Maroñas riapre le sue porte al Gran Premio Ramírez

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Madrid / Montevideo, 16 febbraio 2021.- Con le tribune vuote; senza la confusione típica delle feste che caratterizza i grandi eventi; senza poter festeggiare, come da tradizione, il 6 gennaio a causa della sospensione degli spettacoli pubblici nei primi dieci giorni dell’anno a causa della pandemia; senza l’offerta di scommesse presenziali, ma con il protocollo sanitario più rigoroso della storia, il Gran Premio Ramírez ha celebrato la sua 123a edizione lo scorso 17 gennaio, nell’ippodromo di Maroñas, in Uruguay.

Pur non essendoci físicamente il pubblico, la giornata è stata seguita da 70 media nazionali e tanti stranieri, che hanno seguito le trasmissioni attraverso i diversi canali abilitati.

Dopo le tre settimane di inattività, a causa della sospensione degli eventi sportivi disposta a fine anno nel Paese come misura preventiva contro il coronavirus, in molti attendevano con ansia il ritorno della competizione. Un esempio di questo interesse sono state le 800 iscrizioni ricevute di cavalli partecipanti, il che ha comportato tre giorni di competizione equestre nella settimana del Gran Premio Ramírez, con 16 gare in corso, nella giornata del Ramírez.

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Maroñas e Las Piedras, aree covid-free

In questa edizione, la sfida più grande è stata riuscire a garantire la sicurezza sanitaria e riprendere la competizione per preservare le migliaia di posti di lavoro generati dal turf nel Paese, tra operatori sanitari, jockeys ( fantini ), veterinari, allenatori o manovali, tra gli altri. .

Come sottolinea Fernando González, Responsabile delle relazioni istituzionali di HRU, “dobbiamo ringraziare ed evidenziare l’impegno al rispetto del protocollo da parte di tutte le persone coinvolte in questo grande evento. Il turf ha rispettato tutte le misure igienico-sanitarie stabilite per consentire il ritorno del nostro sport ”.

Per garantire i vincoli imposti dall’emergenza sanitaria, è stato stabilito un programma di ingressi scaglionato tra i diversi partecipanti, al fine di evitare assembramenti e facilitare la rapidità e l’efficacia del necessario controllo della temperatura

La verità è che garantire i migliori protocolli di igiene e sicurezza non è una novità per l’azienda. Da maggio, quando si è ripresa l’attività ippica in Uruguay, e fino a dicembre, quando è stata iterrotta fino al 10 gennaio, non c’è stato nessun focolaio di Covid-19 nei nostri ippodromi uruguaiani di Maroñas e Las Piedras.

Scommesse online: tendenza in crescita

Celebrare il Gran Premio senza pubblico e cambiare la data dal 6 al 17 gennaio per motivazioni non metereologiche, non sono state le uniche circostanze atipiche che si sono verificate in questa edizione. Altra circostanza atípica è che le scommesse online si sono consolidate come trend, raggiungendo i 23 milioni di pesos (450.000 euro)

 “Tradizionalmente, il giorno di Ramírez è quello in cui si gioca di più in assoluto nell’ippodromo. Durante l’anno, il pubblico lo fa tramite il call center, a Maroñas lo si fa online o attraverso le agenzie ippiche, ma nel giorno di Ramírez ci sono sopratutto scommesse presenziali. Visto però che quest’anno non erano consentite, ci siamo dovuti adattare alle nuove circostanze, ampliando il nostro servizio di call center e la nostra capacità di banda larga per soddisfare le richieste, afferma Fernando González .

Grazie alla capacità risolutiva dell’intero team e al desiderio di preservare la tradizione, l’Uruguay ha potuto vivere il suo turf più emblematico e uno dei più antichi dell’equitazione sudamericana che c’è dal 1889.