Editoriale 20 marzo

E’ passato quasi più di un anno da quando ho accettato lo sfida di essere alla guida della nostra azienda e l’ho fatto con grande fiducia sia nelle potenzialità del business che nelle persone che fanno parte di questa organizzazione.

Guardano indietro, sento che abbiamo persino migliorato le aspettative di allora, cosa che si riflette nei risultati presentati a fine febbraio, dimostrando ancora una volta la nostra capacità di adattarci ai cambiamenti e di apportare trasformazioni positivie su tutti i fronti. Efficienze e crescita che, solo in questa prima fase di implementazione del nostro Piano di trasformazione, possiamo quantificare in circa 50 milioni di euro.

Pertanto, con un EBITDA normalizzato di 79 milioni di euro nel quarto trimestre, abbiamo raggiunto i 283 milioni nel 2018, nel range tra 280 e 285 che avevamo anticipato al mercato. Una cifra superiore del 3% rispetto al 2017 e particolarmente notevole in un contesto molto sfavorevole in termini di tassi di cambio in alcuni mercati dell’America Latina, in particolare in Argentina, nonché in termini di aumenti delle tasse. Un risultato che, analizzato a livello delle unità di business, ha le sue luci e le sue ombre, con paesi che si sono distinti per le loro buone prestazioni, come l’Italia (nonostante le difficoltà normative e fiscali in quel mercato) o il Messico, e altri che non sono stati in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati, come la Spagna.

Abbiamo anche concluso l’anno con il raggiungimento di importanti traguardi, come il rinnovo in Messico delle nostre licenze di gioco e l’apertura di quattro sale- Tuxtla, Coapa, Nogales e un greenfield in Satélite, il centro commerciale più visitato nel paese. E iniziamo questo 2019 con nuove iniziative di crescita in corso.

Pertanto, se fino ad ora abbiamo migliorato le capacità e la struttura del settore online, raddoppiando anche i nostri risultati in Spagna, siamo ora pronti ad affrontare le nuove opportunità che ci vengono offerte. Sia il Brasile che l’Argentina hanno annunciato una regolamentazione delle scommesse online per i prossimi mesi e studieremo senza dubbio la nostra partecipazione in entrambi i mercati, sfruttando il posizionamento e la presenza retail dell’azienda in Argentina e la nostra conoscenza di entrambi i mercati. Stiamo anche aumentando significativamente i nostri investimenti nel marketing in paesi come il Messico e la Colombia; e un ulteriore stimolo in questo settore è l’accordo recentemente raggiunto con Playtech BGT Sports, che migliora le condizioni concordate finora con questo fornitore chiave della piattaforma.

Contemporaneamente lavoriamo sulla modalità di generare nuove efficienze derivate dalla nostra organizzazione regionale, per raggiungere l’eccellenza operativa e massimizzare l’impatto delle attività dei servizi centrali. E continuiamo a sviluppare le nostre capacità di CRM per migliorare l’esperienza e la soddisfazione dei nostri clienti implementando più di 80 iniziative di miglioramento nelle nostre attività retail, identificate dai team che guidano la trasformazione clientecentrica.

In quest’ambito aggiungiamo che nei prossimi giorni verranno definiti gli obiettivi per il 2019, sia finanziari che personali; e che stiamo completando il calcolo degli incentivi personali corrispondenti all’anno che si è appena concluso.

Vorrei approfittare inoltre di questo momento per elogiare il lavoro di Cejuego, l’associazione dei principali operatori spagnoli, in un contesto in cui il settore subisce importanti attacchi politici a fini elettorali. L’associazione di cui Codere è membro ha incontrato diverse autorità per presentare attraverso dati oggettivi un’immagine trasparente della nostra attività. Ora, una volta rimandata l’iniziativa nella Comunità di Valencia e ritirato l’emendamento socialista in Estremadura, la minaccia si trova a Madrid, dove il regolamento proposto stabilirebbe controlli maggiori nelle sale da gioco rispetto a quelli dei casinò, imporrebbe obblighi relativi alle distanze senza rispettare gli investimenti già effettuati e impedirebbe la trasferibilità delle licenze o del modello in franchising; misure che hanno poco a che fare con lo spirito di protezione dei soggetti vulnerabili con cui la proposta di tali misure è stata sostenuta per procedura d’ urgenza, cosa che è ancora più sorprendente quando i dati della comunità mostrano che dalle oltre 23.000 ispezioni effettuate, solo 22 sono le registrazioni giovanili rilasciate durante l’anno.

E come ultimo appunto personale, dopo questo primo anno e tenendo conto che le sfide sono state superiori al previsto e anche i risultati, vorrei ringraziare ognuno di voi per lo sforzo e l’impegno in questo periodo di cambiamento, cosa che è senza dubbio la ragione principale dei nostri buoni risultati.

Il 2019 sarà un anno molto interessante per Codere, con sfide e anche con molte opportunità. Parte della crescita e dei miglioramenti che otterremo saranno compensati dall’annualizzazione della svalutazione del peso argentino, che a sua volta renderà difficile il confronto con la prima metà del 2018. Ma i miglioramenti dei margini e delle iniziative implementate ci consentiranno di raggiungere quest’anno almeno lo stesso livello di EBITDA  del 2018. Se riusciremo a soddisfare queste aspettative, avremo superato la situazione macroeconomica in Argentina e gli ingenti aumenti delle tasse subiti, e quindi consolidato una piattaforma di crescita per raggiungere il potenziale che tutti noi crediamo che Codere possa e meriti di raggiungere dal  2020.

Vicente Di Loreto, Direttore Generale di Codere

(20 marzo 2019)