Messico, Colombia e Panama “vivono” già Codere

Prende il via nella regione il primo dei programmi del tronco dello Spazio di Trasformazione e Sviluppo

MESSICO, 8 settembre 2016.- Dopo il Tour di Principi Operativi, che ha percorso le sale di Messico, Panama e Colombia, promuovendo i dodici atteggiamenti che devono conformare le radici dell’operazione –per garantire la sua ottima crescita- e l’appena inaugurato Spazio di Trasformazione e Sviluppo di Codere, i collaboratori della regione latinoamericana hanno potuto partecipare al primo dei programmi che conformano il tronco di questo piano di formazione. Si tratta di Vive Codere, una formazione volta al potenziamento di capacità e conoscenze per il quadro dipendente, divisa in quattro moduli che verranno offerti lungo un anno.

Il primo di essi,  Comunícate (Comunicati), è stato diffuso tra giugno e agosto scorsi. Vi hanno partecipato in modo presenziale oltre cento collaboratori del quadro dipendente dei tre Paesi (68 di Messico, 25 di Panama e 13 di Colombia), scelti per occupare i primi posti del ranking di vendite che ogni tre mesi elaborano queste Business Unit e che valuta i risultati dei collaboratori. Attraverso workshop di due giorni, nel centro di formazione di Città del Messico, hanno condiviso tecniche per favorire una comunicazione assertiva. Gli altri hanno ricevuto una formazione online più breve, grazie all’e-learning.

A settembre inizia Conecta con tus Emociones (Collegati alle tue emozioni), che nel corso del prossimo trimestre aiuterà i partecipanti a sviluppare delle competenze per quanto riguarda l’intelligenza emotiva, fornendo degli strumenti per l’autocontrollo che consentano di migliorare il rapporto dei dipendenti operativi con il cliente esterno e interno. Tú Decides (Tu decidi) –sulla presa di decisioni- e Guía a tu Equipo (Guida la tua squadra) –sulla leadership- sono i due corsi che completano il percorso Vive Codere.

“Rappresenta ancora un investimento di Codere per i suoi dipendenti, per integrare culture e forme di agire”, spiega Rafael López Enríquez, direttore di Risorse Umane del Corporate.

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Da parte sua, Carlos Villaseca, direttore di Operazioni della regione che ha inaugurato i corsi, aggiunge che questo investimento da parte dell’azienda fa sì che “la gente si senta molto riconosciuta e grata”, il che è importante affinché il collaboratore abbia voglia di svilupare la sua potenzialità e dare il più grande contributo possibile. “Vedono che apprezziamo il loro contributo e vogliono dare il cento per cento, che nello stesso tempo è necessario affinché possiamo avere successo in un mondo così competitivo. Ci servono persone molto allineate, motivate, che sentano l’azienda come sua propria”, spiega.

“In Codere, i collaboratori sono parte della strategia. In mercati altamente contesi, le dinamiche di solito portano ad una riduzione dei prezzi e all’offerta di promozioni eccessive. Ciò diminuisce i margini e incide negativamente sulla produttività del business. Abbiamo bisogno che i nostri collaboratori siano motivati e offrano con il loro atteggiamento e servizio un valore aggiunto che faccia sì che il cliente ritorni. Non è una o l’altra cosa, bensì un misto tra tutte e due. Quando ad una bella offerta di prodotto aggiungi la parte umana, l’elemento emotivo, costruisci un rapporto più solido che ti permette di guadagnarti la fedeltà del cliente. Perciò è importante comunicarsi, perché noi scommettiamo sull’interrelazione, il contatto umano, l’empatia… cose che non hanno a che vedere con la conoscenza tecnica ma sono importanti lo stesso”, ribadisce Villaseca.

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Comunicazione, alla base del successo

La comunicazione è uno strumento che utilizziamo ogni giorno, per cui è fondamentale di saper utilizzarla nel modo giusto anche nell’ambito di lavoro,  per avere un miglior contatto con i nostri colleghi, un’ottima comprensione delle nostre funzioni e un rapporto più solido con i clienti.

Durante lo sviluppo di questo primo modulo del programma Vive Codere, Comunícate, il quadro dipendente che ha partecipato ha ottenuto gli elementi necessari per svolgere una comunicazione assertiva con la squadra di lavoro, analizzando i fattori che aiutano a risolvere i conflitti, a costruire dei legami nel lungo periodo e ad ottenere risultati positivi.

