Editoriale 22 ottobre

Alla fine dello scorso mese di settembre, con il team direttivo dell’Azienda abbiamo avuto una intensa settimana di incontri nella sede di Madrid con lo scopo di valutare i nostri progressi in termini di Piano di trasformazione, riflettere sulla nostra strategia e focalizzare la nostra attenzione su un punto che sebbene sia più delicato, potrebbe aiutarci a sviluppare un punto di forza quale la nascita di una visione condivisa in merito ai traguardi della nostra attività. Si tratta di definire una visione che funga da rotta e da stimolo al momento di indirizzare le nostre decisioni, così come i valori e i comportamenti che dovrebbero guidare le nostre azioni, in modo tale da avere un’identità coerente che coinvolga tutti i membri dell’organizzazione, che dia luogo ad una maggior coesione, senso di squadra e di appartenenza.

Alcuni aspetti sono intangibili ma di gran valore e vogliamo rispondano ad una riflessione profonda. Per cui, dopo una prima definizione dei concetti quali il lavoro di squadra, la nostra concezione clientecentrica, la nostra capacità di innovazione o l’efficienza, si dà ora inizio ad un processo  che vede coinvolti i rappresentanti delle tre regioni e il centro corporativo, con la formazione di quattro gruppi di lavoro che continuano a lavorare su questa analisi da cui emergeranno delle conclusioni che Inizieremo a diffondere per far si che questa cultura si radichi nel nostro gruppo. Nonostante formalmente questo processo stia a capo dei responsabili con funzioni direttive, crediamo che, come punto di partenza per dar senso a quello che facciamo come azienda e per impegnarci a farlo, sarà un obiettivo per tutti i membri dell’azienda e pertanto tutti saremo allo stesso tempo leader e responsabili nel dar vita alla condivisione di questo DNA.

Inoltre abbiamo continuato ad organizzare le colazioni con i dipendenti della Spagna e del Corporativo; un’iniziativa fatta per agevolare una comunicazione informale che cercherò di replicare in altre unità di business quando l’agenda me lo consentirà, sebbene vi vorrei ricordare che nel frattempo potete inviare i vostri suggerimenti o richieste all’indirizzo di posta elettronica abilitato in questa pubblicazione.

Una delle preoccupazioni che continuiamo a condividere in questi incontri è l’impatto della situazione dell’Argentina sui nostri risultati, un tema che continuiamo a monitorare e ad analizzare, che ora sembra un pò più tranquillo ma che richiede ancora un periodo di osservazione. In ogni caso, come ho già avuto modo di dire in altri editoriali, sebbene ci troviamo in uno scenario molto pessimista, la posizione del nostro gruppo è solida per affrontare tale scenario e per questo manteniamo le linee guida strategiche del nostro piano aziendale.

Codere continua inoltre a svolgere attivamente il suo impegno a fornire maggior trasparenza al nostro settore attraverso la pubblicazione di dati comprovati sull’industria del gioco. Frutto di questo impegno è la presentazione di questo mese dell’ Annuario del gioco in Spagna nel 2018, in accordo con l’Università Carlo III di Madrid, che dà continuità al lavoro che in passato il nostro gruppo svolgeva attraverso la fondazione; e questo è solo un pirmo passo nella nostra intenzione di potenziare ed diffondere questo tipo di studi nel resto dei nostri mercati, cosa che sarà parte fondamentale del Piano guida per la Responsabilità Sociale Corporativa su cui l’azienda sta già lavorando per continuare a fungere da punto di riferimento nella fornitura di informazioni imparziali che favoriscano la percezione oggettiva dell’industria del gioco e il dialogo con le autorità.

Vicente Di Loreto, Direttore Generale di Codere

(22 ottobre 2018)