Assumendo le nuove sfide dell’Amministrazione e le Finanze di Codere México

GdOMADRID, 10 luglio 2014.- Direttore finanziario di Codere México da più di un mese, Gonzalo de Osma condivide con tutti noi il suo punto di vista sulle difficoltà di gestione che si sono presentate dal momento in cui è arrivato nel Paese latinoamericano nel 2012 come direttore di Controllo di Gestione. Ci parla pure delle sfide a lungo termine, dopo aver lasciato indietro un 2013 con risultati discreti nel sempre competitivo mercato messicano.

 

CMS: Poco più di un mese fa hai accettato la sfida di metterti alla guida della Direzione Finanziaria del Messico, uno dei mercati più rilevanti del Gruppo. Quali sono i tuoi obiettivi?

GdO: Il mio compito principale è quello di aiutare tutti quanti collaborano nell’area per essere sempre migliori professionisti, dandogli delle prospettive e il contesto affinché possano capire i diversi problemi che dobbiamo affrontare, in modo che possiamo offrire insieme il più grande valore possibile all’Azienda. Certamente, l’area si è posta degli obiettivi. A mi avviso, l’obiettivo chiave è quello di rafforzare i processi interni, che con l’integrazione si sono modificati alla fine del 2012 e che possono ancora avere un margine di miglioramento. Abbiamo dei sistemi infrautilizzati e che dovremmo sviluppare per essere più effetivi sui controlli necessari per un’attività che genera così tanto flusso di cassa come la nostra. In questo senso, abbiamo diversi progetti con l’uso e sviluppo di tecnologia per il resto dell’anno, che speriamo ci consentano di dare un salto di qualità su questa linea.

“Il mio compito principale è aituare tutti quanti collaborano nell’area per essere sempre migliori professionisti”

“Il mio obiettivo chiave è rafforzare i processi interni che hanno ancora un margine di miglioramento”

“Nel 2013, per far fronte alle necessità finanziarie del Gruppo, si è incrementata la pressione sulle aree d’affare, un fatto che ci fa vivere questo 2014 con certa ristrettezza di casa”

CMS: Si apre un periodo di continuità o di rottura rispetto alla Direzione precedente?

GdO: A mio avviso, cominciare la mia stagione con dei cambiamenti repentini, senza averci pensato o maturato, non sarebbe il più appropiato. Anzi, quel che si deve fare, secondo me, è sviluppare una prima fase continuista –di almeno tre mesi-, nella quale io possa imparare tutto quanto sul funzionamento attuale, per, subito dopo, introdurre cambiamenti di stilo che provengono del mio modo personale di gestione. È vero che quando sono arrivato nel Messico dalla Spagna due anni fa sono stato, nel mio ruolo di direttore di Controllo di Gestione, a collaborare nello sviluppo di questa funzione, aspettando la nomina di direttore finanziario, un atteggiamento  che mi ha dato qualche vantaggio all’inizio. Inoltre, in questo tempo ho acquisito un rapporto molto intenso con praticamente tutta la mia squadra attuale, un punto chiave per lavorare in squadra e raggiungere gli obiettivi complessivi di tutta l’area.  

CMS: Qual è la diagnosi della situazione finanziaria di Codere nel Messico?

GdO: Il 2013 è stato un anno nel quale, per far fronte alle necessità finanziarie del Gruppo, si è incrementata la pressione su tutte le aree d’affare. Nello specifico, il Messico ha ottenuto finanziamento, rinviando i pagamenti ai fornitori. Inoltre, fondamentalmente l’anno scorso ma anche questo 2014,  abbiamo realizzato dei pagamenti aggiuntivi per causa dell’autocorrezione dell’imposta di gioco che abbiamo dovuto affrontare. Sia il finanziamento ottenuto nel 2013 che l’autocorrezione, questi due fattori rappresentano dei pagamenti superiori durante questo esercizio economico, una vicenda che ci fa soffrire delle ristrettezze di cassa, anche interessata dall’impatto negativo sui ricavi della chiusura di 8 sale da gioco (3 in AMH – 5 in Cocal, fra le altre una di Gonzalitos, che era la sala più importante).