Il ruolo dei leader deve considerare l’aspetto umano nel raggiungimento degli obiettivi, e attraverso una buona comunicazione interna si contribuisce alla motivazione dei membri di una squadra.

Una comunicazione curata su tutti i piani contribuisce a produrre un’atmosfera cordiale e ha i suoi effetti positivi. Affinché essa sia efficace, è importante saper ascoltare ed essere attento. E poi capire che siamo i padroni del nostro comunicare e lavorare, e quindi che la nostra interazione sia chiara, empatica e rispettosa. Per ottenere una comunicazione più efficace, i collaboratori hanno analizzato in questo modulo le quattro C della comunicazione:

  • Confermare con delle domande, per garantire la trasmissione del messaggio ed evitare possibili errori di comprensione.
  • Concrezione: è più facile essere ascoltato quando si fa una sintesi ed il messaggio si fa in modo breve.
  • Contesto emotivo: essere gentile, convincente ed empatico, in modo che si ottenga l’attenzione del destinatario e la sua miglior comprensione del messaggio.
  • Chiarezza: comporta il fatto di usare parole precise, un linguaggio semplice e comune, adatto al nostro destinatario.

Nelle giornate è stata messa in rilievo l’importanza dell’assertività, che favorisce la cordialità nei nostri rapporti, senza farci trascinare dalla passività, mantenendo le nostri opinioni e convinzioni davanti agli altri e accettando anche quelle degli altri, in modo da svolgere una comunicazione più facile e leggera e da ridurre un eventuale stress o conflitto. È stata anche promossa la consapevolezza della nostra comunicazione non verbale, quella che trasmettiamo attraverso il nostro linguaggio corporeo e la nostra voce, e a cui non facciamo attenzione al di là di un dieci o un quindici per cento del tempo, nonostante questi elementi abbiano un peso fondamentale nel trasmettere il nostro sentire.

Oltre a questa parte teorica, i partecipanti al corso hanno elaborato un piano di azione per garantire che queste tecniche venivano implementate in modo efficace nelle loro rispettive sale e fare il giusto monitoraggio del processo insieme al loro manager e Risorse Umane.

Il cambiamento inizia da te stesso. Dimensione individuale

Approfittando delle giornate in cui è stato impartito il programma Comunícate, il quadro dipendente partecipante ha analizzato i dodici principi operativi, approfondendo su quelli legati alla dimensione individuale.

Passione: è quello che ci spinge a pensare in positivo e mantenere un atteggiamento che ci faccia crescere di fronte ai problemi. Si riflette sull’assistenza e servizio, e incide sul nostro ambiente. Si tratta di contagiare la voglia di lavorare, di dare quello che il business ci chiede ed essere forti di fronte ai problemi. Comporta anche il fatto di evitare la filosofia dello sforzo minimo, perdere l’interesse per il lavoro o mostrare negatività nel suo svolgimento.

Lealtà: rappresenta il fatto di sentirsi fiero di quello che si fa. Capire che facciamo parte di una squadra e che sono i legami quello che la rafforzano. Sotto questo principio costruiamo legami, cerchiamo una visione comune e impariamo dagli errori, propri ed estranei. Nello stesso modo, evitiamo di erigere barriere, di essere ingrati o diffidare delle idee degli altri.

Creatività: è quello che ci aiuta a reinventarci, a risolvere carenze o svantaggi con gli elementi che abbiamo a portata di mano, cercando continuamente delle soluzioni. Così esploriamo le alternative, sviluppiamo l’ingegno di fronte alla mancanza di risorse e accettiamo i rischi. Inoltre, evitiamo di pensare che non ci sono alternative, sperare che la soluzione arriverà da sola, o fare sempre la stessa cosa.

Laura Yazmín Molina, addetta alla Formazione e Sviluppo Organizzativo del Messico e che è stata a capo di queste giornate, spiega che si è visto come “i principi sono già implementati nella routine della sala, il che non esclude che si deva lavorare ogni giorno per promuoverli”. Perciò, ha svolto insieme ai collaboratori partecipanti una serie di role play con cui contribuire alla loro interiorizzazione. “Abbiamo fatto un circo, una rappresentazione teatrale ed un musicale. Il circo è stato usato per sviluppare il principio di passione. Rappresentavano uno spettacolo legato alla sala, intrattenendo gli ospiti. Attraverso la rappresentazione teatrale riproducevano un problema abituale delle sale ed il modo di risolverlo, mostrando la loro capacità di creatività. Con il musicale, hanno scritto una canzone su Codere e perché si sentono fieri di appartenire a quest’azienda, mostrando anche il principio di lealtà”, ci spiega.

