L’attività del settore ha avuto un’importante presenza nei diversi Paesi del Gruppo quest’ultima settimana. Questi giorni l’azienda è stata protagonista nei media dopo la presentazione dei risultati del quarto trimestre e dell’intero 2016 così come per l’interesse suscitato dalla visita del presidente argentino Mauricio Macri in Spagna. Il Brasile ed anche il Messico vivono ancora con grande interesse l’attesa della futura regolamentazione del gioco online ed a Monterrey ha ripreso con serenità l’attività del gioco. In Colombia migliorano i numeri del settore e nella Spagna si discute sulla regolamentazione pubblicitaria del settore nella Catalogna.
Codere
Codere presenta i risultati del 4T e dell’intero 2016
Codere presentava lo scorso 28 febbraio i risultati del quarto trimestre del 2016 e dell’intero anno. L’azienda, conclusa la ristrutturazione finanziaria, incassa il secondo trimestre di fila con risultato netto positivo (€ 7,6 milioni) nel 4T 2016, di fronte alle perdite di € 39 milioni nel quarto trimestre del 2015. Nel 2016, le perdite ammontano agli € 1,12 miliardi, a seguito dell’effetto contabile della ristrutturazione finanziaria, rispetto alle perdite di € 113 milioni registrate un anno prima. L’azienda raggiungeva un Ebitda aggiustato di € 64 milioni nel 4T 2016, un calo del 21 % rispetto allo stesso periodo nel 2015, in seguito alla svalutazione del peso argentino e messicano, così come all’incidenza dello sciopero in Argentina contro il significativo innalzamento di tasse sul gioco previsto per il 2017. Nel 2016 l’Ebitda aggiustato di Codere ammontava ai € 252 milioni di fronte ai € 295 milioni nel 2015, interessato negativamente dalle svalutazioni sopra riferite.
Riferimenti: Notadeprensa, Expansión; Estrategiasdeinversión
Grande interesse nella visita di Macri in Spagna
Di fronte all’attuale situazione in Argentina con l’importante carico fiscale sulle spalle del settore del gioco, si sono scatenate le voci su un eventuale incontro privato tra il presidente Mauricio Macri e la Direzione di Codere nella sua recente visita in Spagna. L’ipotesi su una possibile riunione privata si è estesa anche ad altre aziende con importanti interessi nel Paese sudamericano come Telefónica, però all’incontro pubblico di Macri in Spagna con imprenditori invece sì hanno partecipato altre aziende spagnole come Cirsa.
Riferimenti: Urgente24; Azarplus
Messico
Messico, un mercato del gioco online con potenziale ma senza regolamentazione
Diverse aziende di gioco online incentrano la loro attenzione sull’eventuale regolamentazione del mercato messicano. Da oltre due anni i legislatori locali lavorano su un nuovo quadro normativo per il gioco. Approfittando del vuoto legale, vari operatori internazionali offrono questi servizi nel Paese. Però questa situazione potrebbe cambiare presto, se i legislatori messicani regolamentano il mercato locale nei prossimi mesi. Miguel Ángel Ochoa Sánchez, presidente di AIEJA (Associazione di Concessionari, Operatori e Fornitori del Settore dell’Intrattenimento e Gioco di scommessa di Messico), è stato uno tra i più favorevoli alla legalizzazione dell’iGaming in Messico, mettendo in evidenza gli introiti fiscali che questo settore potrebbe versare nelle tasche dell’erario del Paese. Secondo gli analisti, il Messico avrebbe un grande potenziale per diventare il centro dell’operazione internazionale del gioco e la creazione di un contesto di gioco “sicuro” potrebbe aumentare lo sviluppo di questa attività nel futuro.
Riferimenti: CasinoDailynews; Diariodeljuego; SBCNews
Riaprono le porte diversi casinò a Monterrey
Timida ripresa del settore del gioco dopo l’attacco della criminalità al Casinò Royale del 25 agosto 2011, in cui state uccise 52 persone. Da allora, questi locali di gioco sono stati soggetto di numerose restrizioni e divieti. Ad esempio, nel 2014 restavano aperti 16 casinò in città, il 29 % in meno rispetto al 200. Oggi ci sono 21 casinò aperti in diversi punti dell’area metropolitana e questo mese hanno riaperto le loro porte i casinò Revolución (Monterrey) e Queens (Guadalupe), mentre il Yak (Escobedo) ha ripreso la sua attività a fine dicembre.
