Intervista con Gabriel Gurméndez, direttore generale di Codere Uruguay

 

Conosciamo la situazione di Codere nel mercato dei giochi uruguaiano ed il suo piano di futuro

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Gabriel Gurméndez, nell’Ippodromo Maroñas.

URUGUAY, 28 agosto 2017.-La nostra azienda è presente in Uruguay dal 2002, quando il Governo della Repubblica assegnava la concessione dell’operazione dell’Ippodromo Maroñas alla società HRU SA, integrata da SLI e Codere, per un periodo di 30 anni. Entrambe le aziende hanno lavorato nella riapertura di questo impianto nel 2003, trasformandolo allora in una delle principali aziende di intrattenimento, con corse di cavalli e giochi di casinò. Per gli appassionati dell’ippica viene proposto anche il simulcasting –un sistema di scommesse simultanee per tv satellitare, che consente lo scambio di corse tra Europa, America del Nord e Latinoamerica- e gestisce oltre 40 punti di questa modalità.

Nel 2012, HRU SA ha ottenuto anche la concessione dell’Ippodromo Las Piedras e solo un anno dopo, Codere inaugurava –dopo un lungo processo di ristrutturazione- l’Hotel Sofitel Montevideo Casino Carrasco & Spa, un palazzo storico, costruito nel 1921, Patrimonio Nazionale dell’Uruguay, che ospita un casinò di oltre 3 mila metri quadri.

La nostra azienda ha consolidato lo scorso 1 dicembre 2016 il suo interesse nel Paese con l’acquisizione del 50% di HRU per 31 milioni di euro, diventando l’unico proprietario di questa società e integrando le sue attività uruguaiane, che hanno ormai un organico di dipendenti integrato da oltre 1.200 lavoratori e con cui vengono operate circa 2.300 slot e sei sale giochi.

Gabriel Gurméndez è ingegnere industriale, Master in Economia e Business e con una lunga esperienza come direttore generale. Nella sua carriera ha svolto la principale mansione esecutiva di importanti aziende (tra cui ANTEL – l’azienda pubblica di telefonia uruguaiana – e le società operatrici di aeroporti ASUR e CAISA) e nel 2004 è stato ministro di Trasporti e Sviluppo dell’Uruguay. Nel 2015 è entrato come CEO in HRU e da allora occupa la carica di direttore di Codere nel Paese. Analizziamo insieme a lui l’evoluzione del nostro business uruguaiano.

Qual è la situazione del mercato del gioco in Uruguay e qual è la posizione di Codere in questo scenario?

Il mercato del gioco in Uruguay è fortemente regolamentato e con una grande presenza dello stato. Codere, con il suo deciso impegno con il Paese dalla acquisizione del 100% del capitale di HRU, diventa l’azienda con una maggiore partecipazione nel mercato delle slot e di casinò dell’area metropolitana di Montevideo, con oltre l’80% del mercato, con cui diventa il primo contributore e socio dello stato uruguaiano in questa attività tramite i contratti con la Direzione Generale di Casinò. Essi comprendono cinque sale sotto il sistema di operazione misto, oltre al contratto con il Governo di Montevideo, per la concessione dell’Hotel Casino Carrasco.

Nell’ambito nazionale, gli altri giocatori di spicco, escludendo lo stato uruguaiano, sono l’azienda Enjoy –proprietaria di un casinò privato nello stabilimento balneare di Punta dell’Este-, e la Banca de Quinielas, operatrice dei giochi di totocalcio e scommesse sportive. Perciò, Codere è oggi il contributore e socio principale dello stato uruguaiano nel business di slot e casinò.

Quali sono state le principali sinergie e modifiche organizzative attuate dall’acquisizione lo scorso dicembre del 50% di HRU da parte di Codere?

Innanzitutto abbiamo portato a termine una ristrutturazione molto efficace del management dell’azienda, il che ci ha permesso di unificare l’intero organico direttivo e manageriale dell’organizzazione di Codere in Uruguay. Oggi Codere opera sostanzialmente come un’unica unità organizzativa.

Tra gli avvenimenti più rilevanti, bisogna sottolineare che questa ristrutturazione ci ha consentito di contare sul supporto di Codere Argentina, tramite l’integrazione di manager operativi nelle aree di Marketing, Operazioni e Informatica, che hanno operato un cambiamento molto rilevante: l’implementazione in Codere Uruguay delle best practice approvate dalla nostra azienda, particolarmente per quanto riguarda l’orientamento verso il marketing cliente-centrico e l’uso delle tecniche di informazione sviluppate dal Gruppo.

Questo management operativo, appartenente allo staff di Codere Argentina, gestisce oggi tutti e due i Paesi e vi hanno aggiunto le politiche e sistemi di successo del nostro Gruppo in altri mercati, particolarmente un innovativo e raffinato approccio incentrato sul cliente.

Siamo anche riusciti ad armonizzare l’approccio commerciale di entrambe le business unit, grazie a cui abbiamo sviluppato delle economie molto rilevanti, sia riguardo alla struttura che agli oneri commerciali di tutte e due le aziende, il che ci ha fornito importanti sinergie.

Siamo adesso in mezzo al proceso di implementazione di modifiche nei sistemi online, il CRM, l’uso di business intelligence ed il free play.