“Voglio capire meglio la sottodirezione di Finanze Gaming e dare un impulso necesario per offrire il massimo valore al business”

“Il rapporto con Madrid è molto stretto, fondamentalmente fra le aree di controllo di gestione”

CMS: Quali provvedimenti state implementando?

GdO: Per quanto riguarda Cocal, stiamo trattando le condizioni per contrattare una polizza di credito che incrementerebbe la nostra liquidità. Per quanto riguarda AMH, proseguiamo con le trattative per il rinnovo del prestito attuale. E, quanto a Codere Messico, stiamo lavorando su un progetto di capitalizzazione del debito –che ci consentirebbe di ridurre il debito interaziendale e aumentare i fondi propri- per rafforzare i nostri stati finanziari, migliorando un eventuale finanziamento bancario. Cerchiamo di concentrare parte dei pagamenti ritardati agli fornitori –che abbiamo utilizzato come finanziamento- con quelli che hanno una più grande capacità di reggere mediante il finanziamento esterno, assumendo Codere i costi del finanziamento in modo differito.

CMS: Com’è la struttura del dipartimento?

GdO: Il dipartimento di Amministrazione e Finanze è diviso in diverse sottodirezioni: Auditing, Ragioneria, Fiscale, Acquisti, Controllo di Gestione e un area speciale chiamata Finanze Gaming in cui troviamo circa cento dirigenti di finanze che lavorano dalle nostre sale. Nelle sale più importanti abbiamo fino a 2 dirigenti per ogni sala, ma, per esempio, nella sala dell’aeroporto –modello low cost– non ne abbiamo nessuno perché ce ne facciamo carico in modo remoto. Quest’area è molto rilevante, e allo stesso tempo è quella che conosco di meno. Di conseguenza, mi sono posto come obiettivo personale quello di conoscerla bene e dargli l’impulso necessario per contribuire con il massimo valore possibile al business aziendale. 

“2013 è stato un anno complicato, diversi fattori esogeni negativi hanno causato una diminuzione dei ricavi, parzialmente bilanciata con la riduzione dei costi, anche se non è stata sufficiente, visto che l’Ebitda è stato interessato negativamente”

“Un punto chiave per il successo di Codere è che tutti gli attori del settore concorrano sotto le stesse regole”

“Le opportunità più chiare si trovano nel mercato online se riusciamo ad arrivare a delle regole giuste e nelle scommesse sportive come modo di distinguerci”

CMS: Mantieni un rapporto stretto con la Direzione Corporativa di Madrid?

GdO: È un rapporto molto frequente, fondamentalmente fra le aree di Controllo di Gestione di entrambe le parti. L’interazione normale è la seguente: dall’area strategica d’affare si invia dell’informazione (risultati, proiezioni, capex, cash flow, etc) e poi si pongono delle domande e dei dubbi che cerchiamo di risolvere.

CMS: I risultati del Messico 2013 sono stati sotto le attese. Secondo te, cos’è successo?

GdO: L’anno scorso è stato un anno molto complicato, nel quale si sono radunati diversi fattori esogeni, essendo tutti negativi: un aumento sostanziale della concorrenza, le leggi anti-riciclaggio che hanno impattato in modo negativo sui nostri giocatori VIP e il freno al dinamismo macroeconomico del Paese, che ha contratto il consumo. Tutto questo ha contribuito a una diminuzione dei ricavi che è stata bilanciata parzialmente con la riduzione dei costi, però in un modo insufficiente, visto che l’Ebitda è stato interessato negativamente da questi avvenimenti.

CMS: Qual è la tua previsione di futuro per Codere Messico?

GdO: A mio avviso, un punto chiave per il successo di Codere è che tutti gli attori del settore concorrano sotto le stesse regole e limitazioni. Nei mesi scorsi, il Governo ha messo in atto dei provvedimenti che intendevano di imporre le regole agli attori che non le rispettavano  e questa qua è una buona notizia per Codere.

CMS: Dove pensi che ci siano le opportunità più chiare di Codere Messico?

