Vorrei approfittare di questo spazio anche per fare chiarezza su alcune informazioni pubblicate in questi giorni sui media.
In primo luogo, e come probabilmente saprete, il risultato delle elezioni primarie dell’11 agosto in Argentina ha causato una significativa crisi finanziaria nel paese, con un’importante svalutazione del peso, che ha avuto una rapida ripercussione sul prezzo delle nostre obbligazioni, vista la nostra esposizione in questo mercato.
Sebbene il prezzo abbia parzialmente recuperato, ciò ha logicamente sollevato una preoccupazione generale per i nostri risultati in questo nuovo scenario, quindi vorrei condividere un messaggio di calma, che abbiamo anche trasferito ai nostri investitori, in attesa della pubblicazione dei nostri risultati il 13 settembre. Poiché la performance positiva principalmente di Messico, Spagna, Uruguay e del nostro business online, ci consente di attenuare l’impatto e mantenere il livello di redditività che avevamo anticipato al mercato per il 2019.
A questo proposito, vorrei anche commentare la decisione presa oggi dall’agenzia Moody’s di abbassare il rating alla nostra azienda (mentre S&P lo mantiene, sebbene la metta sotto controllo), decisione basata principalmente su questa attuale situazione in Argentina.
Da Codere abbiamo già espresso pubblicamente il nostro disaccordo con questa decisione, comprendendo che si tratta di una reazione eccessiva dell’agenzia, incompatibile con la realtà della situazione, perché la nostra organizzazione oggi è più resiliente, la rappresentatività dell’Argentina è la più bassa dal 2005 e l’azienda è pronta a reagire a qualsiasi scenario che si verifichi nel paese, oltre al fatto che rispetteremo la guidance presentata per l’anno in corso.
Infine, in questi giorni abbiamo avuto anche molte informazioni sul processo di Discovery, che coinvolge diversi azionisti della società.
In questo caso, il silenzio di Codere non è dovuto ad altro motivo se non al fatto che si tratta di un conflitto tra azionisti, sul quale, ci rendiamo conto che l’azienda non dovrebbe pronunciarsi, perché non fa parte del processo e perché non deve interferire con il processo stesso . Mi pronuncio ancora come già fatto in passato in merito a voci simili: il tempo è il miglior amico della verità e sarà una questione di attesa di risposte giudiziarie e prove di ciò che la società non può segnalare al momento.
Infine, in relazione alla notizia pubblicata su richiesta dell’ultimo momento dei fratelli Martínez Sampedro, di sospendere il processo che avrebbe dovuto aver inizio ieri, mercoledì 11 settembre, (questa volta in un causa che sì coinvolge l’azienda e con cui si intende contestare gli accordi del Consiglio di Amministrazione che prevedevano la loro cessazione come figure al vertice) ci dispiace che questa situazione ritardi un processo la cui risoluzione potrebbe finalmente chiarire, come prevediamo, in modo favorevole per la società, questo conflitto.
Vicente Di Loreto, direttore generale del Gruppo Codere
(12 settembre 2019)