Italia/Madrid, 20 gennaio 2024 – Codere Italia consolida un lungo percorso di promozione e sostegno di iniziative a favore del gioco responsabile. La Business Unit, che ha iniziato la sua attività nel 2001 legata alla gestione di bingo e macchine da gioco AWP e VLT, mantiene una lunga e stretta collaborazione con diverse autorità locali ed enti pubblici e privati con l’obiettivo di stabilire politiche pubbliche e abitudini sane negli ambienti di gioco.
Questo compito è promosso all’interno dell’organizzazione, attraverso la formazione regolare dei collaboratori che lavorano all’interno e all’esterno dei locali, nonché dei giocatori. Svolge inoltre un importante lavoro di divulgazione nella società, sostenendo studi e promuovendo azioni in collaborazione con le autorità di regolamentazione e l’industria.
Per Imma Romano, Direttrice Relazioni Istituzionali di Codere Italia, “dopo oltre vent’anni di presenza sul territorio, siamo diventati un punto di riferimento per chi intende praticare il gioco legale in modo sicuro e controllato. Per noi è fondamentale essere in prima linea in tutte le attività che possono aiutare a combattere e prevenire qualsiasi tipo di disturbo da gioco d’azzardo e riaffermare la nostra posizione di operatore leader nel Paese”.
Approccio a 360º al gioco d’azzardo responsabile
Sensibilizzazione fin dal primo collegamento
Una delle principali azioni dell’anno si è concentrata sulla prevenzione dei disturbi da gioco d’azzardo patologico e, a tal fine, il 3 ottobre l’azienda ha firmato un protocollo con l’ASL Salerno, dando seguito al Piano Regionale 2019-2020 e alla Legge Regionale Campania n. 2/2020 (“Disposizioni per la prevenzione e il trattamento dei disturbi correlati al gioco d’azzardo e per la tutela sanitaria, sociale ed economica delle persone affette e delle loro famiglie”).
Grazie a questa collaborazione, saranno realizzate diverse iniziative volte alla formazione degli addetti ai lavori del settore, in particolare degli operatori delle sale bingo, che hanno già ricevuto una formazione specifica, e verso i clienti con incontri previsti ogni terzo venerdì del mese presso la sala Modernissimo di questa città.
È stato inoltre siglato un protocollo di “collaborazione” con la Asl di Caserta per analizzare la situazione dell’attività di gioco d’azzardo sia dei clienti che dei lavoratori delle nostre sale.
Programmi leggendari
Una menzione speciale a questo sforzo a livello locale merita il programma pluriennale “In nome della legalità”, un workshop itinerante che, dal 2011, gira per i territori in cui l’azienda è presente sul territorio nazionale con l’obiettivo di creare un punto di incontro per il settore e favorire un dibattito rigoroso sulle sue principali problematiche. Nel corso degli anni, è diventato un forum fondamentale per condividere idee sulla legalità e la responsabilità con le autorità e le istituzioni locali, favorendo il processo decisionale e fornendo una maggiore conoscenza del settore. L’edizione di quest’anno si è svolta a Maddaloni il 30 marzo.
Autoesclusione
Il registro di autoesclusione non esiste attualmente nel canale retail, come invece avviene in Spagna. Questa barriera di protezione del giocatore è allo studio dell’Università di Roma Tor Vergata e di alcuni concessionari di gioco, tra cui Codere.
La prima fase del progetto ha presentato l’8 giugno la ricerca scientifica: “Il Registro Unico degli Esclusi” (RUE), “Registro degli Autoesclusi per il settore del gioco pubblico italiano”, a Palazzo Valentini (Roma) che, come benchmark, ha analizzato le soluzioni adottate nei diversi Paesi e il loro impatto sul giocatore.
Nel 2024 verrà presentata la seconda parte del progetto “La strategia di esclusione dal gioco d’azzardo pubblico in Italia: analisi di possibili metodi alternativi di implementazione” che, dopo aver approfondito l’analisi pratica nelle sale da gioco, presenterà al governo una proposta concreta da attuare in sostituzione di altre iniziative meno efficaci.
Cambiare i “comportamenti
Codere, insieme a BVA DOXA e ad altri concessionari, ha lavorato allo studio Gentilmente Responsabili – Le Scienze Comportamentali per un gioco consapevole”, presentato il 12 dicembre all’Università Lumsa di Roma.
Lo studio adotta un approccio positivo al gioco d’azzardo problematico da una prospettiva di scienza sociale, offrendo al giocatore piccoli “nudges” che influenzano il suo comportamento abituale nelle sue interazioni nelle sale da gioco. Esempi di questo tipo, già sperimentati in diverse sale bingo e sale giochi, potrebbero essere:
- Stabilire “tempi di gioco consigliati”.
- Rispetto all’assenza di riferimenti spazio-temporali nella stanza: fornire al giocatore ancoraggi concreti di ciò che accade fuori come alternativa al gioco.
- Rispetto alla “comodità” del gioco: sensibilizzare il giocatore a fare delle pause e a riprendere contatto con la realtà.
- Rendere le sale polivalenti, luoghi multifunzionali dove sia possibile partecipare ad attività ed eventi che favoriscano la socialità come alternativa.
L’obiettivo dello studio è quello di promuovere una “cultura del gioco” in cui il divertimento e la voglia di socializzare siano protagonisti e di sviluppare, a partire da queste esperienze, un programma di gioco responsabile congiunto con l’amministrazione.
Formazione e certificazione “la nostra responsabilità”
Oltre alla formazione annuale sul gioco d’azzardo responsabile tra i propri dipendenti, Codere Italia conduce una propria certificazione sul gioco d’azzardo responsabile su base internazionale con G4 (Global Gambling Guidance Group), un accreditamento che riconosce le politiche e i piani d’azione del gruppo in questo campo e che rappresenta un esercizio di “trasparenza e responsabilità”.
Questa certificazione, che verrà riconfermata ogni due anni, garantirà l’impegno e la responsabilità dell’organizzazione nei confronti dei diversi stakeholder, rafforzando le garanzie per le amministrazioni e i clienti. Il processo di certificazione è iniziato lo scorso settembre e terminerà nel primo trimestre 2024.
Questa certificazione sarà successivamente implementata in Spagna e in altri Paesi come ulteriore garanzia dell’impegno verso il gioco d’azzardo responsabile.