in mercati europei, asiatici e di Africa. Oggi è Amministratore Delegato di Kaupthing Bank, Direttore e membro del Comitato Esecutivo di Arcapita e Direttore Esecutivo e Business Chief di Blenheim Capital. Prima ha ricoperto posti chiavi in Bank of America Merrill Lych, Merril Lych e Palamon Capital Partners.