09 ottobre – 30 ottobre

La nostra azienda è stata protagonista questi giorni di un’intensa attività. Da una parte, si è tenuta la riunione straordinaria dell’Assemblea degli Azionisti di Codere in cui è stato approvato un controsplit di due azioni per ogni 43 di quelle vecchie. Inoltre la Fundación Codere, attraverso della sponsorizzazione del convegno “I compliance officer delle entità regolamentate”, ha ribadito l’importanza di supportare il rispetto normativo nell’industria del gioco. In Italia Codere fa un’altro passo avanti nel suo progetto di formazione responsabile presentando la campagna “L’usura non è un gioco” in tutte le sale. Messico ha ospitato questi giorni la prima Convenzione Nazionale dell’Industria del Gioco, che ha messo in evidenza la necessità di svolgere un’attività legale nel Paese per far fronte alle nuove sfide del settore. In Spagna, l’azienda continua a promuovere l’attività di scommesse sportive, mentre il settore viene interessato dalla difficile situazione creata dagli independentisti della Catalogna. In Argentina, è sempre più vicina la scadenza dei tempi per la partecipazione alle nuove concessioni di apparecchi nei casinò, con cui finirà lo stallo degli ultimi 18 anni. Inoltre, vengono promosse diverse proposte per proibire i bancomat nei bingo e casinò come misura contro il gioco patologico. In Panama propongono una revisione della tassa sulle scommesse dei giocatori, che ha avuto un’incidenza negativa sui dati del settore.

Codere

Riunione straordinaria dell’Assemblea degli Azionisti di Codere

Lo scorso 16 ottobre si è tenuta a Madrid una riunione straordinaria dell’Assemblea degli Azionisti di Codere, in cui è stato approvato il raggruppamento e cancellazione dei titoli che conformano il capitale sociale dell’azienda per lo scambio per nuovi titoli, nella proporzione di due nuove azioni per ogni 43 delle vecchie. Il valore nominale dei titoli dell’azienda passerà quindi dagli 0,20 ai 4,30 euro, senza cambiare la cifra di capitale sociale.

Riferimenti: Hechosrelevantes; Europapress; Azarplus

La Fondazione Codere, con il rispetto della legge nell’industria del gioco

Lo scorso 19 ottobre la Fundación Codere ha sponsorizzato l’incontro organizzato dall’Asociación para el Fomento del Cumplimiento Normativo (ACN) a Madrid, “Los compliance officers de entidades reguladas” (I compliance officer delle entità regolamentate). L’incontro è frutto dell’interesse della Fondazione nella promozione del rispetto della legalità in tutti i settori economici, particolarmente in quello dei giochi, per la cui trasparenza lavora questa istituzione, nella cornice dell’impegno del Gruppo Codere con il rispetto delle regole negli otto Paesi in cui opera tra Europa e America Latina.

Riferimenti: Notadeprensa; sectordeljuego

 

Italia

Codere lancia la campagna “L’usura non è un gioco” in tutte le sale

In occasione del convegno sulla IV Direttiva europea antiriciclaggio, tenutosi a Roma, Codere ha presentato la campagna “L’usura non è un gioco”, un’iniziativa che punta sullo svolgimento di un gioco responsabile. L’azienda prosegue con il suo impegno con il gioco responsabile e nel 2016 ha iniziato un importante lavoro di formazione responsabile (Codere Training), rivolta agli operatori di sala, che sono stati sensibilizzati, aiutando anche a riconoscere e gestire i possibili disturbi legati al gioco dei clienti. In questa nuova fase, la formazione si rivolge all’individuazione di un’eventuale presenza di attivittà di usura, estorsione o riciclaggio di denaro, per poter applicare le misure preventive più appropriate, con una particolare attenzione all’informazione sul cliente.

La nostra scelta di gioco responsabile e legale –particolarmente in Italia- è stata confermata da Alejandro Pascual, amministratore delegato di Codere Italia, in diverse dichiarazioni questi giorni. Nonostante la difficile situazione dell’industria in questo Paese, l’azienda ha confermato che continuerà ad investire in Italia come un mercato strategico.

Riferimenti: Notadeprensa1; Notadeprensa2; SppechioEconomico

Le nuove leggi regionali sul gioco non produrranno effetti nel 2018

Le eventuali leggi regionali sul gioco e la riduzione dei punti di vendita previsti dall’accordo con gli enti locali in sede Conferenza Unificata non podrurranno alcun effetto nel 2018. È questa la risposta che ha dato il viceministro dell’Economia, Luigi Casero, ad un’interrogazione presentata nella Commissione Finanza della Camera dei Deputati da Pietro Laffranco, di Forza Italia. D’altra parte, la Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al decreto del Ministero della Salute sulla distribuzione regionale dei fondi del 2017, di 50 milioni di euro, per garantire la prevenzione, tutela e riabilitazione dal gioco d’azzardo patologico.

Riferimenti: ItaliaOggi

 

Messico

I Convenzione Nazionale dell’Industria del Gioco in Messico

Il Messico ha ospitato la settimana scorsa la prima Convenzione Nazionale dell’Industria del Gioco a cui hanno partecipato diversi concessionari, operatori, fornitori e produttori, organi della stampa e varie autorità attorno all’analisi e dibattito sullo stato attuale del settore: giochi online, quadro fiscale, la responsabilità sociale d’azienda, situazione delle banche oppure il futuro dell’industria, tra gli altri. Codere è stata protagonista, partecipando all’incontro sul gioco online e sul panel “Alternative e scenari del gioco fisico in Messico”. In questo contesto, Carlos Zamudio, direttore di Relazioni Istituzionali di Codere Messico, sottolineava che i giochi online rappresentano tra 300 e 500 milioni di dollari l’anno, però solo il 10 o 15% sono legali, sottolineando la necessità urgente di regolamentazione del settore.

