RU al lavoro: un’area al servizio del nuovo Piano Strategico

L’azienda progetta un piano globale per il suo capitale umano da sviluppare come road map dal 2017

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Nell’immagine, da sinistra a destra, Diznarda Zuloaga (Messico), Deysi Liñán (Panama), Adriana Marroquín (Colombia) e Joaquín Guijarro (Corporate).

MADRID, 27 ottobre 2016.- Da circa più di un anno, e proprio come abbiamo informato in questi mesi, Codere si è messo al lavoro nella definizione di un Piano Strategico pronto a includere gli obiettivi del Gruppo e di ogni Business Unit per i prossimi quattro anni, così come le procedure necessarie per il loro successo.

L’azienda svolgerà le azioni necessarie per, conclusa la ristrutturazione finanziaria, rafforzare il suo consolidamento nel mercato, approfittando dei vantaggi competitivi che offrono i nostri contesti e aumentando i margini di operazione, nella ricerca della crescita aziendale.

Questo compito richiede l’impegno di tutti i dipartimenti e collaboratori che fanno parte di Codere, visto che, proprio come spiega Rafael López Enríquez, direttore di Risorse Umane del Corporate, “la cosa più importante che ha questa azienda sono le persone, visto che sono quelle che finalmente garantiscono il successo operativo”.

Nel caso della regione latinoamericana, l’integrazione operativa di Messico, Panama e Colombia recentemente attuata, ha comportato lo sviluppo di tutta una serie di azioni sul piano delle Risorse Umane, volte a favorire il processo di unificazione attraverso lo scambio di migliori pratiche e la promozione tra i collaboratori della cultura ed i principi operativi che dovevano conformare l’essenziale dell’operazione.

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Tutte queste azioni sono state ideate ed attuate in precedenza alla conclusione del Piano Strategico 2017-2020, in modo che non includono per forza le linee essenziali di azione definite per la nostra operazione in questi Paesi. È per questo motivo che alla fine di settembre scorso si è tenuta la prima riunione regionale di Risorse Umane a Città del Messico, a cui hanno partecipato i direttori di RU di Messico, Diznarda Zuloaga; Panama, Deysi Liñán; Colombia, Adriana Marroquín; così come Rafael López-Enríquez e Joaquín Guijarro, dal Corporate.

L’obiettivo principale di questo incontro è stato quello di rivedere e valutare le azioni messe in atto finora nella regione latinoamericana, ai fini di individuare i punti di forza e le opportunità per il nostro business. A questo stesso scopo, questo team terrà degli incontri bimensili fino a completare un piano di Risorse Umane globale, allineato all’approccio strategico del Gruppo e da sviluppare come road map dal 2017.

“L’idea dell’unificazione della regione latinoamericana nasce prima della definizione strategica. Abbiamo allineato i tre Paesi, ma adesso abbiamo anche un bisogno globale e la funzione di Risorse Umane deve allinearsi alla strategia del Gruppo. Ci siamo incontrati per individuare che cosa funziona, per mantenerla e promuoverla, e per analizzare anche quello che non funziona e, quindi, bisogna strutturare in un modo diverso, affinché non ci sia alcuna confusione”, spiega Joaquín Guijarro, direttore di Formazione, Selezione e Sviluppo del Corporate.

In questo modo, nelle riunioni che si sono tenute si sono analizzati:

  • I processi di formazione svolti finora nel quadro dello Spazio di Trasformazione e Sviluppo, tra i quali il programma Vivi Codere, del quale in questo momento si sta impartendo il secondo dei quattro moduli che lo integrano, “Collegati alle tue emozioni”. Questi moduli vengono offerti trimestralmente in modo presenziale e online ai fini di promuovere e sviluppare le capacità di management di capi operativi e manager dei tre Paesi (circa 800 membri del quadro medio) e allinearle allo stile di gestione.
  • I processi di interscambio di collaboratori per la conoscenza di migliori pratiche che si stanno sviluppando tra le tre Business Unit, inviando i responsabili operativi e manager messicani in trasferta alle operazioni di Panama e Colombia per esportare il loro know-how, e spostare i capi operativi e manager di Panama e Colombia in Messico, per formarsi nel miglior modo di gestire i dipendenti, le risorse e le sale.