In Uruguay, la nostra azienda raggiungeva nel novembre 2016 un accordo con il Governo di Montevideo per modificare la struttura del canone di Carrasco Nobile, che finora consisteva in un canone fisso ed una tassa del 18,8%. Che cosa rappresenta questo accordo?

Questo accordo, in vigore da febbraio 2017, ha soppresso il canone fisso e stabilito una tassa proporzionale. Insieme a questa riduzione nella struttura del canone, Codere si è impegnata nel potenziamento della gestione della linea VIP –strumentando un nuovo modello nel Casinò Carrasco- e nell’attuazione di una serie di investimenti di circa 4 milioni di dollari, che dovrà svilupparsi nell’arco dei prossimi tre anni.

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Gabriel Gurméndez, nel suo ufficio.

Quali sono i prossimi piani per l’Hotel Casino Carrasco? È un’attività sostenibile dopo la ristrutturazione del canone?

Certamente quel canone così elevato rendeva insostenibile una politica di sviluppo della linea VIP, che ha margini decisamente aggiustati, perché comporta elevati oneri commerciali –come spostamenti, alloggiamento, la provvigione dei rappresentanti, sconti o incentivi al gioco-, che con un canone così elevato rendevano l’attività non sostenibile. Con la nuova struttura del canone si potrebbe aprire la sostenibilità per potenziare questa linea di affari.

Codere è attualmente in mezzo al proceso di definizione del modello di gestione dell’albergo Carrasco per il futuro; e particolarmente del modo in cui dovremmo svolgere quel business di giocatori VIP internazionali. Analizziamo come aggiungiamo le conoscenze e rafforziamo le nostre capacità per poter svolgere quella nuova attività. Ovviamente promuovendo anche il nostro business tradizionale.

La normativa in vigore in Uruguay ci consente di sviluppare nuove linee di affari, come gioco online o scommesse sportive?

Il quadro normativo con cui operano le aziende di Codere in Uruguay è oggi in qualche senso limitato, visto che non possiamo aprire nuove sale giochi con in contratti finora sottoscritti e la normativa ormai esistente. Adesso nel Parlamento uruguaiano è allo studio ed è in fase di dibattito un disegno di legge che intende concedere all’Esecutivo il potere di regolamentazione del gioco online, il che ci permetterebbe di concorrere nell’assegnazione di alcune licenze per una tale attività nel Paese. Se fosse approvata la legge, si potrebbero aprire alcune alternative di crescita in quei settori per Codere, aggiungendo la linea di scommesse online, oppure le scommesse sportive, un’attività di grande successo in altri mercati.

La nostra azienda ha due ippodromi nel Paese, che sostengono l’attività ippica uruguaiana, che oltre ad avere una forte tradizione sociale, è fonte di occupazione per migliaia di persone. In quale modo è sostenibile questa attività con questi costi così elevati?

La progettazione del nostro contratto con lo Stato nasce dal bando di gara del 2002, in cui il Governo fissava come priorità l’interesse principale della sostenibilità di un’attività ippica che prima aveva visto crollare. Il modello implementato è stato quello dei racinos, nello stile americano, in cui le risorse per la sostenibilità dell’attività ippica –che di solito comporta perdite- vengono legate ai redditi prodotti dall’attività delle slot.

La sostenibilità dell’attività ippica nel Paese, in tutti e due gli ippodromi, si incentra sulla percentuale dei ricavi delle sale gioco dedicata alle corse ippiche e che rappresentano un contributo annuo di circa 12 milioni di dollari. Insomma, i ricavi per competenza slot permettono di finanziare la gestione e la manutenzione degli ippodromi e, d’altra parte, danno il loro contributo al premio ippico, il vero motore di questa industria.

La grande sfida che Codere ha davanti a sé è vedere in quale modo riusciamo ad aumentare la scommessa ippica, cercando di esportare contenuti, il che rappresenta la vera conferma delle nostre competenze ippiche al mondo. Come trovare il modo di creare nuovi appassionati all’ippica e costruire una rete di distribuzione della scommessa ippica sulla piattaforma delle nuove tecnologie di comunicazione. E d’altro canto si tratta anche di raggiungere un’amministrazione molto efficace delle risorse disponibili per entrambi i due gli ippodromi.

Dopo l’apertura della nuova pista d’erba ed il Viale dell’Ippodromo, arriveranno altri lavori di miglioramento a Maroñas?

L’azienda giunge in questo momento a metà scadenza della concessione dell’ippodromo di Maroñas, per cui stiamo attuando gli investimenti obbligatori fissati nel contratto per questo periodo.

Come aspetti da mettere in evidenza, abbiamo appena inaugurato cento nuovi stalli, per ampliare le capacità del parco cavalli dell’ippodromo. Si stanno rispettando gli obblighi di pavimentazione dell’intera rete viaria interna dell’impianto ed inauguriamo anche una pista annessa così come alcuni elementi aggiuntivi anche per l’allenamento dei cavalli e l’adeguamento dell’infrastruttura della tribuna, nell’adempimento degli obblighi dell’azienda come concessionaria.

Da questo momento il contratto fissa anche un CAPEX annuo, volto alla manutenzione dell’impianto dell’ippodromo in ottime condizioni, anche per quanto riguarda l’operazione a la sicurezza.