Intervista con Vicente Di Loreto, Direttore Generale del Grupo Codere

 

Vicente Di Loreto, direttore generale del Grupo Codere.

Madrid, 14 febbraio 2018-. Dopo un lungo periodo di analisi e riflessione, lo scorso 12 gennaio il Consiglio di Amministrazione dell’azienda decideva -nel rispetto dei suoi statuti- di promuovere un cambio nella Direzione dell’organizzazione, ai fini di creare valore attraverso l’implementazione di una serie di miglioramenti operativi e l’attuazione di un progetto di trasformazione globale. Codere cerca così di aumentare la sua leadership nei mercati in cui opera, in favore dei suoi azionisti, clienti, dipendenti ed altri stakeholder.

La nuova struttura di direzione sancisce la divisione tra le mansioni di Presidente e Direttore Generale, nella linea delle best practice e raccomandazioni di Corporate Governance internazionali, e con l’obiettivo di raggiungere una gestione più efficace e trasparente così come per agevolare la procedura decisionale.

Vicente di Loreto ricopre da allora la mansione di Direttore Generale. La sua ampia esperienza professionale, strettamente legata al settore del gioco così come a Codere, avalla il suo compito come leader delle funzioni esecutive all’interno dell’organizzazione.

Lui è, insieme ad Alberto González del Solar e Alejandro Rodino, un professionista anche conosciuto in Codere, socio fondatore di G3M Partners, società che, dall’inizio di 2015, collabora con il Gruppo fornendo il suo servizio di consulenza aziendale.

La carriera di Di Loreto è legata a Codere dal 2004, quando fu nominato CEO della Business Unit argentina. Un anno dopo, e fino a diciembre 2011, ricoprì la posizione di COO di Codere America, che allora rappresentava oltre l’80% dell’Ebitda del Gruppo.

Ha quindi una profonda conoscenza del nostro settore, dell’azienda e di tanti dei lavoratori che conformano lo staff attuale di Codere. Ha anche una vasta esperienza precedente in diversi ruoli di direzione e management in organizzazioni di primo livello, come Arthur Andersen, Pepsi, Bunge, Molinos o Grupo Clarín, essendo protagonista di un notevole percorso professionale di successo nello sviluppo ed implementazione di piani strategici e di crescita.

Di origine argentina, Di Loreto ha seguito anche un CPA nell’Università di Buenos Aires ed un MBA nell’Istituto di Altos Estudios Empresariales. Ha completato anche la sua formazione post laurea in General Management alla Harvard Business School così come in Leadership e Apprendimento delle Organizzazioni nel MIT Organizational Learning Center.

Qual è il contributo che questa ampia esperienza professionale può rappresentare per il momento attuale dell’azienda? 

Ho un’esperienza di 25 anni in grandi corporazioni e successivamente ho deciso di intraprendere il mio proprio business. Tutto ciò mi ha permesso di accomunare una visione corporativa ed un’altra più intraprendente e questo è uno dei cambiamenti culturali che voglio promuovere in Codere: lo spirito proattivo, per cui ogni membro della famiglia Codere consideri la società come di sua proprietà e faccia le cose in modo austero e con un deciso impegno nei confronti della nostra azienda, tutti coinvolti nella ricerca del successo dell’organizzazione.

Per quanto riguarda la mia carriera come manager di grandi corporazioni ed in questa stessa industria, ho acquisito un’ampia esperienza in diversi tipi di sfide, strutture differenti e diversi modelli di business, il che rappresenterà una fonte di ricchezza di fronte al progetto di trasformazione che affronta l’azienda.

Quando iniziava il mio progetto come imprenditore indipendente avevo la sensazione che potevo costruire un bel ponte tra chi gestisce il capitale istituzionale e le opportunità di business che c’erano allora nell’industria latinoamericana del gioco. Penso che questa esperienza mi consente di avere un’idea vera su come la pensano i gestori del capitale istituzionale -insomma, gli attuali la maggior parte degli azionisti dell’azienda- e sull’approccio più adatto ai nostri piani di azione e lavoro per creare valore, tenendo conto degli attuali interessi di tutti gli stakeholder, visto che questo percorso professionale mi ha dato visibilità e sensibilità nei confronti dei diversi attori che interagiscono nel business.

Quali tendenze si osservano nei mercati del gioco in cui opera Codere

Nel mio periodo precedente nell’azienda, i mercati di gioco in America Latina erano, in genere, poco sviluppati e avevano un’importante opportunità di crescita. D’altro canto, i mercati europei presentavano una maggiore maturità e minori possibilità di sviluppo.