Riferimenti: Elrecreativo
Italia
L’incremento di tasse mette a repentaglio il settore
Il Governo chiede ancora un’altro contributo all’industria del gioco per risanare i conti e punta sull’idea di ridurre l’offerta del settore eliminando le slot dai bar e tabacchi così come implementando nuove norme sulle distanze. Però, questo scenario può ancora peggiorare se il Governo centrale non riesce a convincere le Regioni di non approvare più norme fai da te e raggiungere un accordo su una regolamentazione unica.
A proposito della situazione che vive il settore nel Paese, Stefano Zapponini, presidente di Sistema Gioco Italia, commentava poco fa: “Siamo il Settore più tassato in assoluto, un unicum a livello mondiale, tocchiamo picchi del 52% della spesa alla quale va aggiunta la tassazione diretta dei ricavi di filiera. La filiera è ai limiti della sostenibilità, col rischio reale di chiusura di aziende e gravi ricadute occupazionali”. Questo allarme sul futuro del settore così come sul facile aumento del gioco illegale è condiviso da Acadi, l’associazione di concessionari di terminali gioco, che fa parte di Confindustria e che cerca di influire sulla decisione finale dell’Esecutivo.
Riferimenti: Ilsole24ore; LaRepubblica.it; IlMessagero (disponibile in versione cartacea)
Brasile
Dibattito sul futuro del gioco
Il Paese vive con grande incertezza l’eventuale approvazione normativa del gioco quest’anno. I settori che difendono la sua legalizzazione parlano dell’enorme gettito di risorse che essa comporterebbe per l’economia attraverso le tasse, mentre dal Ministero Pubblico Federale ribadiscono che è proprio la crisi dei conti pubblici a impedire il Governo di garantire una giusta tassazione per liberalizzare il gioco. In questo senso ribadiscono che, “senza pubblicare bandi di gara di ampia portata, sarebbe impossibile offrire un’agenzia pronta a monitorare la trasparenza dei giochi, e resterebbero ancora aperte le porte alla corruzione”. Ufficialmente il presidente Michel Temer si è espresso contro la regolamentazione, nonostante si pensi che non inciderebbe sulle trattative dei progetti normativi in corso al Parlamento. Nel frattempo, sul tavolo del Ministero di Turismo ci sarebbe un documento in elaborazione chiamato “Brasil + Turismo”, che include una serie di provvedimenti per scongiurare i fantasmi che impediscono la crescita del settore e promuovere l’attività turistica nel Paese, che prevederebbe anche la liberalizzazione dei casinò come prima misura.
Riferimenti: Yogonet
Colombia
Migliorano i numeri del settore secondo i dati di Coljuegos
Il presidente di Coljuegos, Juan B. Pérez Hidalgo, ha ribadito che il settore del gioco in Colombia vive un “ottimo momento” e che i risultati positivi dell’organismo nell’ultimo anno sono arrivati parzialmente grazie al rafforzamento istituzionale. “Siamo passati dalla produzione di $1,2 miliardi nel 2015 a $1,5 miliardi nel 2016, ovvero circa 500 milioni di dollari, tra diritti di attività e IVA, un aumento del 27,5 %”.
Riferimenti: Diariodeljuego
Spagna
Chiedono più controllo sulla pubblicità nella Catalogna
Il presidente di Acencas (Associazione Catalana di Dipendenze Sociali), Francesc Perandreu, ribadisce che le aziende private sono sottoposte a normative più restrittive che le amministrazioni pubbliche, che fanno pubblicità sui loro giochi d’azzardo senza limiti e senza tenere conto che essi causano pericolose dipendenze. Questa associazione chiede la privatizzazione di tutti gli enti pubblici che promuovono i giochi d’azzardo, a partire dalla Società di Lotterie e Scommesse dello Stato (SELAE) e dall’Ente Autonomo di Giochi e Scommesse (EAJA) di Catalogna. Se essi fossero privatizzati, Perandreu afferma che le loro lotterie e scommesse sarebbero sottoposte ad un maggiore controllo, particolarmente riguardo alla pubblicità.
Nel frattempo, un rapporto del CAC (Consiglio Audiovisivo di Catalogna) avverte sulla carenza di protezione dei minori di fronte alla pubblicità del gioco e chiede una regolamentazione più restrittiva per garantire la tutela della salute ed i diritti dei cittadini da parte di questo settore. Il rapporto mette in evidenza che una parte importante degli annunci sul gioco su Internet viene diffusa essenzialmente durante la trasmissione di eventi sportivi, incluse quelle che vanno in onda in orario di protezione infantile.
Riferimenti: Diariodeljuego; Sectordeljuego