Ieri, 23 settembre 2014, il Consiglio di Amministrazione di Codere ha deciso di accettare le condizioni che, dopo più di un anno di trattative, sono state proposte da una maggioranza sufficiente dei suoi creditori. Questo accordo ha un formato di blocco temporaneo (lock up agreement) fino all’implementazione delle diverse misure che risolveranno la situazione di insolvenza in cui si trovava l’azienda dalla dichiarazione del “preconcurso” (prefallimento della legge spagnola).
Codere comunicò ieri alla CNMV (la Consob spagnola) un “Hecho Relevante” (una comunicazione al regolatore) che descrive gli impegni più significativi inseriti in questo accordo. Il reportage che accompagna Codere Actualidad, intitolato “L’inizio di una nuova fase”, spiega il contesto e offre delle spiegazioni, ai fini di aiutare a capire, con una prospettiva più ampia, il farraginoso testo, pieno di termini legali e finanziari, motivato dalla nostra condizione di azienda quotata in Borsa.
Le motivazioni che hanno determinato la posizione dei consiglieri di Codere vengono riassunte nei punti seguenti:
- La proposta permette la continuità delle attività imprenditoriali nel loro complesso.
- La scadenza del debito viene differita, riducendo il suo importo ed i costi a un livello compatibile con il livello di produttività dei business attuale.
- Si evitano le incertezze generali derivate dalla situazione concorsuale, e particolarmente si protegge la continuità ed il rinnovo dell’asset principale dell’Azienda: le licenze di gioco.
- Viene accettato il nuovo contesto legale da applicare sui rifinanziamenti di debito in Spagna.
L’accordo sottoscritto con i creditori finanziari ci imbarca in una nuova avventura che ricorda l’esperienza che abbiamo vissuto con precedenti soci finanziari. Aziende di consulenza diagnosticando l’idoneità della gestione, ricerca delle opportunità di miglioramento e, senza alcun dubbio, più pressione per incrementare l’efficienza ed i ricavi finanziari. L’esperienza previa ci ha mostrato come esito finale di quel processo un incremento delle capacità individuali e aziendali della società e, anche se i paragrafi legali dei contratti d’intermediazione finanziaria avvertono in modo prudente che i risultati del passato non garantiscono guadagni futuri, non c’è alcun dubbio che certamente sono un punto di riferimento.
(24 settembre 2014)