Il settore unito in nome della trasparenza

 

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Da sinistra a destra: José Antonio Gómez Yáñez, profesor de Sociología y miembro del Instituto de Política y Gobernanza de la Universidad Carlos III; Francisco J. Vanaclocha, Catedrático de Ciencia Política y Director del Instituto de Política y Gobernanza, Alejandro Landaluce, director general de CEJUEGO y Carlos Lalanda, socio de Loyra Abogados.

Madrid, 3 dicembre 2019.- Alla fine del mese di ottobre, è stato presentato l’Annuario del gioco in Spagna 2019, una pubblicazione che fotografa la realtà del nostro settore nel paese attraverso la raccolta di dati dell’industria, e che Codere promueve attraverso Cejuego – associazione che riunisce i principali concessionari del paese con l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile dell’attività, promuovendo un gioco sicuro e responsabile -.

Uno studio rigoroso, che rappresenta un esempio di trasparenza, impegno e professionalità che caratterizzano l’offerta nel paese e che rivela, tra gli altri dati, che il gioco reale * nel 2018 rappresentava lo 0,8% del prodotto interno lordo,  con 9.870 milioni di euro. Questa cifra è inferiore del 20% rispetto al livello raggiunto prima del 2007 ed è chiaro che il settore non ha ancora recuperato i livelli pre-crisi e, pertanto, l’attività è interpretata dagli utenti come un’opzione di intrattenimento, non come un’entrata alternativa in tempi difficili.

 “Si gioca persino meno rispetto a prima della crisi, nonostante sia cambiata la composizione dell’offerta, con l’ingresso delle scommesse sportive e del gioco online. Rispetto a quest’ultimo, che non rappresenta più del 7,3% delle entrate del settore, c’è un eccesso di pubblicità che sta dando una visibilità all’attività che fa si che l’allarme sociale rispetto al gioco sia incongruente rispetto alle conclusioni cui giungono i dati” spiega Alejandro Pascual, regional manager di Codere Europa.

 “Va ricordato che la percentuale del gioco problematico nel paese è dello 0,3%, ovvero siamo in testa alla classifica dei paesi d’Europa con l’incidenza più bassa insieme alla Norvegia, posizionandoci al livello della Svezia e davanti alla Germania. Ecco perché la nostra azienda continuerà a dedicare un importante sforzo per promuovere una regolamentazione della pubblicità del gioco statale, che limiti quantità, messaggi e orari. Detto questo, è importante che insieme ad altre aziende del settore e con le diverse amministrazioni, si sviluppino piani di gioco responsabile che rispondano alle esigenze sociali “, aggiunge.

I dati dell’Annuario mostrano anche l’importante contributo del settore, in termini sociali ed economici: solo lo scorso anno ha contribuito per 1.341 milioni di euro all’economia dello stato, tra imposte e tasse speciali, e sostiene oltre 85.000 posti di lavoro diretto e quasi 175.000 posti di lavoro indiretto

Inoltre, in un modo o nell’altro giocano l’80% dei residenti nel paese, da cui si deduce che si tratta di un’attività pienamente integrata nella società e con un peso rappresentativo nel tempo libero nazionale.

Da parte sua, Luis Miguel Cabeza de Vaca, direttore delle Relazioni istituzionali in Spagna, spiega che “il nostro obiettivo è offrire, con  rigorosa legalità e utilizzando tutti i tipi di misure possibili per la protezione di gruppi vulnerabili, opzioni di svago e intrattenimento per la società. Pertanto in modo settoriale e come azienda, siamo pronti a collaborare con l’amministrazione, per promuovere la regolamentazione della pubblicità, la pianificazione delle sale da gioco, il controllo degli accessi e la gestione dei gruppi a rischio. Inoltre, vogliamo promuovere la trasparenza, in modo che alla luce dei dati il nostro settore possa riflettere l’immagine che merita. Ecco perché sono importanti le pubblicazioni come l’Annuario, un’opera rigorosa di riferimento accademico:  perchè la riflessione possa basarsi su una corretta diagnosi della situazione ”, conclude.

Alla presentazione dell’Annuario, tenutasi all’Università Carlos III di Madrid, hanno partecipato i suoi autori; José Antonio Gómez Yáñez, professore di sociologia e membro dell’Istituto di Politica e Governance dell’Università Carlos III di Madrid, e Carlos Lalanda, avvocato e partner di Loyra Abogados.

I dati dell’annuario, oltre alla base per una riflessione obiettiva e uno strumento per una espressione fedele dell’attività, sono una fonte di informazioni per i diversi media nel paese. Nei giorni successivi alla presentazione, i principali media generalisti e settoriali nazionali hanno pubblicato notizie al riguardo, raggiungendo così l’obiettivo di trasferire un’immagine accurata del settore.

Di sicuro l’industria oggi è divenuta oggetto di attenzione da parte dell’opinione pubblica e quindi dobbiamo massimizzare i nostri sforzi affinché la società ci veda per quello che siamo realmente: un’attività impegnata a favore dei clienti e della società in generale, che rispetta pienamente tutte le normative esistenti e collabora con l’amministrazione per migliorare quei temi ancora delicati al riguardo.

* Il gioco reale consiste nelle quantità giocate meno i premi.