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Durante il Modulo II di Vive Codere, Collegati alle tue emozioni, i partecipanti continueranno ad approfondire sui principi operativi che conformano la radice della nostra operazione, questa volta quelli legati alla dimensione di gruppo, la perseveranza, il talento e la vicinanza.

Eccellenza operativa per i manager del futuro

Approfittando della presenza in Messico del quadro dipendente che è in testa nella classifica delle vendite di ogni Business Unit in cui già opera lo Spazio di Trasformazione e Sviluppo, si è impartito anche lo Workshop di Eccellenza Operativa, rivolto alla formazione dei manager del futuro.

“Si tratta di un ambito di trasformazione più profonda. Quello che abbiamo fatto riguardo all’integrazione della regione è un primo tentativo, cambiando mente operativa, concentrando la presa di decisioni e cambiando alcuni manager. La Business Unit richiede adesso di approfondire sul cambiamento, affinché possa raggiungere le successive fasce. Perciò dobbiamo trasformare direttamente i capisala, senza intermediari, il che altrimenti sarebbe un vantaggio per altre aziende più piccole”, spiega Carlos Villaseca.

Questo workshop, che prese il via nel 2014, ha giunto questo agosto alla sua undicesima edizione, inquadrato adesso nel programma del nuovo Spazio di Trasformazione e Sviluppo di Codere e con la novità che vi partecipano collaboratori dei tre Paesi della regione (Messico, Colombia e Panama) in uno scambio di migliori pratiche.

Sono due settimane nelle quali viene condivisa la filosofia e strategia aziendale, nonché la conoscenza specifica di ogni area d’affari e esperienza in sala.

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Foto di gruppo dei partecipanti allo workshop di Eccellenza Operativa.

“Diamo alla persona tutti i tipi di strumenti affinché sappia quello che affronterà e come affrontarlo in maniera ottima. Ci sono tante persone che conoscono già ciò che serve ad avanzare, ma non è vero. Quello che già conosci è ciò che ti ha portato qui. Se vuoi fare un passo avanti, devi essere autentico, diverso e sfidare l’azienda, devi formarti ed essere all’altezza delle nuove sfide che abbiamo davanti a noi”, spiega Rodolfo Gutiérrez, manager nazionale di Eccellenza Operativa e responsabile di questo workshop.

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“I tre primi giorni abbiamo allineato le persone. Le raccontiamo dove andiamo e di che cosa abbiamo bisogno, e cerchiamo di fusionare le loro aspettative personali con quelle del gruppo, in modo che capiscano che lottare per l’azienda non è un sacrificio, bensì qualcosa vantaggiosa per loro stessi. Poi e per cinque giorni approfondiamo su ogni linea d’affari, affinché capiscano che cosa fa ciascuno dei collaboratori della sala e il costo e vantaggio di quello che facciamo. Parliamo di alimenti e bevande, tavoli, bingo, book e macchine. Analizziamo come si misurano i risultati, che cosa valuta la direzione e qual è la redditività reale. Trattiamo poi la parte di analisi, affinché capiscano gli indicatori che si inviano dalla direzione o il Corporate, come vanno interpretate le statistiche, KPI, elenco di promozioni… Un’altra giornata è dedicata alle procedure e licenze e un’altra alle iniziative legate a Risorse Umane. Per concludere, visitano i casinò che abbiamo in Città del Messico, con permesso per tutto quanto. Possono lavorare, chiacchierare con il personale e con i clienti, in modo che possono vivere la diversità del business ed essere sensibili ai cambiamenti. Così quando diventeranno manager avranno un punto di vista più ampio. Ciò che ci attendiamo è che i partecipanti rappresentino un sangue nuovo volto a capovolgere quest’azienda, che siano la leva dell’innovazione, che ci stringano tutti e non ci permettano di cadere nei compiacimenti”, aggiunge.

Per Rodolfo Gutiérrez questo scambio culturale mostra che “non siamo così diversi e che le lamentele dei clienti sono molto simili nei tre Paesi”. Pensa che la prova migliore del successo di questo workshop è che “è credibile e non bisogna costringere nessuno a parteciparvi, ma che ci sono delle richieste per entrare” e conclude che questa formazione “è una chiara mostra che l’azienda scommette sulle persone”.