Per l’appunto le irregolarità del settore hanno comportato il sequestro dei permessi di 80 sale nell’ultimo anno, ed hanno piazzato il Paese nel terzo posto –scendendo un gradino- nell’industria dei casinò di America Latina. Per Miguel Ángel Ochoa, presidente dell’Associazione di Concessionari, Operatori e Fornitori dell’Industria dell’Intrattenimento e Gioco di Scommessa in Messico (AIEJA), con un’adatta regolamentazione, l’industria dei casinò ha un grande potenziale di crescita, visto che nell’ultimo anno le visite ai casinò sono aumentate di circa il 42%.

Riferimenti: ElRecreativo; GamesMagazine; ImagenRadio; ElRecreativo

 

Spagna

Impulso di Codere Apuestas: nuove aperture e promozioni

Codere Apuestas ha ottenuto recentemente la licenza come operatore e l’omologazione del sistema per le isole Baleari, il che ci consentirà di iniziare l’operazione locale insieme ai soci strategici. Per di più, e continuando con la sua politica di espansione, Codere Apuestas inaugura una nuova agenzia nelle Asturie –a Corvera-, il suo terzo locale di scommesse in questa regione spagnola, dove prevede l’apertura di una Gaming Hall entro la fine di quest’anno. D’altra parte, l’azienda ha lanciato questi giorni un’innovativa campagna pubblicitaria: “10 giorni con IVA”, per attrarre i clienti.

Riferimenti: NotadePrensa; Azarplus; Infoplay1; Infoplay2; JocPrivat

 

Serve il rilancio del bingo

La Confederazione Spagnola di Imprenditori del Bingo (CEJ), presieduta da Fernando Luis Henar, prepara una ricerca per analizzare l’evoluzione del bingo dal 2009 da diversi aspetti: economico, fiscale, del lavoro, normativo, di nuovi prodotti, marketing e comunicazione. Secondo Henar, “non è possibile che un gioco assolutamente mutuale come il bingo sia quello ad offrire la più bassa percentuale di vincite al pubblico”. Le prime conclusioni della ricerca puntano sul fatto che senza premi elevati il bingo non ha alcun futuro, per cui da CEJ puntano su un intervento veloce per salvare il settore.

Riferimenti: Sectordeljuego

La crisi di Catalogna ed il suo impatto sul gioco

Senza alcun dubbio, la questione catalana ha un impatto negativo sull’economia spagnola ed i suoi effetti avranno anche incidenza sul settore del gioco. Gli analisti mettono di rilievo anche alcune conseguenze di questo processo eccezionale come l’impatto diretto in Borsa e sul settore bancario; l’uscita di aziende di fronte all’insicurezza giuridica (circa 1.700 unità, tra cui l’emblematica La Bruixa d’Or), l’instabilità sociale, la difficoltà per accedere al finanziamento nei mercati, oppure lo stallo in cui si trovano i progetti in corso nel settore (permessi, licenze e modifiche normative), che incidono diretta o indirettamente sul settore del gioco.

Riferimenti: Infoplay

Argentina 

Bando di gara per i casinò di Buenos Aires, dopo 18 anni

Da diversi anni, i casinò che funzionavano nella costa di Buenos Aires erano operati dall’azienda Boldt. I contratti sono già scaduti da qualche anno e l’amministrazione di Daniel Scioli non ha fatto altro che prorogarli in ogni scadenza tramite un decreto. Però adesso la governatrice della Provincia, María Eugenia Vidal, vuole dimostrare che il suo governo impone un cambio rispetto all’atteggiamento del ex governatore, con un nuovo bando di gara aperto a più di un’azienda. Sono in palio circa 2.600 apparecchi, che producono un business che muove quasi 550 milioni di pesos l’anno. Dato che gli attuali contratti scadono a marzo, Vidal accelera la nuova proposta di concessioni, mettendo una fine ai 18 anni di stallo nelle licenze di macchine per casinò.

Riferimenti: Juegos&Negocios

 

Propongono limitare il gioco proibendo i bancomat nei bingo e casinò

Il deputato provinciale di Cambiemos, Marcelo Daletto, ha presentato un disegno di legge per proibire l’istallazione di apparecchi fornitori di contante nei casinò, sale bingo, ippodromi e agenzie ippiche in provincia di Buenos Aires. Daletto dichiarava: “pensiamo che la possibilità di avere un bancomat a pochi passi dal luogo dove si piazzano le scommesse contribuisce ad aumentare la voglia di continuare a giocare quando il giocatore ha esaurito i soldi”. Secondo Daletto, “questo è un primo passo per tutelare coloro con un disturbo e collaborare nella sua riabilitazione”.

Panama

Propongono una revisione della tassa sulle scommesse dei giocatori

Secondo i dati del Ministero dell’Economia e Finanze del Paese, da gennaio ad agosto gli incassi dell’industria del gioco sono calati 451.141 dollari. Per Antonio Alfaro, presidente dell’Asociación de Administradores de Juegos de Azar (ASAJA), l’imposta del 5,5%, fissata nel 2005 ha inciso in modo negativo sul settore, “la gente ha deciso di ridurre le visite ai casinò e questo ha un’incidenza su tutti noi. Bisogna tenere conto che se qualcuno gioca $10.000 e perde $4.000, sui $6.000 che restano dovrà pagare una tassa”, ha dichiarato. Alfaro propone invece che venga soltanto pagata la tassa sulle vincite, in seguito all’impatto negativo che l’imposta del 5,5% ha causato sia sui giocatori nazionali che sui turisti”. 

Riferimenti: Yogonet