Maroñas, ospite dell’evento ippico dell’anno

Numeri da record tra gli appassionati dell’ippica e la stampa presente nel Gran Premio Ramírez

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Alcuni degli jockey più importante dell’ippica uruguaiana, presenti nel Gran Premio Ramírez.

URUGUAY, 17 gennaio 2017.- L’ippodromo Nazionale di Maroñas è lo spazio principale dell’ippica uruguaiana e uno dei più importanti del sud del continente americano. Costruito nel quartiere di Ituzaingó, in città di Montevideo, questo impianto risale al 1889 ed è un monumento storico con una superficie di 62 ettari. È stato lo scenario che lo scorso giorno dell’Epifania ha ospitato il Gran Premio José Pedro Ramírez, l’evento ippico più importante dell’anno nel Paese.

HRU è l’azienda che gestisce questo spazio, così come l’Ippodromo di Las Piedras, anche in Uruguay. L’operazione include anche la gestione di cinque sale giochi –con 1.868 slot- e una rete di quattro agenzie gestite da terzi in cui si possono piazzare delle scommesse internazionali attraverso il simulcasting, un sistema di puntate simultanee per tv satellite, che permette lo scambio di corse tra Europa, America del Nord e America Latina.

Dalla fine dello scorso novembre, Codere è diventato l’unico proprietario di HRU (prima conosciuto come Hípica Rioplatense Uruguay) dopo l’acquisizione del 50 % del suo capitale, di cui già partecipavano a metà 2002 insieme alla Società Latinoamericana di Investimenti, quando ha ottenuto la concessione dell’ippodromo per 30 anni. HRU e l’Hotel Sofitel Montevideo Casino Carrasco, riaperto il 7 marzo 2013, integrano il business del Gruppo in Uruguay.

Lo scorso giorno dell’Epifania, il 6 gennaio, l’Ippodromo Nazionale di Maroñas ha ospitato il Gran Premio José Pedro Ramírez, l’evento più importante del turf in Uruguay e uno tra quelli di più lunga tradizione nell’ippica sudamericana. È una delle dodici corse classiche che si corrono a Maroñas e che fanno parte del cosiddetto Tomo Uno dell’International Cataloguing Standards Book dell’IFHA (Federazione Internazionale di Autorità Ippiche), integrata dalle corse più importanti al mondo. Un evento che ha avuto un pubblico da record, con circa 18.000 spettatori, per cui si sono accreditati circa 200 giornalisti nazionali ed internazionali, e che è diventato un luogo di incontro per le famiglie, autorità politiche, imprenditori e personaggi dello spettacolo.

Una giornata che rafforza l’impegno di Codere sull’ippica latinoamericana

Il Gran Premio José Pedro Ramírez è stato organizzato per la prima volta alla fine dell’Ottocento, nel 1889, sotto il nome di Gran Premio Internazionale. Ma non è stato prima del 1915 che ha preso il nome di José Pedro Ramírez, in omaggio a uno dei più importanti personaggi nella fondazione del Jockey Club di Montevideo e dello sviluppo dell’ippica uruguaiana. È da allora che questo evento viene organizzato tutti gli anni –tranne in 10 occasioni-, abitualmente nel giorno dell’Epifania.

Quest’anno si è tenuta la 119esima edizione della gara con una giornata piena di proposte, sia per il prestigioso livello ippico internazionale, che per le performance musicali, sorteggi e l’ampia offerta di intrattenimento pensata per una giornata in cui i bambini hanno potuto godersi la presenza dei Re Magi, zucchero filato, gelati, palloncini, trucco artistico e spettacolo di circo.

Per quanto riguarda l’ippica, si sono tenute 21 corse. Oltre al Gran Premio José Pedro Ramírez – Coppa El País, c’era un altra gara ippica di Maroñas inclusa nel Gruppo I del Tomo Uno dell’IFHA, il Gran Premio Città di Montevideo – Presidente Jorge Batlle – Coppa Codere.

Quella stessa giornata si sono corse altre due gare internazionali, il Gran Premio di Maroñas – Coppa Sofitel Montevideo Casino Carrasco & Spa ed il Gran Premio Pedro Piñeyrua – Coppa Microsules.

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Javier Martínez Sampedro (d) consegna il Gran Premio Ramírez 2017 al proprietario del cavallo vincente.