GdO: Penso che il mercato online sarebbe molto interesante se, un’altra volta, riuscissimo a far operare sotto le stesse regole alla nostra concorrenza, limitando l’offerta di gioco a siti web locali. Abbiamo una grande opportunità nel mercato tradizionale con la chiusura di sale della concorrenza per inadempimenti della legalità e con l’apparente limitazione di nuove licenze che si implementerà con la nuova Legge del Gioco –dicembre 2014-. D’altro canto, anche se le scommesse sportive non consentiranno di raddoppiare i nostri ricavi, capisco che è un’oportunità per distinguerci dalla concorrenza con un prodotto innovativo e, di conseguenza, migliorare i nostri risultati globali.

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Analisi di uno dei cambiamenti più rilevanti nella sua carriera: Messico 

CMS: È ormai da un paio d’anni che ti trovi in Messico, come hai reagito quando ti è venuta l’opportunità di guidare l’area di controllo di gestione?

GdO: È stato difficile perché allora mi è stata proposta un’altra opportunità nell’area strategica d’affare di Spagna, che mi piaceva tantissimo anche. In quel momento io mi trovavo nella Direzione di Controllo di Gestione dell’area di macchine, lavorando accanto a Olga Rodrigo, e si presenta l’occasione di aderirmi all’operazione di scommesse sportive. Rappresentava l’occasione di far parte per la prima volta della squadra che gestice il business, un’opportunità che mi è sempre molto piaciuta. Tuttavia, l’opportunità di trasferirmi nel Messico come direttore di Controllo di Gestione rappresentava una crescita superiore, vista l’importanza del Paese per il Gruppo. È stato questo il motivo che mi ha spinto a scegliere questa opzione. A livello personale, è rappresentato anche una sfida perché mi sono trasferito con la mia famiglia. La mia moglie mi ha offerto tutto il suo sostegno dal primo momento.

“Quando sei nella sede corporativa e non viaggi ai Paesi, non riesci a immaginare la grandezza del business e le sue conseguenze”

“Il mio contributo più importante è quello di essere vicino alla gente e cercare di applicare il senso comune ai progetti in cui partecipo”

 “Il Messico ha cambiato il mio modo di gestire verso uno stile in cui l’attesa e l’ascolto sono il metodo più efficiente per prendere le decisioni giuste”

CMS: Cambiare di Paese non è affatto facile? Hai fatto fatica ad adeguarti alle nuove circostanze?

GdO: A dire la verità, è stato in genere tutto molto facile. Non ho avuto nessun problema. Pensiamo che gli spagnoli e i messicani parliamo la stessa lingua, ma quando arrivi qua, scopri un ventaglio di nuove sfumature del linguaggio ai quali devi adeguarti, a volte in un modo comico… L’unico problema che ha il Paese è l’insicurezza alla quale un europeo fa fatica ad abituarsi. Qua, in un certo senso, il fatto di non avere nessun incidente dipende dalla fortuna.

CMS: Quali sono le differenze fra l’organizzazione messicana e quella spagnola?

GdO: Messico è un’Azienda molto potente e complessa, che ha 80 sale (escluse quelle chiuse), con diverse linee d’affare allo stesso tempo e con due soci di minoranza abbastanza forti. Per esempio, far arrivare l’informazione è molto più complesso visto il volume di persone con le quali devi comunicarti allo stesso tempo. Quando sei nella sede centrale e non viaggi ai Paesi, non riesci a immaginarti la grandezza del business e le sue conseguenze, anche se i numeri che vedi tutti i giorni te lo mostrano. 

CMS: Quali sono stati i progetti che hai sviluppato durante questo tempo nel Messico?

GdO: I primi progetti nei quali ho partecipato sono stati quelli d’integrazione delle due società di Codere Messico: AMH y Cocal. Sono arrivato ad agosto 2012, momento in cui si è prodotta una prima ristrutturazione dell’area di finanze. Un altro progetto molto importante è stato l’adeguamento al SAP del Gruppo Codere alla fine del 2012, che in qualche aspetto era meno avanzato di quello che era stato sviluppato a livello locale. In questo momento devo ricordare l’arduo lavoro di tutti i dipendenti di finanze, che, insieme al sostegno dei colleghi del dipartimento di SAP –sia a livello locale che corporativo- hanno ottenuto il successo del progetto, sormontando anche qualche problema causato dall’azienda di consulting. Con questa modificazione, ci sono stati dei ritardi nel report per la sede corporativa, perché abbiamo dovuto cominciare da capo con un nuovo strumento. Abbiamo continuato poi con dei progetti di ristrutturazione per il miglioramento dell’efficienza, una cosa che, per essere sincero, ha rappresentato un grande “logoramento” organizzativo.

