Una scommessa sulla trasparenza del settore dell’azzardo

La Fondazione Codere pubblica la V edizione dell’Annuario del Gioco in Spagna e  promuove nuove ricerche in Messico e Italia con lo stesso approccio

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MADRID, 3 febbraio 2017.- Sino dalla sua prima diffusione nel 2012, l’Annuario del gioco pubblica l’informazione statistica disponibile sui diversi aspetti del settore dell’azzardo in Spagna, fornendone una visione globale e rendendosi documento di riferimento affidabile per il dialogo del settore con la società e le pubbliche amministrazioni.

anuario3La Fondazione Codere, in collaborazione con l’Università Carlos III di Madrid, sponsorizza l’elaborazione e pubblicazione di questo rapporto annuale allo scopo di contribuire alla trasparenza del settore del gioco.

Nei suoi cinque anni di vita, questo documento si è consolidato ed è diventato affidabile, complessivo, così come un testo di riferimento per l’industria del gioco, all’insegna della qualità dell’ambito accademico. Secondo José Ignacio Cases, vicepresidente della Fondazione Codere e coautore dello studio, “l’Annuario cerca di rendere più visibile questo settore, che fa fronte ad un enorme carico fiscale ed è sottoposto ad una complessa e frammentata regolamentazione. Il testo omologa, raccoglie e analizza i diversi dati e risorse del settore, mettendo fine alla dispersione informativa che in gran parte ha contribuito alla sua ignoranza e mancata normalizzazione”.

L’importante contributo che l’industria del gioco dà alla società spagnola non può essere ignoto. Il settore del gioco nel suo complesso muove oggi in Spagna circa 30 miliardi di euro –includendo le puntate con i soldi provenenti dalle vincite- e rappresenta un volume leggermente superiore al 3 % del PIL nazionale. Se includiamo la spesa dei giocatori al netto delle vincite che ottengono parliamo di circa 8,7 miliardi, sulla quale le diverse amministrazioni hanno riscosso attraverso il Fisco 1,63 miliardi di euro di tasse speciali nel 2015.

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Le regioni hanno riscosso oltre 1,06 miliardi di euro di tasse sul gioco, registrando un lieve calo -23 milioni di euro meno- rispetto al 2014, per effetto degli incassi inferiori del bingo e compensato dagli incrementi nei casinò e le scommesse.

Nel 2015, nel comparto del gioco privato, sono stati creati 1.300 nuovi posti di lavoro, particolarmente nell’ambito delle Gaming Hall, casinò e locali di scommesse sportive. In genere il gioco crea circa 160.000 posti di lavoro indiretti e oltre 80.000 diretti. Di questi, le aziende di gestione privata sostengono oltre la metà, raggiungendo i 42.476 posti di lavoro, secondo i dati del 2015. José Antonio Gómez Yáñez, professore dell’Università Carlos III di Madrid e direttore tecnico dell’Annuario afferma che “l’impulso di questa attività economica fortemente regolamentata rappresenta un importante motore economico in torno al quale si sono costituite numerose aziende spagnole di ambito multinazionale con investimenti in America Latina ed Europa. Lo sviluppo di questa industria non solo promuove un’occupazione di qualità ma può anche dare slancio ad altre attività come il turismo o gli affari”.

Per il settore del gioco, l’Annuario rappresenta il manuale di riferimento che raduna tutta l’informazione, raccolta e trattata, provenente dalle pubbliche amministrazioni, dalle grandi associazioni di imprenditori e dalle principali aziende, in modo integrato, essendo la Fondazione Codere il più importante punto di riferimento in questo compito. L’Annuario non è soltanto un documento di riferimento per il settore privato, ma anche per l’ambito pubblico ed i suoi legislatori. Socialmente, l’Annuario fornisce all’industria del gioco un’immagine di solvenza e coesione interna.

