Editoriale 2 settembre 2015

La settimana scorsa l’Azienda ha pubblicato i risultati economici del secondo trimestre dell’anno. Questi risultati mostrano alcuni effetti positivi derivati dagli sforzi fatti negli ultimi tempi in tutte le aree d’affari dei Paesi in cui siamo presenti.

Come ribadisce Óscar Iglesias nel video di analisi dei risultati, abbiamo incrementato del 25 % il fatturato del trimestre rispetto al 2014, raggiungendo i 409 milioni di euro. L’Ebitda normalizzato –escluse le partite non ricorrenti che riguardano la ristrutturazione finanziaria- ammonta a 66,4 milioni di euro, migliorando le previsioni che avevamo comunicato al mercato e superando un 49 % il dato dello stesso periodo dell’anno scorso.

Durante questo trimestre, anche se è vero che ci ha aiutato il tasso di cambio in diversi Paesi, vale la pena sottolineare che, nonostante la nostra capacità di investimento limitata, abbiamo visto incrementarsi i ricavi in tutti i Paesi in valuta locale, ad eccezione della Spagna, che si è mantenuta grazie alla razionalizzazione della linea tradizionale di slot machine.

Abbiamo superato ormai la metà di un anno segnato dalla fine della ristrutturazione finanziaria che restituirà all’Azienda la sua capacità di investimento storica. In questo senso, proseguiamo con l’agenda strategica per definire i piani per essere all’avanguardia del settore in tutti i mercati in cui siamo presenti.

D’altro canto, quest’oggi abbiamo annunciato tramite una comunicazione (“Hecho Relevante”) alla CNMV (la Consob spagnola) l’inizio dello Scheme of Arrangement, un processo giudiziario nei tribunali del Regno Unito che ha iniziato Codere per agevolare il processo di ristrutturazione finanziaria. Lo “scheme” ci consentirà di convocare una riunione degli obbligazionisti di Codere per convalidare tutti gli accordi che sono già stati raggiunti fra l’Azienda e quasi tutti gli obbligazionisti, facendo sì che il suo adempimento diventi obbligatorio per tutti i detentori dei bond.

(2 settembre 2015)