“Ho cominciato la mia carriera a Codere grazie a Jaime Estalella per aderirmi al team corporativo di Controllo di Gestione”

“Quando mi è stata proposta l’opportunità di farmi carico dell’area di controllo di gestione di Spagna, ho accettato senza pensarci più”

“La comunicazione e l’empatia sono elementi chiave nell’operazione”

CMS: Hai dovuto partecipare a diversi processi di cambio. Quali pensi che sono stati i tuoi più importanti contributi?

GdO: Penso che il mio contributo più grande è stato quello di essere vicino alla gente, cercare di spiegare il perché delle cose per evitare lo sconcerto e che possano interiorizzarlo di un modo più chiaro. In genere, cerco di applicare il senso comune ai progetti in cui partecipo. 

CMS: Dal punto di vista professionale, come valuti l’esperienza messicana? Cos’è che hai imparato?

GdO: Imparo ogni giorno dai ragazzi. Sento qua che ho sviluppato la mia capacità di empatia e ascolto, che, in un certo senso, mi hanno aiutato a gestire meglio le squadre più grandi e molto interconnesse, in un contesto aziendale complesso. Messico, per la sua dimensione e rilevanza, sia nel business che a livello di dipendenti, ha cambiato il mio modo di gestire. Il mio modo di fare prima era un po’ più imperativo. Tuttavia penso che adesso ho evoluto verso uno stile molto più bilaterale, nel quale l’attesa –certamente senza arrivare alla paralisi- e l’ascolto sono il metodo più efficiente per prendere le decisioni giuste.

Valutazioni generali sulla sua carriera a Codere

CMS: Fa 7 anni ormai che hai iniziato a lavorare con noi. Dove hai cominciato e che cosa avevi fatto prima?

GdO: Sono laureato in Amministrazione aziendale. Prima di arrivare a Codere, lavoravo come direttore finanziario di un’area d’affare a Tecnocom, un’azienda di telecomunicazioni. Si aprì un periodo di fusioni nell’azienda e pensai di cercare altre opportunità in altri luoghi perché pensai che la mia evoluzione si era arrestata. Chiamai Jaime Estalella, attuale direttore di Operazioni di Codere Europa, che allora era appena uscito da Tecnocom e cominciava a Codere. Nella nostra conversazione, mi spiegò la situazione di Codere e mi incoraggiò a iniziare un processo di selezione che finirebbe con il mio ingresso nell’area di Controllo di Gestione Corporativa, dando sostegno a Ángel Corzo, attuale direttore Finanziario del Gruppo-, che in quel momento guidava il dipartimento. 

“Mi piace coinvolgermi e capire l’operazione. Ho sempre avuto in mente arrivare un giorno a gestire il business”

“Cambiare la carica porta con sé molte sfide; il più importante è adeguarsi al nuovo contesto”

“Lo sforzo costante, il livello di coinvolgimento, l’onestà e la fiducia sono stati determinanti per il mio sviluppo come professionista”

“Ángel Corzo è riuscito a individuare il mio potenziale, per questo motivo ritengo che è corresponsabile della mia crescita a Codere”

CMS: Cos’è che hai imparato lavorando nella sede corporativa?

GdO:  Ho imparato molto di tutte le persone che lavorano lì, soprattutto di Ángel, che un professionista eccellente. Lavorare nella sede centrale ti aiuta a capire la dinamica dell’Azienda e i suoi diversi mercati.

CMS: Com’è stato dare il salto da un posto di lavoro nella sede corporativa a un’area strategica d’affare?

GdO: Dopo tre anni nella sede corporativa cercai un’opportunità che fosse più vicina al business. In quel momento, Spagna si trovava in piena ristrutturazione e si presentò l’occasione di farmi carico del dipartimento di controllo di gestione del Paese. Accettai senza persarci più. 

CMS: Pensi che ci vogliono delle attitudini diverse?