Rappresenta anche informativamente una risorsa continua di notizie che consente alla nostra azienda così come al settore di essere presenti spesso nei mass media. Grazie a questa pubblicazione, il Gruppo Codere, attraverso la sua Fondazione, è ritenuto punto di riferimento tra la stampa, così come nei convegni e giornate di incontri organizzati dal settore, per cui rappresenta uno strumento per aumentare la sua popolarità. Luis Miguel Cabeza de Vaca, direttore di Relazioni Istituzionali del Gruppo Codere, ritiene che per l’azienda “l’Annuario è il miglior biglietto da visita istituzionale e aziendale” e aggiunge che questa pubblicazione, che ha già cinque edizioni alle sue spalle, “è riuscita a posizionarsi come lo strumento indispensabile per tutti quanti vogliono conoscere e capire questa industria, essendo l’unico strumento affidabile di informazione rigorosa sul settore, tutto un riferimento nella materia”.

Tutte le edizioni pubblicate finora sono visibili e/o scaricabili dal sito web della Fondazione www.fundacioncodere.org, dove è appena stata pubblicata la versione digitale del recente Annuario del gioco in Spagna 2015/16.

Questo documento ha anche una tiratura di mille copie fisiche che vengono distribuite ai regolatori e organismi statali, mass media, convegni e incontri di esperti, così come a qualunque altra persona che ci sia interessata e ne richieda una copia.

Nella sua quinta edizione, l’Annuario del gioco in Spagna 2015/2016 – fornisce dati di un’industria che dà prova di una decisa ripresa dalla forte crisi economica che ha interessato la Spagna. La ripresa dell’attività dell’azzardo è in corso, nella linea con la tendenza generale del settore dell’intrattenimento.

Le scommesse sportive presenziali e online continuano ad essere il motore della ripresa dell’industria del gioco, mentre i casinò, bingo e le tradizionali Gaming Hall si stanno ri-inventando, riformulando i loro modelli di business.

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Da sinistra a destra, Germán Gusano e José Antonio Gómez Yáñez nella presentazione dell’Annuario nel Casinò Gran Vía di Madrid.

Un modello che si estende al Messico e l’Italia

Il Patronato della Fondazione Codere ha deciso, dopo il successo dell’edizione spagnola, di riprodurre linee simili di lavoro in Paesi come l’Italia, il Messico o l’Argentina. Secondo Germán Gusano, direttore della Fondazione Codere e coautore dell’Annuario “le analisi che si stanno facendo sono adatte alla realtà di ogni contesto e alle loro necessità specifiche, basate sulla disponibilità di informazione che c’è sull’industria locale e con istituzioni accademiche prestigiose. È in corso un processo di avvicinamento e lavoro molto simile a quello fatto in Spagna questi scorsi anni. Secondo le caratteristiche specifiche di ogni Paese, potrà evolvere nella stessa linea spagnola o in pubblicazioni che, non essendo proprio uguali, senza alcun dubbio contribuiranno sia alla trasparenza dell’industria che a una migliore comprensione da parte di tutti gli attori coinvolti”. In questi ambiti rissiedono la maggior parte degli interessi attuali dell’azienda e non c’è al momento una linea accademica simile a quella svolta attualmente in Spagna dalla Fondazione Codere.

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In Messico, attraverso un importante accordo con l’Istituto di Ricerca Giuridica dell’Università Nazionale Autonoma (UNAM), sono stati appena conclusi due rilevanti lavori. Da una parte, il Rapporto di analisi del quadro normativo e fiscale dei giochi d’azzardo, che analizza le regole nazionali ed internazionali e individua le tendenze normative. Si sono seguite due linee di ricerca: la regolamentazione amministrativa del gioco ed il suo quadro fiscale, con un ampio spazio dedicato alla protezione dei dati personali nell’industria del gioco. Per quel che riguarda la metodologia usata nello studio, è stata fatta un’analisi di confronto: prima di tutto sono stati individuati i principali elementi della regolamentazione messicana, per poi fare una diagnosi delle sue somiglianze e differenze rispetto a tre sistemi normativi: Spagna, Regno Unito e Stati Uniti.