Nell’evento è stato presente il vicepresidente di Codere, Javier Martínez Sampedro, che ha consegnato la coppa del Gran Premio Ramírez 2017 al proprietario del cavallo vincente, Gandhi di Job.

Gabriel Gurméndez, che ha preso la carica di CEO di HRU in maggio 2015 dopo essere stato presidente di Antel (azienda nazionale di comunicazioni) e già ministro dello Sviluppo Economico durante il Governo di Jorge Batlle, aggiunge che nella giornata hanno voluto trasmettere un messaggio di “impegno di Codere sull’ippica latinoamericana, perché in Uruguay, tra gli appassionati, suscitava qualche preoccupazione la possibilità che l’azienda non ritenesse importante questa attività. Perciò abbiamo voluto esprimere che l’integrazione totale di HRU in Codere ci permetterà di camminare verso il futuro con la capacità di una strategia unica e chiara, poiché integrarci in un Gruppo così solido ci consentirà di approfittarci delle migliori pratiche, talento e conoscenze di expertise. E in particolare quello che riguarda il suo carattere e identità ippica, visto che l’azienda, oltre ad essere protagonista della ripresa e sviluppo di Maroñas, gestisce ippodromi in Messico e Panama, opera la rete tecnologica più moderna nel piazzamento di scommesse di Brasile e ha un’ampia esperienza nella gestione di agenzie ippiche”.

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Una tradizione consolidata che contribuisce in modo attivo allo sviluppo economico e sociale

In Uruguay c’è una forte e antica tradizione ippica. “È cominciata nel 1889 con la fondazione del Jockey Club e, insieme al calcio ed il tango, ha fatto parte dell’identità degli uruguaiani. Questo qua è durato fino a dicembre 1997, quando si registra il fallimento del Jockey Club di Montevideo e l’ippodromo chiude le sue porte fino al 2003, quando entra il capitale privato grazie ad una concessione amministrativa per HRU. In quel momento si fa un importante investimento ai fini di rinnovare gli impianti e riprende l’attività ippica, sette anni dopo la sua sospensione. Questa sospensione rappresentava una rottura con la tradizione e parte della sfida che si è assunta HRU è stata la ripresa di quella cultura. Ma senza alcun dubbio è un’attività che ha un gran numero di appassionati e che comporta anche moltissimo lavoro”.

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Gustavo Anselmi, manager di Operazioni di HRU che è arrivato ad HRU in febbraio 2016 dopo un ampia esperienza di lavoro in aziende dell’azzardo, parla proprio così affermando che “secondo alcuni rapporti elaborati negli ultimi anni, in Uruguay circa 45.000 persone vivono dell’industria ippica, compresi quelli che lavorano negli ippodromi, gli stalli, gli jockey, allevatori, assistenti, veterinari e altri professionisti, conformando una catena di produzione di grande impatto sociale. Soltanto tenendo conto di quelli che lavorano nell’ambito dei due ippodromi che gestisce HRU, si concentrano 2.200 posti di lavoro. Per la giornata del Gran Premio Ramírez lavorano a Maroñas oltre 800 persone”, ci spiega.

E aggiunge che “come parte della politica di promozione dell’occupazione giovanile, all’inizio di dicembre sono arrivati ad HRU 160 giovani per rafforzare le aree di Scommesse, Assistenza al Cliente e Ragioneria pensando alla giornata del 6 gennaio”.

HIPODROMO NACIONAL DE MAROÑAS, GRAN PREMIO JOSE PEDRO RAMIREZ 2017. Reunion del 6 de enero de 2017 en el Hipodromo Nacional de Maroñas, fecha en que se corre el Gran Premio Jose Pedro Ramirez (G.I). Hipódromo Nacional de Maronas, Montevideo, 06/01/2017
Numeri record di pubblico nel Gran Premio Ramírez 2017.

Nell’ippodromo si tengono anche altre corse di grande rilevanza, come la Tripla Corona, divisa in tre fasi nei mesi di settembre, ottobre e novembre. Altra delle corse di rilevanza è il Gran Premio General Artigas, anche nel Gruppo II del Tomo Uno e seconda giornata in importanza nel calendario ippico uruguaiano.