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D’altra parte, si sono discussi, nell’ambito di queste riunioni, possibili programmi oggetto di sviluppo nella regione, tra i quali la formazione del team di dirigenti di Risorse Umane di quelle tre Business Unit nei processi critici della loro attività o nell’uso di strumenti propri, come la valutazione di capacità. Sulla necessità di individuare il potenziale ed il talento di ogni Business Unit e fare piani di successione e rottamazione. Nello stesso modo si è analizzata la possibilità di avere a disposizione una piattaforma del corporate di formazione online, sugli indicatori da tenere conto per la misurazione del rendimento della funzione, le necessità per il big data di Risorse Umane, budget, eccetera.

Dopo la condivisione di questi aspetti, si è giunto alla conclusione che diventa indispensabile adeguare la funzione di Risorse Umane al Piano Strategico 2017-2020 dell’azienda, per quel che riguarda i processi, progetti e strutture, per cui verrà definito un Modello integrale di gestione di persone che dia risposta chiara e precisa alle necessità che emergono del piano globale del Gruppo, allineato alle priorità precise per ogni Paese. Questo documento dovrà servire come leva da contribuire in modo esplicito e diretto al raggiungimento degli obiettivi fissati per il nostro business.

“Da Risorse Umane vogliamo concretizzare come possiamo contribuire con un maggiore valore a quell’approccio strategico che ci chiede il Gruppo. Dobbiamo costruire gli strumenti necessari e servire come leva per raggiungere gli obiettivi che si pongono. La funzione di RU è diversa in momenti di contenimento delle spese rispetto ai momento di crescita, proprio adesso come accade con noi. Dobbiamo essere più efficaci e nella ricerca di quell’efficienza, Risorse Umane deve dare un contributo assai importante. Dobbiamo adeguare le nostre politiche e procedure per promuovere la produttività”, spiega Joaquín Guijarro.

Come primo passo, la squadra di RU congregata in queste riunioni elaborerà un documento di diagnosi pronto ad analizzare come si stanno sviluppando gli attuali processi di formazione e interscambio di persone nella regione latinoamericana, individuando quali processi aggiungono valore e quali possono essere oggetto di un possibile miglioramento.

Sulla base di questo argomento, i responsabili di Risorse Umane della regione e del Corporate definiranno e concretizzeranno il ruolo di RU in Messico, Panama e Colombia, così come la funzione che spetta al Corporate, in ogni processo definito, in modo che vengano chiarite le funzioni, si distribuiscano le responsabilità e venga simplificata la presa di decisioni.

“Ci troviamo in fase di analisi, però a noviembre abbiamo definito un documento conclusivo e per l’anno prossimo l’obiettivo è quello di configurare le cose di un altro modo, più allineati, con una funzione globale di Risorse Umane da utilizzare come ombrello, sulla base dell’approccio che ha definito il Gruppo”, spiega Joaquín Guijarro.

Dalle direzioni di Risorse Umane radunate in Messico si ha la certezza che con il raggiungimento degli obiettivi precedenti si contribuirà al miglioramento e incremento dell’efficienza della funzione di Risorse Umane, all’allineamento dei progetti in corso e da sviluppare con le necessità del Gruppo e di ogni Paese e insomma si darà supporto all’aumento della produttività e miglioramento di risultati dell’azienda.

“Quello che vogliamo è che l’area di Risorse Umane sia molto concentrata sul raggiungimento degli obiettivi operativi. Dobbiamo adeguarci per riuscire a ridurre i livelli di turnover in quei Paesi in cui essi sono elevati. Dobbiamo sviluppare dei piani molto efficienti per attrarre e sviluppare il miglior talento possibile e dobbiamo farlo in modo congiunto con l’operazione; dargli i migliori strumenti affinché essi evolvano e si adeguino alle necessità che oggi ci chiede il mercato. Ovviamente tutto ciò è positivo per l’azienda e per lo sviluppo delle persone che ne facciamo parte”, conclude Rafael López-Enríquez.