D’altro canto, è stato fatto il primo Sondaggio nazionale sulle percezioni sociali sui giochi d’azzardo in Messico, volto a conoscere le percezioni e raccogliere le opinioni su valori, abitudini e pratiche della popolazione rispetto ai giochi d’azzardo. A questo scopo, si sono riprodotte e adeguate alla cultura messicana le domande del rapporto della Fondazione Codere Percezione sociale sul gioco d’azzardo in Spagna. Questo documento permette di conoscere le diverse modalità dei giochi d’azzardo nel Paese –pubblici e privati- così come i motivi che spingono a partecipare, e stabilisce diversi profili di giocatori, tra gli altri aspetti. I principali risultati di queste due ricerche in Messico verranno pubblicati nei prossimi mesi.

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Carlos Zamudio, direttore di Relazioni Istituzionali di Codere Messico, incide sul fatto che “entrambi i rapporti sono inediti in Messico e fanno chiarezza su argomenti poco analizzati formalmente. Il primo, Diagnosi del quadro normativo e fiscale dei giochi di scommesse, mette in rilievo le mancanze della regolamentazione messicana,  la assenza di un regolatore professionale e indipendente e la mancata regolamentazione per il gioco online. Per quanto riguarda il quadro normativo fiscale, dà prova della mancanza di una politica fiscale coerente tra i tre livelli amministrativi, il che comporta carichi eccessivi e non equi. Il secondo rapporto, Percezioni sociali dei giochi d’azzardo in Messico, rappresenta il primo sondaggio sulla percezione del gioco in Messico e fornisce risultati molto interessanti. Si tratta ad esempio del fatto che la percezione dell’attività non è negativa, visto che la maggior parte delle persone che hanno partecipato al sondaggio pensa che il gioco è un’attività di intrattenimento. Però, c’è un’elevata percentuale di persone che pensa che i politici sono coinvolti nell’industria del gioco. Queste analisi si sono fatte nell’ambito di attribuzioni della Fondazione Codere, ai fini di dare sostegno all’elaborazione di una politica pubblica e una migliore regolamentazione”. E aggiunge che “in Codere Messico continueremo a fare sforzi, dalla mano della Fondazione Codere, per ampliare questo tipo di ricerche”.

In Italia, insieme alla Fondazione Bruno Visentini (Roma), è in corso di elaborazione oggi un rapporto nella stessa linea di lavoro sulla Percezione sociale sul gioco d’azzardo. Alejandro Pascual, amministratore delegato di Codere Italia, sottolinea che “i lavori della Fondazione Codere in Spagna sono diventati autentici punti di riferimento del settore, particolarmente il Rapporto di percezione sociale del gioco e l’Annuario del gioco. Il Rapporto di percezione sociale,  ai suoi 8 anni di vita, rappresenta un autentico documento di riferimento per l’intero settore, ma anche per il resto della società e che, con la sua base di analisi scientifica, rappresenta un vero e proprio vaccino contro le tentazioni demagogiche e populiste contro chi vuole attaccare il nostro settore dal punto di visto dell’ignoranza e la disinformazione, proprio come accade in altri Paesi, come ad esempio l’Italia, per cui è stato deciso di riprodurre anche lì questa stessa analisi. Per quanto riguarda l’Annuario del gioco, Alejandro Pascual afferma che in Spagna rappresenta una guida dell’intero settore per quel che riguarda l’analisi dei suoi numeri, tendenze e evoluzione”, e si augura di poter avere una pubblicazione tale in Italia nei prossimi anni:Vedremo se questa iniziativa viene anche riprodotta in Italia nei prossimi anni”, conclude.

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Da sinistra a destra, gli autori dell’Annuario Germán Gusano, José Ignacio Cases e José Antonio Gómez Yáñez nella presentazione del rapporto lo scorso dicembre a Madrid.