Sette anni dopo, la situazione è cambiata, capovolgendosi addirittura in alcuni casi. In America Latina sono tanti i mercati che vantano ormai un elevato livello di maturità e, di conseguenza, presentano tassi di crescita ridotti, come accade ad esempio con l’Argentina. D’altro canto, nei mercati in cui la penetrazione è ancora relativamente ridotta -se mettiamo in confronto gli incassi dell’industria rispetto al PIL del Paese-, come succede in Messico, c’è ancora un’opportunità di crescita in termini di aumento della penetrazione.

In Europa, e più nello specifico nel caso della Spagna, dopo la ripresa economica, e in seguito al risultato di emergenti modalità che sono protagoniste di un importante fenomeno di diffusione -come le scommesse sportive oppure il gioco online-, emergono nuove fonti di crescita che forniscono un potenziale di crescita al mercato che prima non c’era. L’Italia di solito è stato un mercato maturo di elevatissima penetrazione, però oggi è immerso in un’atmosfera di instabilità e incertezze normative molto importante.

D’altro canto, ci sono altre variabili da considerare in questo tipo di analisi, come sono l’aspetto normativo, l’ambito tecnologico o le preferenze dei clienti. Anche se è  vero che su queste ultime hanno influito in modo deciso sia il quadro istituzionale che le variabili tecnologiche. Il business online sta cambiando oggi le preferenze delle nuove generazioni, mentre quelle precedenti preferivano le alternative fisiche di gioco.

La conclusione è che, in genere, ci troviamo di fronte a contesti altamente dinamici e fonti di importanti sfide. Ogni Paese ha la sua storia, un quadro normativo e una propria sfida, però in termini di sviluppo dell’azienda, facendo una sintesi geografica, il Messico e la Spagna offrono oggi le più grandi opportunità di crescita. Per quanto riguarda la linea d’affari, ovviamente l’online è un nuovo oceano in sé.

Come può migliorare Codere la sua posizione competitiva in questo contesto?

Il piano di azione su cui lavoriamo è focalizzato sulla creazione di valore per l’azienda, ottimizzando la sua redditività. Il modo di riuscirvi è attraverso il miglioramento delle capacità e la posizione competitiva.

Questo traguardo verrà affrontato attraverso il progetto di trasformazione che, sulla base dei tre pilastri fondamentali -business e strategia, organizzazione e modello operativo- sviluppa dieci vie di azione che adegueranno l’azienda nel suo complesso e renderanno la sua posizione ancor più competitiva.

Per quanto riguarda la trasformazione del business, verranno promosse quattro linee: lo sviluppo di una strategia per ogni Business Unit, l’analisi di diverse possibilità di crescita inorganica, l’implementazione del piano di digitalizzazione e l’approfondimento sulla strada già imboccata di focalizzare l’azienda sul cliente. Questo è un progetto critico, che sarà guidato da Carlos Villaseca. Vogliamo fare attenzione al miglioramento del customer journey, l’esperienza del cliente in ogni punto di contatto con la nostra azienda. Il piano di digitalizzazione è anche chiave e include non solo il rafforzamento della nostra offerta online, ma anche la digitalizzazione di tutti i nostri processi (anche quelli di backoffice), così come l’implementazione di nuove tecnologie per poter conoscere meglio i nostri clienti ed offrirgli un miglior servizio in ogni contatto.

Sulla trasformazione dell’organizzazione, verranno riviste le capacità, i ruoli ed il piano di Risorse Umane sulla base dei nuovi obiettivi, in modo che siano allineati alla strategia.

Per concludere, l’adeguamento del modello operativo verrà sviluppato attorno alla ricerca dell’eccellenza in ciascuna delle operazioni, la produzione di capacità di tecnologia dell’informazione -per sostenere la trasformazione e massimizzare la soddisfazione del cliente- e lo sviluppo di strumenti di controllo operativo.

Credo molto nella consistenza strategica e nella coerenza organizzativa, per cui dobbiamo cambiare questi dieci aspetti allo stesso tempo, in modo progressivo e graduale, focalizzandoci sull’implementazione e l’attuazione.

Nell’azienda si è parlato prima su alcuni di questi concetti, però mancava un piano concreto e attuabile, con responsabili e con tempi compromessi, e focalizzato sulla necessità che tutto venga attuato.

Quali altre attuazioni stiamo implementando in questa prima fase? 

