Editoriale 12 settembre

Nel contesto attuale, in cui la consapevolezza sui problema sociali, economici e ambientali è sempre maggiore, risulta imprescindibile per le aziende adottare politiche di Responsablità Sociale Corporativa che prevedano la gestione degli impatti che il loro business genera sui clienti, dipendenti, azionisti e nella società in generale.

Ma questo impegno è ancora più necessario in un settore come il nostro, che non solo deve affrontare gli effetti che derivano dall’attività, che in realtà non è un’attività tranquilla, ma in molti dei nostri mercati deve anche affrontare le conseguenze di una serie di false credenze costruite intorno al settore, che, probabilmente esacerbate da una sovraesposizione del gioco online, stanno causando una sempre maggior preoccupazione a livello sociale. Questo, in molti casi in modo ingiustificato, se prendiamo in considerazione i dati che emergono dai diversi studi statistici e sociali, che non riflettono globalmente nè la crescita dell’attività di gioco, né la prevalenza di comportamenti problematici negli ultimi anni.

Una preoccupazione che sta portando all’adozione di posizioni radicali su diversi fronti, che si traducono in proposte e in misure restrittive sproporzionate, alle quali devono rispondere sia Codere che il settore, promuovendo con particolare impegno l’adozione di adeguate politiche pubbliche che incoraggino il gioco responsabile, proteggano i gruppi vulnerabili, offrano le massime garanzie agli utenti e garantiscano la trasparenza e la sostenibilità del settore, per nobilitare il settore e metterlo nella giusta posizione in termini di contributo e impatto, in funzione di una realtà che deve essere percepita in modo imparziale.

Ecco perché in azienda abbiamo lavorato intensamente per lungo tempo alla definizione di un Piano Generale di Responsabilità Sociale Corporativa con il quale, dopo aver identificato i nostri principali gruppi di interesse e aver compreso le loro aspettative  nei confronti della nostra organizzazione, si possa progettare una risposta organizzativa che integri queste esigenze ad un piano d’azione in cui questi valori intangibili siano collegati alla nostra strategia.

Pertanto, dopo aver ascoltato nelle nostre diverse unità aziendali autorità, clienti e la società, sono stati rilevati problemi di interesse comune, – come la regolamentazione della pubblicità nel gioco, la pianificazione dell’apertura dei locali e la loro visibilità, l’accesso all’attività e la gestione dei gruppi vulnerabili,-  a cui risponderemo, insieme alle pubbliche autorità,con la realizzazione di regolamenti che limitino la pubblicità, collaborino alla tolleranza zero per l’accesso dei gruppi a rischio e progettino nel migliore dei modi lo sviluppo dell’attività.

Allo stesso tempo, dato l’importante problema della percezione del settore, comprendiamo che è necessario continuare a favorire la pubblicazione di dati oggettivi che contribuiscano alla trasparenza, attraverso studi su cui stiamo già lavorando per promuovere analisi di questo tipo, in modo associativo o individuale, nei nostri diversi mercati, come per esempio l’Annuario del gioco che abbiamo appena pubblicato in Colombia.

Un’attività che abbiamo svolto anche tra i nostri collaboratori e grazie alla quale abbiamo individuato le loro preoccupazioni e i loro bisogni legati alla formazione, allo sviluppo del nostro talento, al miglioramento della qualità della vita o all’arricchimento dei nostri processi di comunicazione interna per una migliore gestione del cambiamento e conoscenza della nostra cultura, traguardi e strategia … questioni che ovviamente stiamo anche integrando nella nostra riflessione e che saranno quindi una delle sezioni necessarie nel nostro Piano di Responsabilità Sociale.

Vicente Di Loreto, direooter generale del Gruppo Codere

(12 settembre 2019)