Madrid, 1 aprile 2022.- Torniamo¡ A due anni dall’inizio della pandemia, che ci ha fatto lasciare i nostri uffici e chiudere le nostre attività presenziali.
E lo facciamo includendo nella nostra quotidianità l’apprendimento e l’evoluzione che questo periodo ci ha lasciato. Con una formula di lavoro ibrida, che permette di lavorare da casa grazie alla nuova Politica Corporativa di Lavoro da Remoto che viene applicata alle nostre diverse business unit.
Un ritorno scaglionato che in Spagna ha avuto luogo il 7 marzo, a Panama, in Uruguay e Italia il 14 marzo, il 22 in Messico; il 30 in Colombia e a partire dal 1 aprile avrà luogo anche in Argentina.
Così, il nostro punto di incontro virtuale, Codere in positivo, che ci ha accompagnato in questo periodo complicato per condividere i consigli migliori di fronte alla crisi sanitaria e le informazioni sull’azienda, ci saluta per poterci incontrare di nuovo di persona.
Il Lavoro da remoto rimane con noi
L’esperienza della pandemia, la realtà sociale che richiede sforzi sempre maggiori per conciliare vita personale e familiare e i progressi tecnologici ci hanno fatto capire i vantaggi del lavoro a distanza.
Codere, in quanto impresa socialmente responsabile, non vuole rinunciare a sfruttare questa possibilità, che accresce l’equilibrio tra vita lavorativa e privata, la produttività, la flessibilità e il rispetto dell’ambiente.
Per questo, ai fini della crescita della nostra organizzazione, il gruppo ha definito una Politica Corporativa di Lavoro da Remoto, che stabilisce il quadro per lo sviluppo del telelavoro nell’organizzazione, definendo le attività che si possono svolgere, come devono essere svolte, con quale frequenza e sotto quali sistemi di controllo e gli strumenti di valutazione.
Senza dubbio, un grande passo in avanti verso la conciliazione e il benessere per noi che facciamo parte di Codere.
Codere in positivo, accompagnando l’incertezza
Dal lancio di Codere in Positivo il 6 aprile 2020, la piattaforma ha accompagnato la comunità Codere con più di 500 articoli inediti, fornendo ai dipendenti informazioni sul Covid, con un approccio responsabile, positivo e solidale in una situazione complicata, promuovendo uno sguardo basato sui valori Codere.
Inoltre, la piattaforma ci ha fornito strumenti utili per il telelavoro e consigli per la cyber-sicurezza, oltre a notizie su Codere e i messaggi del nostro CEO, dando chiarezza sui processi di cambiamento in corso in azienda.
È stato anche un punto di accesso al Fondo di aiuti economici istituito nel gruppo durante la pandemia, che ha sostenuto più di 1.278 dipendenti.
Le oltre 65.000 visite di circa 17.000 utenti in questi due anni, confermano senza dubbio il successo di questo punto di incontro che ora ci lascia.
La pandemia, in numeri
Le cifre globali della pandemia sono schiaccianti, con il tragico bilancio di oltre 460 milioni di casi in tutto il mondo e più di sei milioni di vite perse, che fonti come The Lancet portano a diciotto. Fino a marzo 2022 sono state somministrate in totale 10.930 milioni di dosi di vaccini contro il Covid-19, il che vuol dire che circa il 64% della popolazione mondiale ha ricevuto almeno una dose.
Nel nostro gruppo, dall’inizio della pandemia, si sono registrati 2.194 casi positivi al coronavirus e 2.165 dimissioni. Tuttavia, dall’inizio della crisi, purtroppo, il gruppo ha perso anche 13 colleghi che ricordiamo con tutto il nostro affetto.
Il nostro cuore è con coloro che non ci sono più
Questo articolo vuole ricordare in particolare coloro che erano con noi e che la pandemia ci ha portato via.
A nome di tutti noi che facciamo parte di Codere, ricordiamo con affetto Héctor Sánchez Pineda, collaboratore del team Personas in Messico; Cristóbal Olaciregui Polanco, collaboratore del team Codere Panama, Maheli Sandoval Granados, responsabile operativo della sala Book Hipodromo in Messico; Filiberto Rojas Carmona, coordinatore della protezione civile per Sicurezza in Messico; María Elsa Carreón Sánchez, del team operazioni del Messico; Alejandro Pérez Delgado, supervisore del monitoraggio CCTV per Sicurezza del Messico; Iván Esteban Cohetzaltitla, analista di monitoraggio di Sicurezza del Messico; Estela Enciso Jiménez, cuoca al Royal Yak Centro Magno del Messico; Pablo Tejeda Jiménez, addetto di assistenza e controllo presso l’Iippodromo di las Américas in Messico; Miguel Angel Hernández Palacios, assistente clienti al Casino Plaza Dorada in Messico; Antonio Autalán German, responsabile della gastronomia della sala San Justo in Argentina; Pablo Osvaldo Cubilla, dell’area Ammissione e Controllo del Bingo Morón in Argentina; Guillermo Lobos, tecnico elettronico del Bingo San Miguel in Argentina; che sono morti a causa di questa pandemia.
Riposino in Pace, sempre nei nostri cuori.
Manterremo l’accesso alla piattaforma Codere in positivo —> QUI