Nei primi 90 giorni abbiamo sviluppato un’agenda per ogni giornata di lavoro, focalizzandoci sulla necessità di rendere più chiara l’organizzazione in tutti i sensi: responsabilità, ruoli, obiettivi…

Stiamo rivedendo il budget per quest’anno e rivedendo il piano strategico dell’azienda, che progetterà chiaramente il percorso da seguire e che ci auguriamo di poter sottoporre ad approvazione in un paio di mesi.

Nella linea del piano di trasformazione su cui abbiamo appena parlato, abbiamo già iniziato ad analizzare la struttura dell’azienda, per renderla più semplice, chiara e trasparente in tutte le procedure di decisione.

D’altra parte, sono consapevole che gli ultimi cambiamenti che si sono registrati hanno comportato dello stress oppure intranquiliità. Mi auguro che presto questi piani, che mano a mano comunicheremo, susciteranno nei collaboratori la tranquillità e la fiducia nel progetto di cui fanno parte, per far sì che essi possano focalizzarsi sul loro contributo al miglioramento di Codere, anziché fare attenzione alle voci o le informazioni pubblicate dalla stampa.

Quali sono i principali punti di forza e gli aspetti su cui fare leva per la crescita oggi nelle mani dell’azienda?

L’azienda ha un posizionamento competitivo solido nei mercati in cui opera e delle ottime capacità, anche se il nostro obiettivo è che esse siano ancora migliori.

Codere continuerà ad essere un progetto di crescita, però questo progetto non verrà affrontato cercando la crescita in sé stessa. L’idea è che diventeremo forti e preparati in ciascuno dei mercati per far sì che, quando l’opportunità di crescita si avvererà, potremo fare il salto senza alcun problema e non saremo immersi in altri progetti che possano distrarre la nostra attenzione e diminuire la nostra forza nei nostri compiti strategici.

Dobbiamo essere i migliori ed operare con eccellenza su tutto ciò che facciamo oggi. Analizzare ogni opportunità i crescita, osservando se essa può essere compatibile con la nostra strategia o può rendersi abbastanza redditizia o meno. Iniziare solo quelli progetti che ci rendano più consistenti, più forti e più redditizi.

Ovviamente gli azionisti dell’azienda hanno grandi aspettative per quanto riguarda il potenziale redditizio di Codere. Però, nel periodo precedente ci eravamo focalizzati su una forte crescita inorganica (acquisto di altre aziende). Io invece penso che dobbiamo fare bene; ci sono numerose possibilità di miglioramento già individuate e su cui dobbiamo incentrarci adesso e, nel frattempo, analizzeremo e metteremo allo studio le opportunità di crescita inorganica nel dettaglio. Non possiamo fare altro, che il nostro piano dipenda dalla crescita, che poi possa avverarsi o meno, e che non sia qualcosa di controllabile. Quello che possiamo controllare sono le cose che oggi ci sono in ciascuna delle nostre operazioni.

Su quali aspetti devono venire rafforzate le capacità di Codere per affrontare in miglior modo le sfide che si presenteranno?  

Oltre a quello su cui abbiamo già parlato -rendere più semplice l’organizzazione e la presa di decisioni-, per crescere, soprattutto nell’ambito online, dobbiamo ancora aggiungere capacità e talento.

D’altro canto, nonostante la rilevanza del posizionamento istituzionale della nostra azienda nei diversi mercati in cui opera, penso che esso può essere ancora potenziato in modo tale da approntarci ancora meglio per far fronte alle sfide normative. In questo senso, un piano di Responsabilità Sociale d’Impresa più ambizioso potrebbe essere molto positivo per l’azienda.

D’altro canto, mano a mano continueremo a fare passi avanti sul progetto di brand unico globale, volto a rafforzare la nostra posizione nel mercato.

Qual è il messaggio che Lei trasmetterebbe ai dipendenti in questa nuova fase?

Sono consapevole che l’azienda ha vissuto tempi di incertezze gli ultimi anni, con la ristrutturazione finanziaria e adesso questo processo di cambiamento ha suscitato qualche livello di turbolenza, il che mi dispiace molto.

Però abbiamo veramente un progetto di futuro chiarissimo e ambizioso, con l’idea che Codere continui a migliorare e crescere.

Il mio messaggio è che dobbiamo continuare a lavorare in un clima di calma. Che ogni collaboratore di Codere continui, come ha fatto finora, a dare il meglio per il progetto dell’azienda. Che tutti possiamo sentirci coinvolti nello stesso traguardo, navigando sulla stessa barca.