Nell’anno si tengono corse tutti i venerdì, sabato e domeniche, alternandosi l’organizzazione tra Maroñas e Las Piedras. Tutte quelle si trasmettono attraverso un canale interno di televisione, che allo stesso tempo produce programmi di analisi ippica e che invia il segnale via satellite alle agenzie ippiche e canali tv terrestri di Uruguay. Inoltre El País, che è il giornale di maggiore diffusione di Uruguay, è il principale sponsor del Gran Premio José Pedro Ramírez  e dedica una pagina del giornale all’attività del turf uruguaiano.

Un importante investimento per avvicinarsi al pubblico

Maroñas, dalla sua riapertura, fa un importante sforzo nella promozione e riposizionamento dell’attività ippica dopo quegli anni in cui è stata abbandonata. L’obiettivo è identificare l’ippodromo come luogo di svago per la famiglia, in cui vivere l’esperienza della concorrenza, la passione e apprezzare il lavoro dei professionisti.

Nonostante l’area d’affari ippica sia deficitaria per HRU e viene compensata dal resto di operazioni dell’azienda, nell’ultimo anno è stato fatto un importante investimento per il miglioramento degli impianti, per avvicinare il pubblico allo spazio.

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L’Ippodromo Nazionale di Maroñas ha tre palchi, una pista principale di sabbia e oggi è in corso la costruzione di una pista d’erba che ha rappresentato un investimento di 3,4 milioni di dollari e che sarà inaugurata nel marzo 2018, quando si terrà il Gran Premio Latinoamericano. Questo importante miglioramento, insieme alla recentemente aperta Villa Ippica E, che aumenta la capacità degli stalli con 200 nuovi box (con cui l’ippodromo è già pronto ad accogliere 1.200 cavalli), e l’istallazione di un sistema de telecamere di videosorveglianza, rappresentano un investimento storico, il maggiore fatto in un anno da HRU dalla riapertura dell’ippodromo.

Inoltre, il nuovo Boulevard dell’Ippodromo, un investimento del Governo nazionale e comunale, rende più facile l’accesso all’impianto attraverso una doppia via, migliorando il suo collegamento con la città. Lavori che hanno comportato non solo la costruzione stradale, ma che hanno costretto a trasferire a migliori posti centinaia di famiglie che vivevano prima in costruzioni illegali e abitazioni in precario nella zona.

Federico Piriz ganador de la 119ª edición del Gran Premio Ramírez en el Hipodromo Nacional de Maroñas. Foto: Javier Calvelo /adhocFOTOS
Il vincitore della corsa esulta per il trionfo nell’evento ippico dell’anno in Uruguay.

“Prima per arrivare all’ippodromo occorreva attraversare un quartiere con grandi problemi di sicurezza. Adesso con questa strada illuminata diretta all’ippodromo e con un contributo dato da HRU, che ha donato un sistema di videosorveglianza monitorato dalla Polizia di Stato, Maroñas ha una via di accesso stremamente tranquilla e sicura che in qualche modo ha fatto crollare un muro psicologico che a volte impediva ad alcune famiglie di avvicinarsi allo stabilimento, per la difficoltà del contesto che lo circonda”, spiega Gabriel Gurméndez.

Lo stabilimento ha anche tre ristoranti: Ituzaingó, Por los Palos ed il self service Turf and Food. D’altro canto, nel 2015 è stata inaugurata una palestra che cerca di essere uno spazio aperto alla comunità per il miglioramento nella salute e la promozione dell’attività fisica.

Una scuola di jockeys per la professionalizzazione del settore

Nel 2014 l’Ippodromo Las Piedras ha aperto la Scuola di Jockey e Assistenti, per la professionalizzazione del settore. Il centro offre corsi teorico-pratici a circa 20 giovani all’anno e ha degli impianti completi per il loro alloggio. Finora 58 giovani si sono formati in questa scuola.

Lo stesso 6 gennaio, tra gli eventi della giornata, si è tenuta presso Maroñas la cerimonia di laurea della terza promozione di allievi di questo centro, che nel corso di un anno hanno ricevuto una formazione che gli consentirà di iniziare a correre nelle piste dei principali ippodromi del Paese.

“Questa scuola è di un grande valore, visto che rappresenta un contributo importante per la formazione professionale degli jockey, che offre un elemento importante all’attività ed ha un buon impatto sul sociale, perché è un modo con cui offriamo ai giovani uruguaiani, di solito di origine relativamente umile, l’occasione di sviluppare una carriera ed un posto di destinazione legato all’ippica che può spingerli verso un futuro promettente, essendo una grande opportunità”, conclude Gabriel Gurméndez.