GdO: Sì. Nella sede corporativa prevale il protocolo e la formalità, quasi tutto è programmato secondo un calendario. Quando offri supporto diretto alla gestione del business, devi essere pronto ad agire nel dinamismo e gli avvenimenti inaspettati dell’operazione. Il lavoro risiede nel favorire il prima possibile l’operazione, tutta l’informazione affinché possa prendere delle decisioni in un modo più veloce. Per questo motivo, la comunicazione e l’empatia sono degli elementi chiave nell’operazione. A mio avviso, il mio contributo di valore si trova nell’operazione perché mi piace esserci coinvolto, mi piace capirla e ho sempre avuto in testa l’idea di arrivare a gestire il business qualche giorno.

CMS: Quali sono state le sfide che sottolineeresti durante il periodo in cui hai valorato per il business spagnolo?

GdO: Cambiare di carica ti porre tantissime sfide; il più importante è adeguarsi al nuovo contesto. Innanzitutto metterei in rilievo il ruolo che ho dovuto vivere con Pedro Vidal, allora leader dell’operazione in Spagna. La mia nomina come direttore di Controllo di Gestione in Spagna è stata proposta da Ángel Corzo, motivo per il quale Pedro si comportava come se io fossi un supervisore del business corporativo. Ho dovuto fare degli enormi sforzi per ottenere la sua fiducia e poter offrirgli il mio contributo. Un’altra sfida da sottolineare sarebbe quella di riuscire a coesionare la squadra umana di controllo di gestione, che riusciva a portare avanti tutto il lavoro, era motivata ed era avanzata molto sul suo livello d’analisi. D’altro canto, l’epoca che ho dovuto vivere accanto a Olga Rodrigo –attuale direttrice di Operazioni in Spagna- è stata molto soddisfacente. Penso che abbiamo raggiunto un elevato livello di sintonia nel lavorare insieme.

“Come Gruppo potremmo migliorare aggiungendo certa ortodossia e metodo”

“Il mio hobby e passione è la mia famiglia”

CMS: La tua evoluzione mostra una crescita constante dentro l’organizzazione, quali pensi che sono stati i pilastri dello sviluppo del tuo potenziale?

GdO: Sono molti i fattori che influiscono. Penso che nel mio caso, lo sforzo tenace e il mio livello di coinvolgimento sono stati chiave. Anche l’onestà e la fiducia che ho dimostrato che si può avere in me sono stati determinanti. Ovviamente ho avuto la grande fortuna che le persone che mi hanno circondato sono riuscite a individuare il mio potenziale. In questo senso, ritengo che Ángel Corzo è corresponsabile della mia crescita professionale a Codere. Rodrigo González Calvillo –direttore generale di Codere México- mi ha sostenuto sino dal mio arrivo nel Messico, anche se io ero visto come un “outsider” all’inizio e, senza dubbio, la sua fiducia è chiave per la mia promozione. Nello stesso modo, Oliver Zügel –consulente di Presidenza- ha creduto anche in me per far parte di progetti trasversali che mi hanno dato visibilità nell’azienda e probabilmente fanno sì che oggi io abbia questo posto. Non posso scordarmi di Calos Villaseca, da lui imparo ogni giorno. La sua forza e spinta sono chiave nel business. 

CMS: Questo percorso ti ha consentito di avere una visione abbastanza ‘holistica’ di Codere, su che cosa pensi che dobbiamo migliorare come Gruppo?

GdO: A dire la verità posso soltanto avere parole di ringraziamento per Codere. Come accade con tutte le aziende, Codere ha delle questioni in sospeso sulle quali deve lavorare ancora. Io direi che ci manca un po’ di ortodossia e metodo. Penso che una politica omogenea di retribuzione variabile coerente e focalizzata sugli obiettivi contribuirebbe con un grande valore.

CMS: Qualsiasi cosa che vorresti condividere con i lettori di questa intervista… Sui tuoi hobby, passioni, o qualunque altra che non appartenga all’ambito professionale.

GdO: Il mio hobby e passione è la mia familia. Cerco di essere con loro il massimo tempo possibile… Poi, se c’ho tempo cerco di fare sport; amo giocare a tennis, golf, calcio, etc con dei buoni amici e godendomi la natura e l’aria libera.